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Tipologia di accesso
Programmato
Durata
6 anni
Crediti
360
Sede
FIRENZE
Struttura
Medicina Sperimentale e Clinica
Classe di laureaLM-41 R - Medicina e chirurgia
Lingua
Italiano


II CCLM predispone il Piano di Studi, individua le forme didattiche più adeguate per il conseguimento degli obiettivi formativi previsti dall'Ordinamento Didattico e articola le Attività Formative in Corsi Integrati di insegnamento con 35 esami di profitto.
II CCLM istituisce un Comitato per la Didattica (CD) -a norma dell'Articolo 33, comma 10 dello Statuto di Ateneo- che ha competenze per quanto riguarda l'esame e l'approvazione dei piani di studio, l'esame e l'approvazione delle pratiche relative agli studenti, la deliberazione in ordine alle attribuzioni indicate all'Art.33, comma 10 del medesimo. II CD, sarà affiancato dalla Commissione tecnica di programmazione didattico-pedagogica (CTP) finalizzata all'individuazione, all'organizzazione ed al coordinamento delle attività formative. Le funzioni svolte dai componenti della CD e della CTP sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle Autorità accademiche come attività inerenti la Didattica.
Qualora nello stesso Corso siano affidati compiti didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di uno o più Coordinatori da parte del CCLM
Il Coordinatore o i Coordinatori dei Corsi Integrati, in accordo con la CD e con la CTP, esercitano le seguenti funzioni:
-rappresentano per gli Studenti la figura di riferimento del Corso;
-propongono il programma del Corso, concordato con i Docenti, in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso;
-propongono la distribuzione dei tempi didattici concordata con i Docenti del proprio Corso;
-coordinano la preparazione delle prove d'esame;
-propongono la composizione della Commissione di esame;
-presiedono, preferenzialmente, la Commissione di esame;
-sono responsabili nei confronti del CCLM della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso stesso.
L'unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l'espletamento di ogni attività formativa prescritta dall'Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU). II corso prevede 360 CFU complessivi, articolati in sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali, ivi compresi i 15 CFU delle attività di tirocinio pratico-valutativo (TPVES) utile alla Laurea Abilitante.
Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, di cui di norma non più di 12,5 ore di attività didattica frontale negli ambiti disciplinari di base (TAF-A, secondo Art. 10, c. 1 del D.M. 270/2004), caratterizzanti (TAF-B, Art. 10, c. 1 del D.M. 270/2004) e affini (TAF-C, Art. 10, c. 5 punto “b”, del D.M. 270/2004), o di didattica teorico-pratica (seminario, laboratorio, esercitazione), o di studio assistito all'interno della struttura didattica. Ad ogni CFU di attività formative (TAF-F, Art. 10, c. 5, punto “d”, del D.M. 270/2004) e, volte ad acquisire ulteriori conoscenze e abilità tra cui anche quelle informatiche e telematiche, relazionali, comunicative, di team-work, o altre soft-skill comunque importanti per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento corrispondono 25 ore di impegno per lo studente così come ad ogni CFU per le attività a scelta dello studente (TAF-D, Art. 10, c. 5 punto “a”, del D.M. 270/2004) e per la prova finale (TAF-E, Art. 10, c. 5 punto “e”, del D.M. 270/2004). I crediti corrispondenti a ciascun Corso di insegnamento sono acquisiti dallo Studente con il superamento del relativo esame.
In particolare i 15 CFU del TPVES si articolano come esplicitato all'art. 2. (Obiettivi formativi specifici del Corso)
Data la complessa articolazione delle attività didattiche (esplicitate all’ art.5, Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto) il calendario didattico viene programmato annualmente; le lezioni di attività didattica frontale di tutti gli anni di corso possono aver inizio dalla terza settimana di settembre e finire non oltre il 30 giugno. Di norma il primo semestre ha inizio, durante la ultima settimana di settembre o la prima settimana di ottobre e, il secondo semestre, durante la prima settimana di marzo. Per quanto riguarda tutte le altre tipologie di attività didattiche, ivi comprese le attività formative professionalizzanti possono avere una differente data di inizio e fine nell’anno.



Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, LM-41, allegato al DM n.1649 del 19-12-2023) ha l'obiettivo di formare “medici esperti”, che siano dotati di competenze e abilità cliniche e interdisciplinari, fondate su solide basi scientifiche e teoriche, su un'ampia formazione di pratica clinica e sull'acquisizione di soft skills finalizzate al corretto esercizio della professione di medico chirurgo in grado di svolgere la propria attività in posizioni di responsabilità nei vari ruoli ed ambiti professionali. Tale attività dovrà essere svolta con un approccio ai problemi della salute e della malattia di tipo multidisciplinare, integrato, rispettoso delle differenze individuali di età, genere e socioculturali, e orientato alla comunità, al territorio, alla prevenzione della malattia e alla promozione della salute.
Le laureate e laureati in uscita dal corso devono, anche in riferimento agli standard internazionali sulla formazione medica, essere in grado di:
-raccogliere, interpretare e valutare criticamente informazioni e dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo e dell'ambiente socio-culturale in cui questo vive;
- elaborare un processo decisionale che sia basato sulle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e aderendo pienamente ai principi etici della professione e osservando le regole del Codice Deontologico, avendo piena consapevolezza dei comportamenti e delle attitudini proprie del “saper essere” medico;
- applicare correttamente le conoscenze mediche e le abilità cliniche per interventi di prevenzione, di diagnosi e terapia adattandole ai principi della personalizzazione clinica e nel rispetto del genere, delle preferenze/bisogni e dell'ambiente socio-culturale in cui la persona vive;
- elaborare e attuare un processo assistenziale di prevenzione, diagnosi, cura e supporto, non solo a breve, ma anche a medio e lungo termine, stabilendo chiaramente degli obiettivi terapeutici raggiungibili e il loro monitoraggio;
- fornire assistenza sicura e di alta qualità, in collaborazione con il paziente e nel rispetto dei valori fondamentali della professione, sapendo applicare correttamente le conoscenze mediche, le abilità e le competenze cliniche in autonomia;
-fornire un'assistenza di alta qualità e sicurezza all'interno del proprio ambito di pratica con la consapevolezza dei limiti della propria competenza e dell'importanza di un approccio multidisciplinare e di un lavoro in team;
-progettare e condurre la propria formazione professionale continua, affinché la propria competenza rimanga allineata alla ricerca scientifica più recente, valutandone criticamente i risultati
-saper utilizzare le conoscenze scientifiche e le tecnologie innovative integrandole nel complesso processo assistenziale e farsi, ove possibile, parte attiva nell'ambito della ricerca biomedica e avanzamento delle conoscenze;
- utilizzare comportamenti ed attitudini del “sapere essere” medico, avendo acquisito i valori della professionalità, aderendo ai principi etici della professione e osservando le regole del codice deontologico sia nell'ambito della pratica clinica, della ricerca che del rapporto con i colleghi, i pazienti e le loro famiglie;
-mettere in atto una pratica clinica efficiente che in base alla disponibilità di risorse tenda a costruire e fare attivamente parte di una rete di professionisti della salute (specialisti dei vari settori medici, altre figure sanitarie anche nell'ambito della assistenza sanitaria primaria);
- contribuire attivamente a migliorare la salute e il benessere della comunità e della popolazione, assicurando la prevenzione e l'equo accesso alle cure sanitarie di qualità appropriata e adoperandosi alla mobilitazione delle risorse necessarie ai cambiamenti anche nel rispetto della sostenibilità ambientale (Global Health, One Health, eHealth).
