E’ una meteorite metallica - la quarta ritrovata in Toscana - il corpo celeste recuperato sulle montagne vicino a Pescia nell’agosto 2015.
Lo dicono i risultati delle analisi condotte su un frammento della meteorite da Vanni Moggi Cecchi, curatore della sezione di Mineralogia del Museo di Storia Naturale, dal direttore del Museo, Giovanni Pratesi, e da Stefano Caporali, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Chimica, dove è stata effettuata una parte delle analisi.
Il frammento risulta costituito da ferro (per il 95,5% del peso) e da nichel (per il 4,5 %), composizione tipica di una meteorite metallica. Successive analisi - condotte mediante spettrometria di massa a Edmonton, in Canada, presso i laboratori dell’Università dell’Alberta - hanno riscontrato la presenza di tracce di cobalto, gallio, germanio, platino, osmio, rame, arsenico e altri elementi in quantità tali da far classificare il reperto in un gruppo specifico di meteoriti metalliche (gruppo IIAB).
La meteorite era stata avvistata nella sua caduta la mattina del 23 ottobre 1986 da Mario Goiorani del Gruppo Autonomo Ricerche Scientifiche (GAMS) di Pescia ed è stata recuperata solo l’anno scorso da un boscaiolo con l’ausilio di un metal detector e di un navigatore satellitare. Dopo le analisi è seguita, infine, l’approvazione dell’organizzazione internazionale Meteoritical Society che ha registrato la meteorite con il nome di “Castelvecchio”. Il campione tipo, del peso di 11 grammi, verrà custodito presso il Museo di Storia Naturale. Nel prossimo autunno verranno effettuate altre campagne di ricerca per reperire altri possibili frammenti di materiale extraterrestre.
Un frammento della meteorite Castelvecchio |