Migliorare la competitività dell'olio extravergine di oliva italiano valorizzando le proprietà salutistiche e nutrizionali, trasferendo alla filiera le innovazioni tecnologiche frutto della ricerca e applicando nuove tecniche estrattive e di marketing. Il Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione degli Alimenti (CeRA) dell'Ateneo fiorentino è uno dei partner di Claims of Olive oil to iMProvE The markeT ValuE of the product (COMPETiTiVE), lo studio finanziato da Progetto AGER - Agroalimentare e ricerca.
Il progetto biennale - selezionato da una commissione internazionale di esperti fra gli oltre 40 presentati - ha ottenuto un finanziamento di 680.000 euro, è coordinato dall'Università Federico II di Napoli e comprende altri 6 istituti di ricerca italiani.
COMPETiTiVE mira a incentivare il consumo di olio extravergine di oliva italiano attraverso l'uso dei claims, (che definiscono le caratteristiche salutistiche di un alimento nella forma di un testo pubblicitario facilmente memorizzabile) approvati dalla European Food Safety Authority (EFSA).
La ricerca all’interno del CeRA sarà sviluppata da diversi gruppi aventi come referenti Bruno Zanoni e Alessandro Parenti del Dipartimento di Gestione Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali (GESAAF), Luca Calamai del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente (DISPAA) e Nadia Mulinacci del Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), e si occuperà di vari aspetti.
“I nostri ricercatori – spiega Mulinacci, direttrice del CeRa - collaboreranno alla definizione di buone pratiche rivolte a olivicoltori e frantoiani per incrementare e preservare il valore salutistico nelle olive e nell'olio e della redazione di un protocollo finalizzato a facilitare l’utilizzo dei claim salutistici che la legislazione europea consente in relazione alla determinazione delle sostanze biofenoliche. Particolare attenzione sarà dedicata alla trasformazione in frantoio, dove saranno testate innovazioni impiantistiche in tre differenti areali Italiani - Puglia, Campania e Toscana - finalizzate a ottenere rese produttive elevate e alta qualità nutrizionale, salutistica e sensoriale del prodotto finale".
L'inizio del progetto è previsto il prossimo ottobre.