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Benessere Organizzativo

ULTIMO AGGIORNAMENTO
13.10.2021
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Che cosa è

L'Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 1948 ha definito la salute come "lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità".

Con "benessere organizzativo" si intende "la capacità di un'organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione" (Avallone e Bonaretti, Benessere Organizzativo, 2003). Il benessere organizzativo è il primo elemento che influenza efficacia, efficienza, produttività e sviluppo di una struttura pubblica.

Il concetto di benessere organizzativo si riferisce, quindi, al modo in cui le persone vivono la relazione con l'organizzazione in cui lavorano: tanto più una persona sente di appartenere all'organizzazione - perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi - tanto più trova motivazione e significato nel suo lavoro.

Dal 2008 tutte le pubbliche amministrazioni devono periodicamente realizzare indagini per rilevare lo stato di benessere dei lavoratori. Tali indagini sono finalizzate non solo a una ricognizione dello stato di salute dell’organizzazione stessa, ma anche all’implementazione di interventi volti al miglioramento del benessere dei lavoratori e, quindi, all’incremento della produttività.

Indagini sul benessere organizzativo

Indagine del 2016

Nell’anno 2016 l’Indagine sul “Benessere organizzativo” è stata realizzata nell’ambito del progetto Good Practice promosso dal Politecnico di Milano (MIP). Ciò ha consentito di ottenere notevoli benefici in termini di comparabilità dei risultati. Gli Atenei aderenti al progetto hanno beneficiato, infatti, dell’organizzazione offerta dal MIP, che si è occupato della realizzazione del questionario in formato LimeSurvey (quindi già adatto alla somministrazione on-line) e ha provveduto all’analisi ed alla comparazione dei risultati con quelli degli altri Atenei partecipanti. L’indagine, proprio per la sua natura volta a raccogliere l’opinione ed il contributo di ciascun soggetto in questione, è stata rivolta alla generalità dei dipendenti in servizio alla data di rilevazione.

L’indagine è partita a fine giugno 2016 e si è conclusa ad inizio settembre ed ha visto il coinvolgimento di tutto il personale Tecnico-Amministrativo e dei Collaboratori Esperti Linguistici a tempo indeterminato e determinato. I risultati dell’indagine, elaborati in forma aggregata, sono stati successivamente posti a confronto con quelli degli altri Atenei partecipanti al Progetto Good Practice e sono utili ad evidenziare la percezione dei dipendenti rispetto alle tematiche legate al benessere organizzativo in Ateneo, mettendo in risalto i punti di forza e le zone di criticità.

Il questionario, il cui modello è proposto dall’A.N.AC., è diviso in 4 macro-sezioni per complessivi 15 ambiti di indagine, ciascuna composta da una differente batteria di domande su cui il dipendente esprime il suo accordo o disaccordo, in base ad una scala di gradimento a sei livelli, in cui 1 rappresenta il totale disaccordo con la domanda e 6 il totale accordo.

Le prime 3 macro-sezioni rilevano il gradimento dei dipendenti rispetto ai seguenti ambiti di indagine:

  • i requisiti richiesti dal D.Lgs 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul vissuto del dipendente all’interno della propria struttura organizzativa;

  • il grado di condivisione del sistema di valutazione adottato dall’Ateneo;

  • la valutazione del superiore gerarchico (inteso come responsabile diretto).

L’ultima macro-sezione è dedicata ai dati anagrafici.

