Promuovere la sostenibilità idrica nelle filiere produttive del vino e dell’olio. E’ il tema dello studio pilota “Terra & Acqua” promosso dal CERAFRI (Centro per la Ricerca e l’Alta Formazione per la prevenzione del Rischio Idrogeologico), che, insieme a Water Right Foundation e Quàlita e in collaborazione con la Scuola di Agraria e la Scuola di Ingegneria, ha coinvolto tre aziende agricole toscane.
I giovani ricercatori dell’Ateneo Giulio Castelli, Tommaso Pacetti e Lucia Trevisani hanno valutato l’impronta idrica delle aziende, cioè la quantità di litri di acqua necessari per produrre un litro di vino o di olio, la cosiddetta Water Footprint. Si tratta di un primo passo per la definizione di una procedura standard di valutazione dei consumi idrici e l’identificazione di buone pratiche per migliorare l’impatto ambientale.
Il progetto è al centro dell’incontro “Terra & Acqua: ricerca e innovazione per la gestione della risorsa idrica”, in programma venerdì 27 gennaio presso la Sala Rossa di Villa Ruspoli (ore 9,30 - Piazza Indipendenza, 9 Firenze). Grazie all’iniziativa, che si propone anche come momento d’incontro tra la ricerca universitaria e la produzione agricola d’eccellenza, il progetto Toscana Firenze 2016 (costituitosi per il cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze) amplia la sua attività alle tematiche legate ai problemi ambientali e territoriali. (Maggiori dettagli)