Rapporti tra capitale, lavoro e stato nei paesi europei e in Europa. L’approccio storico-sociologico offre strumenti teorici e metodologici allo studio di modelli di regolazione del lavoro e ruolo degli attori collettivi. Coinvolgendo gli studenti in attività di ricerca su fonti nazionali e internazionali, si aggiorna la conoscenza di alcuni paesi, “adottati” dagli studenti, approfondendo lo studio su paesi di loro interesse e confrontando paesi con diversi modelli di regolazione
Colin Crouch (1996) Relazioni industriali nella storia politica europea, Roma: Ediesse.
Pulignano Valeria e Jim Arrowsmith (eds., 2013) The transformation of employment relations in Europe. Institutions and Outcomes in the Age of Globalization, London: Routledge.
Obiettivi Formativi
Il Corso offre strumenti teorici e metodologici per l'analisi e la comparazione dei modelli di regolazione del lavoro presenti nei diversi paesi europei e a livello sovranazionale, specie europeo.
Sul piano teorico e storico- sociologico, il corso inquadra i modelli di regolazione nella lunga tradizione istituzionale dei diversi paesi e fornisce conoscenze dei principali approcci interpretativi offerti dalla sociologia economica e del lavoro. A tali conoscenze si aggiungono conoscenze sul ruolo degli attori sociali collettivi che rappresentanto gli interessi coinvolti nella regolazione del lavoro, sulla teoria dell'azione razionale e la teoria dei giochi; sul ruolo dello stato e degli apparati pubblici; sulle caratteristiche dei sistemi socio-economici e produttivi che costituiscono il contesto della regolazione.
Le competenze che gli studenti acquisiscono sono relative al reperimento dei dati ufficiali e dei documenti esistenti a livello nazionale e internazionale, alla loro analisi e interpretazione, alla comparazione tra di essi, alla predisposizione di relazioni orali e scritte.
Prerequisiti
Conoscenze di Sociologia del lavoro sono consigliate
Metodi Didattici
Lezioni frontali, lavori individuali di ricerca, presentazioni e discussioni di gruppo
Altre Informazioni
La frequenza al corso è indispensabile per partecipare attivamente alle attività di ricerca e fruire della possibilità di presentare una relazione al posto dell'esame orale sui testi.
Modalità di verifica apprendimento
Presentazione di un elaborato scritto individuale con il frutto della ricerca svolta sui paesi "adottati" da ciascuno studente, inquadrato in un'analisi comparativa, ed eventuale discussione orale dell'approccio teorico e metodologico proposto da Colin Crouch.
Per i non frequentanti: esame orale sui testi.
Programma del corso
Il primo modulo introduce all’analisi delle caratteristiche e dei principali processi di trasformazione della regolazione del lavoro nei paesi europei, attraverso un approccio storico-sociologico. L’analisi mette a fuoco i diversi modelli di regolazione del lavoro, il ruolo che svolgono i principali attori sociali, i processi di affermazione che si sono sviluppati in diversi paesi. Similitudini e differenze delle esperienze nazionali dei paesi dell’Unione Europea sono studiate attraverso il contributo di Colin Crouch “Relazioni industriali nella storia politica europea” (Roma: Ediesse, 1996). Nel primo modulo gli studenti possono scegliere il paese europeo che vogliono “adottare” per sviluppare il loro lavoro individuale - che inizia a fine primo modulo e si sviluppa prevalentemente nel secondo e terzo modulo.
