A cento anni dalla morte di Cesare Battisti. Si è svolta oggi una commemorazione nell'atrio del rettorato, dove due lapidi ricordano il suo nome e quello di altri studenti protagonisti dell'irredentismo risorgimentale.
Cesare Battisti, come tanti altri giovani trentini e giuliani, alla vigilia della Grande Guerra, scelse di lasciare le terre ancora sottomesse all'impero austroungarico per venire ad arruolarsi volontario, nell'esercito italiano. Entrato nel Corpo degli Alpini, fu catturato in battaglia e – com'è noto - impiccato a Trento come "disertore" insieme a Fabio Filzi.
A Firenze Cesare Battisti aveva conseguito la laurea in Geografia nel 1898. Giornalista, glottologo, geografo, animatore di giornali quali "L'Avvenire del Lavoratore" e " Il Popolo", Battisti fu eletto alla Dieta di Innsbruck, nella quale svolse memorabili interventi, in dissenso con il governo imperiale, fino al trasferimento in Italia nel giugno del 1914.
Alla commemorazione promossa dal Comitato fiorentino per il Risorgimento, hanno preso parte il rettore Luigi Dei, la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi, il ten. col. Ettore Giaccari dell'Istituto Geografico Militare, Fabio Bertini, coordinatore dei Comitati toscani per i valori risorgimentali.
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