Da quasi quindici anni nella provincia cinese del Guizhou riemergono importantissimi fossili di vertebrati marini in cui i paleontologi scorgono una grande affinità evolutiva con i reperti trovati nelle nostre Prealpi e presso il Lago di Como.
Una mostra, curata da Andrea Tintori (Università di Milano) e da Jiang Da-Yong (Università di Pechino) porta eccezionalmente in Italia una trentina di fossili triassici di pesci e rettili marini e alcuni calchi di esemplari di oltre un metro di lunghezza, provenienti da Xingyi (Cina meridionale), che escono per la prima volta dal paese asiatico e sono esposti ufficialmente al pubblico. L'esposizione itinerante, dal titolo "Marco Polo 240 milioni di anni fa" - partita da Milano lo scorso febbraio - fa ora tappa a Firenze al Museo di Storia Naturale dell'Ateneo (Sala Strozzi - Via La Pira, 4). La mostra, che resterà aperta dal 28 maggio al 25 giugno, include il piccolo pesce Marcopoloichthys (genere istituito su una specie cinese e una italiana, il cui nome onora l'esploratore veneziano), il Lariosauro del lago di Como, i più antichi pesci volanti e alcuni dei più piccoli pesci fossili mai descritti.
"La distanza fra Italia e Cina che non spaventò Marco Polo – commenta Stefano Dominici, responsabile della sezione di Paleontologia del Museo di Storia Naturale dell'Ateneo fiorentino – oggi torna ad essere di nuovo colmata idealmente, in un gemellaggio scientifico tra due regioni divise dal più esteso continente del pianeta".
La mostra è collegata all'adiacente sezione di Paleontologia del Museo (Via La Pira, 4), dove è esposta una balena preistorica risalente a tre milioni di anni fa, rinvenuta nella campagna toscana, presso Orciano Pisano.