Durante la sua introduzione il rettore ha tracciato alcune linee che dovranno caratterizzare l’azione futura del sistema nazionale: “Dobbiamo essere consapevoli che non basta chiedere risorse, ma anche contribuire, propositivi, a creare le condizioni perché queste risorse aggiuntive generino possibilità reali di crescita per il Paese. Cioè è necessario cambiare molto anche noi stessi, perché le risorse economiche sono condizione necessaria ma non sufficiente per costruire, come va di moda dire, una “buona Università”: il futuro dell’Università pubblica italiana dipende dalla capacità di evolvere in senso Darwiniano, anche con elementi di forte discontinuità, ma sempre in una logica adattativa ai nuovi contesti locali e globali”.
Il rettore ha poi sottolineato la necessità di un patto intergenerazionale che scaturisca da una riflessione “sui temi dell’educazione, della conoscenza e dei valori”.
“La grande sfida – ha proseguito Luigi Dei - è oggi il recupero di una reale e concreta autonomia con la novità, rispetto agli anni immediatamente seguenti all’autonomia della fine degli anni Novanta del secolo scorso, di un severo controllo ex-post affinché prevalga il dovere istituzionale di garantire alle nuove e future generazioni un futuro di sviluppo”.
“Solo con un progetto pluriennale di rifinanziamento strutturale possiamo rilanciare l’Università, ma dobbiamo essere consapevoli che le risorse da sé, qualora non governate da alcuni sani princìpi e valori etici, non producono necessariamente una migliore qualità dell’Università. Accanto alle risorse è necessario costruire un nuovo paradigma di valori che non richiede risorse aggiuntive, ma diventa fondamentale per gestirle al meglio”.
“L’Università come istituzione sociale, l’equilibrio come profilo etico, l’eguaglianza nelle opportunità come punto di partenza, la responsabilità delle scelte come esercizio del dovere e la consapevolezza come richiamo alla realtà” sono i valori guida per i grandi temi del diritto allo studio, del finanziamento della ricerca con fondi pubblici, del reclutamento di giovani ricercatori e di personale tecnico, amministrativo e dei collaboratori linguistici.