In particolare, le laureate e i laureati nei corsi della classe dovranno aver acquisito:
- conoscenze teoriche essenziali e competenza essenziale delle scienze di base, delle funzioni biologiche della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale e/o sviluppo della ricerca biomedica, comprensione del metodo scientifico, comprensione dei principi relativi alla valutazione delle evidenze scientifiche e analisi dei dati;
- conoscenze avanzate e competenze nelle discipline cliniche e chirurgiche, unite ad abilità, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo dell'individuo;
- competenza nel rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, e in una visione integrata estesa anche alla dimensione di genere, età e socioculturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo;
- competenza nell' applicare, nelle decisioni mediche, con autonomia di giudizio i principi della deontologia medica e anche i principi dell'economia sanitaria;
-capacità di riconoscere i problemi sanitari dell'individuo e della comunità e di intervenire in modo competente nella prevenzione e promozione del benessere bio-psico-sociale e di uno stile di vita sano sapendo applicare i principi di “advocacy” per la salute, per la sanità e per la giustizia sociale, conoscendo i principi di “Global health/One health/eHealth” e quelli legati alla “disaster preparadness” nei confronti degli eventi catastrofici;
- capacità organizzative e risoluzione di problemi sia nell'ambito delle acuzie che in condizioni di cronicità;
-conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche, etiche della medicina e di tutto quanto compreso nell'ambito delle “medical humanities”nell'ottica di una integrazione tra cultura scientifica e umanistica nei suoi risvolti di interesse medico e capacità di esercitare la propria professione, avendo sviluppato tecniche di pensiero riflessivo;
-capacità di entrare in relazione con la persona e con i familiari, sapendo suscitare l'adesione al trattamento (patient engagement) attraverso una vera e propria partnership con il paziente e i suoi familiari gestendo una relazione terapeutica efficace che sia centrata sull'individuo;
- capacità all'ascolto del paziente e dei suoi familiari, unita alla capacità di comunicare con loro in modo chiaro, umano ed empatico gli aspetti diagnostici, terapeutici e prognostici anche in situazioni difficili e nel rispetto dei diversi contesti socio-culturali, di sofferenza e di malattia (comunicazione come tempo di cura);
-capacità di lavorare in team collaborando con le altre figure professionali nelle diverse attività socio-sanitarie anche di rete al fine di rendere il “processo di cura” dell'individuo quanto più efficace e completo;
-conoscenze di metodologia della ricerca in ambito biomedico e clinico-specialistico, al fine di pianificare ricerche su specifici argomenti e di sviluppare una mentalità di interpretazione critica del dato scientifico.
- capacità di autovalutazione delle proprie conoscenze, competenze e abilità e individuando le modalità migliori di apprendimento ai fini del proprio aggiornamento continuo;
Gli Obiettivi formativi specifici sopra descritti (o i risultati di apprendimento attesi), sono identificati integrando le indicazioni della World Federation of Medical Education (WFME; presenti nelle edizioni 2007, 2015, 2020), con le indicazioni di The TUNING-CALOHEE Medicine (Edition 2024) Guidelines and Reference Points for the Design and Delivery of Degree Programmes in Medicine e di The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe secondo i 5 descrittori di Dublino. Sono inoltre stati seguiti i suggerimenti della International Association for Health Professions Education (AMEE) derivanti dalle AMEE Guides e dalle BEME (Best Evidence Medical Education) Guides.
Gli Obiettivi Formativi sopra descritti sono inoltre coerenti con gli obiettivi formativi specifici previsti dal DM 1649 del 19/12/2023 (https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023) e con quanto indicato dal core curriculum per la Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM italiani in Medicina e Chirurgia (http://presidenti-medicina.it/).
Descrizione del Percorso Formativo
In conformità alle Direttive Europee vigenti, la durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è di 6 anni, consistenti in almeno 5500 ore di insegnamento teorico e pratico svolte presso o sotto la supervisione dell'Ateneo. Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso. Fra questi, sono previsti almeno 60 CFU da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Il corso è organizzato in 12 semestri e non più di 36 corsi integrati; a questi sono assegnati CFU negli specifici settori scientifico-disciplinari dai regolamenti didattici di Ateneo, in osservanza a quanto previsto nella tabella ministeriale delle attività formative indispensabili (Decreto Ministeriale n. 1649 del 19-12-2023 - allegato.pdf (mur.gov.it)).
Nell'ambito dei CFU da conseguire nell'intero percorso formativo e destinati alla sopra descritta attività formativa professionalizzante, 15 CFU devono essere destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al Corso di studi di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e s.m.i., finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg). Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 CFU per ciascuna mensilità e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in Area Chirurgica; un mese in Area Medica durante il quinto e/o sesto anno di corso; un mese da svolgersi, non prima del sesto anno, nell'ambito della Medicina Generale. I mesi di frequenza non possono essere sovrapposti fra loro. Ad ogni singolo CFU riservato al tirocinio pratico-valutativo, devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg), la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.

