Prodotta dall'Ateneo e dalla compagine teatrale nata e cresciuta in ambito universitario, la messinscena, una prima assoluta, è realizzata in collaborazione con il Teatro Metastasio di Prato. Sotto la direzione artistica di Teresa Megale, delegata d'ateneo alle attività artistiche, e la regia di Fabio Cocifoglia prenderanno parte allo spettacolo, insieme agli attori di Binario di Scambio, ottanta studenti dei corsi di laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo (indirizzo Pro.S.M.Ar.T) e in Design e del corso di laurea triennale in Progettazione e Gestione di eventi e imprese dell'Arte e dello Spettacolo (Pro.Ge.A.S.).
Lo spettacolo nasce dai due volumi dell'opera più celebre dello scrittore spagnolo, Don Chisciotte de la Mancha, e si snoda in un percorso itinerante tra gli spazi del Magnolfi di Prato. Il cammino avrà dodici soste; il pubblico sarà diviso in gruppi, ciascuno dei quali avrà il proprio fidato Sancho, che lo accompagnerà lungo tutto il percorso. Ogni sosta corrisponderà a una riflessione su un tema del Chisciotte.
La macchina degli spropositi conclude il progetto 'Cervantes 1616-2016', un ciclo di conferenze, svoltosi nel mese di aprile con la partecipazione di docenti ed esperti provenienti dall'Italia e dall'estero e curato dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell'Ateneo.
"Entrare nei luoghi così segnati da Luca Ronconi a distanza di poco tempo dalla scomparsa dell'indiscusso maestro - precisa Teresa Megale - sarà un'occasione culturale in più per i tanti giovani che hanno aderito al progetto. Significherà rinnovare la memoria del teatro, oltre la memoria di Cervantes e del suo immortale personaggio".