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Giornata mondiale del rifugiato, musica e dibattito nell’incontro di Unifi e Comune di Firenze

Venerdì 20 giugno al Parco di San Donato

Musica e dibattiti sulle note dell’accoglienza. In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, Unifi e il Comune di Firenze organizzano una serata per riflettere e sensibilizzare sulla tragedia che colpisce milioni di persone nel mondo, costrette a fuggire dal proprio paese a causa di guerre, violenza, persecuzioni e violazioni dei diritti.

L’incontro, a ingresso libero e gratuito, è intitolato "Voci senza confini" e sarà ospitato venerdì 20 giugno al Parco di San Donato (Via Sandro Pertini 2/9 – ore 21.15).

Il programma si articolerà in due momenti, il primo dei quali consiste in un talk moderato dalla delegata Unifi all’inclusione e diversità Maria Paola Monaco e dall’assessora fiorentina a educazione, cultura della memoria e pari opportunità Benedetta Albanese.

Interverranno i docenti Unifi Luca Bravi (Storia della pedagogia e dell’educazione) e Mirella Loda (Geografia), la presidente COSPE onlus (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) Anna Meli, la direttrice area inclusione consorzio CO&SO Francesca Meoni e la sociologa rifugiata afgana Reha Nawin.

A seguire si terrà un concerto a cura delle Attività di spettacolo dell’Università di Firenze, coordinate dalla delegata dell’Ateneo Teresa Megale. Si esibiranno il Coro Universitario di Firenze, diretto da Patrizio Paoli, e l’Ensemble di folklore popolare georgiano Nanila, diretto da Maia Simonishvili. Fondato nel settembre 2013, l’Ensemble è composto da ragazzi e ragazze che si trovano in Italia a lavorare. È caratterizzato dall’utilizzo di strumenti tradizionali, per l’esecuzione di duetti vocali e colonne sonore. Nanila è impegnato a mantenere l’autenticità dei canti polifonici georgiani, che dal 2001 sono “patrimonio UNESCO”.

“L’università ha il dovere di non essere solo luogo di formazione, ma configurarsi anche come spazio di ascolto e dialogo interculturale – afferma Maria Paola Monaco –. L’Ateneo fiorentino dedica un costante impegno al tema dei rifugiati: lo testimonia, tra le tante iniziative, l’adesione dal 2020 al progetto UNICORE, iniziativa dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati che offre la possibilità a studenti rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia. Incontri come questo, reso possibile dalla collaborazione con un’istituzione importante come il Comune di Firenze, permettono sia di comprendere le cause che spingono una persona ad abbandonare la propria terra, sia di conoscere quelle stesse persone, le loro storie e quanto con le loro capacità possano offrire”. 

“Porre l’attenzione sul dramma dei rifugiati, sul bisogno di offrire sempre più protezione e assistenza a livello internazionale a richiedenti asilo, sfollati interni e apolidi è quanto mai urgente in un periodo di gravi crisi internazionali quale è questo – dicono l’assessora a educazione, cultura della memoria e pari opportunità Benedetta Albanese e l’assessore a welfare, accoglienza e integrazione e casa Nicola Paulesu – è inoltre necessario anche a ognuno di noi, per volgere sempre lo sguardo oltre i confini a cui siamo abituati, e per riconoscere i diritti, la dignità e l’inviolabilità di ogni persona anche in terre che troppo spesso consideriamo lontane, ma che sono prossime se consideriamo l’umanità che le accomuna alle nostre”.

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