Il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - si inserisce all’interno del progetto di rilancio economico Next Generation EU (NGEU) in risposta alla crisi pandemica generata dal COVID-19.
Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo (Digitalizzazione e Innovazione, Transizione Ecologica, Inclusione Sociale). I progetti di investimento del PNRR sono suddivisi in 16 componenti, raggruppate a loro volta in 6 missioni:
Le priorità trasversali del piano, dette anche “Assi strategici”, sono i princìpi che guidano gli investimenti, le riforme e i progetti del PNRR e hanno l’obiettivo di ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere presenti nella società. Ciascuna Missione dovrà apportare miglioramenti in tutti questi segmenti del sistema Paese. L’attuazione del Piano dovrà garantire con riforme, formazione e investimenti le stesse opportunità economiche e sociali a uomini e donne, in un'ottica di gender mainstreaming.
In particolare, le Missioni “Istruzione e Ricerca” e "Inclusione e Coesione" puntano a colmare le carenze strutturali, quantitative e qualitative dell’offerta dei servizi per consentire alle donne (spesso madri e care-giver) una scelta di lavoro più serena con l’aumento degli asili nido e del tempo pieno scolastico, da una parte, e con il rafforzamento dei servizi di cura e dell’assistenza domiciliare, dall’altra.
Grazie ai progetti del PNRR si potrà e dovrà facilitare, inoltre, l’accesso delle donne alle competenze STEM, linguistiche e digitali, per migliorare l’occupazione femminile e permettere all’Italia di avvicinarsi alle medie europee.
Il mondo del lavoro dovrà adeguarsi a queste linee guida per giungere a un incremento graduale dell’occupazione femminile e attestare la sua crescita al +4% nel 2026, rispetto al +0,7% del 2021.
Nell’ambito della Missione 4, la Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” (in sigla M4C2) si avvale di uno stanziamento complessivo di 12,92 miliardi di euro. Si articola in 11 investimenti raggruppati in 3 linee d’intervento che coprono l’intera filiera del processo di ricerca e innovazione.
In particolare, mira a rafforzare la ricerca e a favorire la diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese; sostenere i processi per l’innovazione e il trasferimento tecnologico; potenziare le infrastrutture di ricerca, il capitale e le competenze di supporto all’innovazione.
La M4C2 prevede inoltre quattro tipologie di investimenti destinati a: il rafforzamento delle strutture di ricerca per la creazione di “campioni nazionali di R&S” su alcune “Key Enabling Technologies” (i Centri Nazionali); la creazione e il rafforzamento degli “ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S” (gli Ecosistemi dell’Innovazione); la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione (le Infrastrutture di Ricerca e le Infrastrutture tecnologiche di Innovazione) e i partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base (i Partenariati Estesi).
La partecipazione di Unifi a
La Missione 4 Componente 1 (M4C1) “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università” si avvale di uno stanziamento globale di 20,89 miliardi di euro.
Il Sistema Museale di Ateneo ha ottenuto, inoltre, un finanziamento per il rilancio e l’accessibilità del Museo di Geologia e Paleontologia, nell’ambito dell’azione per l’abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive (visite da remoto con avatar teleguidato, guide multimediali, ricostruzioni in 3D, percorsi tattili per non vedenti, servizi). Saranno realizzate importanti azioni di digitalizzazione delle collezioni scientifiche, in particolare quelle botaniche attraverso la partecipazione del Sistema Museale ad altre linee di finanziamento PNRR.