12 Sett. – Introduzione
13 Sett. – Attori organizzati e loro strategie
15 Sett. – Le tesi su cui si fonda l’approccio storico-sociologico di Colin Crouch
19 Sett. – La teoria dello scambio politico
20 Sett. – Due modelli: contestazione e contrattazione pluralistica
22 Sett. – Due modelli: corporativismo contrattato e autoritario
26 Sett. – Le prospettive della regolazione del lavoro in Europa
27 Sett. – Introduzione all’analisi storico-comparativa: fine Ottocento
29 Sett. – Tra le due guerre (relazioni degli studenti)
3 Ott. – Tra le due guerre (relazioni degli studenti)
4 Ott. – La regolazione del lavoro a metà del Novecento
6 Ott. – Conclusioni sulla prima fase e impostazione del lavoro di ricerca successivo
Lettura di riferimento: Colin Crouch, capitoli I, II, III, IV, V
Nel secondo modulo si conclude l’analisi comparata dei modelli di regolazione del lavoro, condotta a partire dal lavoro di Colin Crouch e con la partecipazione attiva degli studenti, e si discute l’interpretazione dei diversi modelli affermatisi nei paesi europei. Il modulo prevede inoltre l’approfondimento della regolazione del lavoro sviluppatasi a livello sovranazionale ed europeo. Per chi vuole approfondire, il testo di riferimento è quello di Franca Alacevich “Promuovere il dialogo sociale. Le conseguenze dell’Europa sulla regolazione del lavoro” (Firenze: FUP, 2004).
10 Ott. – Gli anni del dopoguerra (relazioni degli studenti)
11 Ott. – Gli anni del dopoguerra (relazioni degli studenti)
13 Ott. – Lo sviluppo della regolazione a fine Novecento (relazioni degli studenti)
17 Ott. – Lo sviluppo della regolazione a fine Novecento (relazioni degli studenti)
18 Ott. – I fattori che hanno influenzato i modelli di regolazione
20 Ott. – Il peso della storia nell’organizzazione della rappresentanza degli interessi e dell’economia
24 Ott. – Lo sviluppo della regolazione europea dagli anni Cinquanta alla Strategia europea per l’occupazione
25 Ott. – La Strategia europea per l’occupazione
27 Ott. – Tendenze recenti
3 Nov. – L'allargamento dell'Unione e la situazione dei paesi new comers
Letture di riferimento: Colin Crouch, capitoli VI, VII, VIII, IX, X, XI; Franca Alacevich, capitoli 1, 2, 3, 4, 7
Il terzo modulo conclude il lavoro con l’analisi dell’evoluzione della regolazione del lavoro negli ultimi poco più di venti anni (1996-2012). Ai paesi sin qui considerati si aggiungono alcuni paesi late comers o new comers nell’Unione Europea. Anche in questo caso i frequentanti sono chiamati ad “adottare” uno di questi paesi ciascuno. Il lavoro di approfondimento si basa sul testo di Arrowsmith e Pulignano integrato con la documentazione disponibile nelle fonti statistiche e di ricerca disponibili, e prevalentemente: Banca d’Italia (specie le Relazioni annuali e alcuni rapporti specifici), Commissione europea (specie i rapporti biennali Industrial Relations in Europe e il sito del Dialogo sociale), Eurobarometro, Eurostat, Eurofound (specie EIRO), Istat, Ocse (specie i rapporti Employment Outlook, e Education at Glance), Ilo.
14 Nov. – Trasformazioni del lavoro e della rappresentanza sindacale (relazioni degli studenti)
15 Nov. – Trasformazioni del capitale e della rappresentanza associativa (relazioni degli studenti)
17 Nov. – Trasformazioni dell’intervento dello stato (relazioni degli studenti)
21 Nov. – Copertura della contrattazione collettiva (relazioni degli studenti)
22 Nov. – Intervento di regolazione dello stato (relazioni degli studenti)
24 Nov. – Effetti della regolazione europea (relazioni degli studenti)
28 Nov. – La partecipazione a livello aziendale (relazioni degli studenti)
29 Nov. – Il dialogo sociale europeo, nazionale e di settore
1 Dic. – I nuovi temi della contrattazione collettiva
5 Dic. – Le nuove forme di confronto
6 Dic. – Conclusione del corso e valutazione dell’esperienza di ricerca