Ai fini del raggiungimento degli obiettivi formativi specifici sopraddetti, il corso di laurea magistrale a ciclo unico, articolato su sei anni di corso ciascuno dei quali suddiviso in 2 semestri, è organizzato in un massimo di 36 corsi integrati ai quali sono assegnati specifici CFU in osservanza di quanto previsto nella tabella delle attività formative. Ad ogni CFU delle attività formative di base, caratterizzanti, affini e integrative e a scelta dello studente deve corrispondere un impegno studente di 25 ore, di cui di norma fino a 12,5 ore di attività didattica in presenza o sotto il controllo di un docente (lezione frontale, a piccoli gruppi, autovalutazione assistita, discussione di casi clinici e altre tipologie didattiche, in presenza ed all'interno della struttura didattica). La loro articolazione sarà definita nel regolamento didattico ed indicata nelle schede di insegnamento.
In considerazione del fatto che le seguenti attività sono ad elevato contenuto sperimentale e pratico, ad ogni singolo CFU di attività didattica professionalizzante devono corrispondere 25 ore di attività didattica professionalizzante con guida del docente su piccoli gruppi, all'interno della struttura didattica e/o del territorio; ad ogni singolo CFU per la elaborazione della tesi di laurea devono corrispondere 25 ore di attività all'interno della struttura didattica; ad ogni singolo CFU del tirocinio pratico valutativo devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi del comma 6 dell'articolo 3 del DM 1649 del 19-12-2023, il corso assicura agli studenti il pieno accesso alle attività formative di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, riservando alle attività ivi previste un numero di crediti complessivi non inferiore a 30, dei quali non meno di 8 alle attività di cui alla lettera a) e non meno di 12 alle attività di cui alla lettera b).
Inoltre, fatta salva la riserva di non meno di 8 crediti per attività ad autonoma scelta degli studenti, il corso di laurea magistrale riserva fino a un valore di 8 CFU a scelta dello studente nell'ambito dei crediti di tirocinio obbligatori previsti dalla Classe per le attività formative professionalizzanti. La loro attivazione rappresenta un momento importante nella formazione degli studenti, per poter raggiungere una migliore autoconsapevolezza del proprio futuro professionale e per essere facilitati nella scelta ragionata e convinta del loro percorso post-laurea.
La frequenza alle attività formative è obbligatoria.
Le verifiche di profitto, in numero non superiore a 36, sono in genere programmate nei periodi di interruzione delle attività didattiche frontali. La verifica di profitto, superata positivamente, dà diritto all'acquisizione dei CFU corrispondenti.
Peculiarità di questo corso di studi sono rappresentate da:
1) Una organizzazione generale che comprende tre percorsi verticali (due maggiori: “biomedico”, “psico-sociale”, ed uno minore: “tecnologico e medico-scientifico”) così definiti:
-“Biomedico” (primo-sesto anno di corso) organizzato con lo schema dei “triangoli inversi” per quanto riguarda l'organizzazione delle attività formative di base, precliniche e cliniche e con inizio delle attività cliniche già dal primo anno di corso (“early clinical contact”);
-“Psico-sociale” (primo-sesto anno di corso) dedicato alle scienze umane, con particolare riferimento ad argomenti di bioetica, medicina legale, epidemiologia, igiene generale e medicina del lavoro (Global health, One health, e-Health) il rapporto medico paziente e i rapporti inter-, intra- e trans- professionali nel complesso processo di cura anche nel fine vita, gli argomenti riguardanti i temi della salute legati al genere, all'invecchiamento, cronicità e multimorbidità, allo stato socio-culturale, economico e al rapporto con l'ambiente, alla diversità e alla disabilità, ai soggetti fragili, all'approccio clinico della medicina narrativa, quelli riguardanti diversi argomenti di psicologia, la sociologia della salute e i temi dell'economia e del management sanitario; altri argomenti che, nel loro insieme e correlati con quanto previsto nel percorso “biomedico”, concorrono allo sviluppo dell'identità professionale degli studenti;