  • Relazione Benessere Organizzativo 2016 (pdf)

Indagine del 2013-2014

Nel 2013 il Direttore Generale ha costituito un gruppo di lavoro, coordinato dalla dott.ssa Maria Giulia Maraviglia, al fine di estendere e aggiornare l’indagine sul rischio da stress-lavoro correlato, nonché realizzare un progetto di indagine conoscitiva del livello di soddisfazione degli utenti sui servizi erogati dall’Ateneo. Per realizzare questo obiettivo il gruppo ha individuato alcuni settori di indagine da cui avviare il processo, e stabilito, per ciascuno di essi, le modalità di rilevazione, la tempistica e gli strumenti necessari per la elaborazione e l’analisi dei dati.
Il primo settore che è stato individuato è il benessere organizzativo rivolto al personale tecnico amministrativo.
E' stato dato avvio alla rilevazione mediante la compilazione anonima di un questionario (pdf).
Questa indagine, che si è conclusa a fine dicembre 2013, ha offerto l'occasione e l'opportunità di raccogliere le opinioni su una serie di tematiche rilevanti: sicurezza sul luogo di lavoro, sistema di valutazione delle prestazioni, rapporto con il proprio responsabile e i propri colleghi.
L’indagine è stata estesa nel 2014 a docenti e ricercatori mediante la compilazione in forma anonima di un questionario simile a quello somministrato ai tecnici (pdf).

Risultati dell'indagine relativa al personale tecnico amministrativo (pdf)

Risultati dell'indagine relativa al personale docente (pdf)

Indagini svolte tra il 2009 e il 2012

Nel 2009 una Commissione di Ateneo, guidata dal prof. Paolo Citti (ex Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali), ha progettato e realizzato un modello per l’analisi e la valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato in Ateneo. Il Progetto Pilota coinvolse l'allora "Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino", in cui furono effettuate analisi qualitative e quantitative dello stress lavoro-correlato, nonché individuate opportune strategie d’intervento.

“Lo stress correlato al lavoro è una condizione che può essere accompagnata da disagi fisici, psicologici e sociali ed è conseguenza del fatto che alcune persone non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative che il contenuto o il contesto del lavoro ripongono in loro” (secondo la definizione del Decreto Legislativo n. 106 del 3 agosto 2009 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”).

Nel 2011 un'altra Commissione di Ateneo, sotto la responsabilità del prof. Renzo Capitani (ex Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali), rivedendo il Progetto Pilota, ha poi condotto un'analisi delle condizioni lavorative all’interno dell’intero Ateneo fiorentino, con particolare riferimento al rischio da stress lavoro-correlato. I risultati sono stati pubblicati in un numero speciale della Newsletter.

Alla luce dei risultati di questa prima indagine, l'Amministrazione ha intrapreso una serie di azioni a tutela e salvaguardia della salute dei lavoratori nell'ambiente di lavoro, inclusi gli aspetti riguardanti il benessere.

Strumenti di rilevazione

Le prime indagini sul benessere organizzativo, condotte dalle pubbliche amministrazioni, si sono incentrate in particolare sui temi della sicurezza negli ambienti di lavoro e dello stress lavoro correlato.

Nel 2013, l'ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione), ha predisposto un documento sui modelli di indagine, e al fine di agevolare la realizzazione delle indagini sul benessere organizzativo, ha predisposto un modello di questionario. Attraverso la somministrazione di questo questionario e la successiva elaborazione dei dati, le pubbliche amministrazioni possono rilevare:

  • le opinioni dei dipendenti su tutte le dimensioni che determinano la qualità della vita e delle relazioni nei luoghi di lavoro, nonché individuare le leve per la valorizzazione delle risorse umane
  • il grado di condivisione del sistema di misurazione e valutazione delle performance
  • la percezione che il dipendente ha del modo di operare del proprio superiore gerarchico

Riferimenti normativi

Decreto Legislativo n. 81/2008 - ha introdotto l'obbligo di valutare i rischi stress lavoro correlato
(cosiddetto Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro)

Decreto Legislativo n. 150/2009 - ha attribuito agli Organismi Interni di Valutazione (OIV) il compito di condurre indagini sul benessere organizzativo
(Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni)

Decreto Legislativo n. 33/2013 - ha stabilito l'obbligo di pubblicazione dei risultati delle indagini sul benessere organizzativo
(cosiddetto Testo Unico in materia di trasparenza delle pubbliche amministrazioni)

 

 
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