Un percorso espositivo tridimensionale, dove la parola scritta prende forma nell’oggetto materiale esposto, un viaggio in cui storia e leggenda si fondono.
E’ la mostra “Santa Caterina d’Egitto. L’Egitto di Santa Caterina”, che apre al pubblico sabato 8 aprile nella cappella dell’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote, a Ponte a Ema (Bagno a Ripoli).
L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto Papirologico «Girolamo Vitelli», prestigiosa istituzione che presso il nostro Ateneo recupera, conserva e studia il materiale papiraceo proveniente dall’Egitto, specificamente di epoca greco-romana. Da qui l’idea di ricostruire l’ambiente sociale e culturale in cui avrebbe potuto svolgersi l’esistenza della Santa vissuta intorno al 300 d.C, attraverso i documenti e i testi letterari scritti su papiro, ma anche i reperti archeologici, i frammenti di abiti e gli oggetti di vita quotidiana che le sabbie egiziane continuano ancora oggi a restituire.
Gli affreschi realizzati nella Cappella da Spinello Aretino e da altri maestri a metà del XIV secolo che illustrano le vicende di Caterina dialogano, perciò, con i papiri e gli altri oggetti, le testimonianze cronologicamente e geograficamente più vicine all’età e ai luoghi della Santa.
La mostra – che è stata curata da Simona Russo ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli – sarà inaugurata venerdì 7 aprile, presso l’Oratorio, alla presenza del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, del rettore Luigi Dei, del direttore dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli» Daniela Manetti, del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, di don Marco Domenico Viola vicario episcopale.
La mostra sarà aperta fino all'11 giugno, con il seguente orario: giovedì-domenica ore 10.00-18.30; mercoledì ore 14.00-18.30.