-“Tecnologico e medico-scientifico” (primo-sesto anno di corso) che affianca i due percorsi verticali maggiori, e che invece è dedicato allo studio di argomenti legati alla ricerca biomedica, al metodo scientifico, alla metodologia medico scientifica, alla medicina di precisione, alla medicina traslazionale, alla genomica, alla bioingegneria, alla bioinformatica, alla bioelettronica, alla “network medicine”, all'analisi dei “Big Data”, alla robotica medica, al “machine learning”, e all'intelligenza artificiale nei suoi diversi usi legati alla ricerca scientifica e alla pratica della medicina. Tale percorso concorre anche allo sviluppo di uno strumento di aggiornamento continuo-
2)Una forte integrazione di questi tre percorsi verticali (“biomedico”, “psicosociale” e “tecnologico e medico-scientifico”) che risultano strettamente legati e talvolta fusi tra di loro grazie anche alle attività formative professionalizzanti e all'utilizzo di metodologie didattiche innovative (quali il teatro, le visite ai musei, il cinema, l'attività di teamwork) organizzate tra il 1 e 6 anno.
3) Un sistema di attività formative professionalizzanti organizzate per l'acquisizione di specifiche competenze con gradi di complessità e difficoltà in aumento progressivo dal primo al sesto anno e che conducono alla formazione di un “medico esperto” con abilità descritte precedentemente (technical e soft skills). Tale organizzazione prevede pertanto il contatto precoce con il paziente o le situazioni di interesse clinico, anche in simulazione o tramite lo skill lab allo scopo di potenziare l'autonomia d'iniziativa e la postura del saper essere medico.

La sussistenza di tali peculiarità è sostanziata da un'organizzazione del corso dove:
Le attività formative professionalizzanti sono costruite sin dal primo anno di corso in un percorso parallelo a quello della didattica frontale per permettere l'acquisizione progressiva delle soft e technical skills e vengono promosse ed integrate alle scienze di base e cliniche, attraverso l'organizzazione di tirocini certificati.
Il processo d'insegnamento favorisce il problem oriented learning e si avvale anche dell'apprendimento esperienziale sul campo o in situazioni di simulazione (experiential learning) usando metodologie didattiche innovative in piccoli gruppi (dettagliate nel libretto delle AFP) con valutazione e certificazione delle singole competenze acquisite. Tali attività sono supportate da un ampio sistema tutoriale e possono essere anche affiancate da un utilizzo di seminari e conferenze introduttive alle attività esperenziali.
Nel progetto didattico del corso di laurea magistrale viene proposto dunque, fin dal primo anno di corso, il giusto equilibrio d'integrazione tra diversi contenuti disciplinari, indispensabili per l'acquisizione di conoscenze e competenze cliniche da parte dello studente, e contenuti trasversali volti all'acquisizione delle soft e technical skills necessarie allo svolgimento della professione.


Possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (CLMMC) candidati che siano in possesso di Diploma di Scuola media superiore o di titolo estero equipollente.
Il corso è ad accesso programmato nazionale. Il numero di studenti ammissibili è determinato annualmente dal MIUR previa valutazione da parte della Scuola di Scienze della Salute Umana delle risorse strutturali, strumentali, di personale nonché di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto, coerentemente con le raccomandazioni dell'Advisory Committee on Medical Training dell'Unione Europea
Per l'accesso al corso di studio è richiesta una preparazione di base nelle materie di ambito chimico, biologico, matematico e fisico; detta preparazione sarà verificata con il test di ammissione. Se la verifica non è positiva saranno indicati agli studenti specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso mediante la frequenza di attività di recupero organizzate dalla Scuola. Il valore al di sotto del quale la verifica è ritenuta non positiva nonché la modalità di erogazione delle attività di recupero (in presenza, FAD, blended) è indicato annualmente nel bando per l'ammissione al corso tenuto conto dei criteri di ammissione indicati nell’apposito Decreto Ministeriale.

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