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Ecosistemi a rischio, ripensare gli stili di vita grazie all’arte contemporanea

Presentati i risultati del progetto Whale HUB dedicato alla Sala della Balena a Paleontologia

Cosa c’entra un fossile di balena di tre milioni di anni fa con la sostenibilità e l’arte contemporanea? Questo l’interrogativo con cui si sono confrontati venti  studenti e quattro artisti con l’obiettivo di promuovere tra i giovani la Sala della Balena, uno dei gioielli del Sistema Museale dell’Università di Firenze.

I risultati dell’iniziativa - "Whale HUB | Audience Development Sustainability & Contemporary Art" promossa dalla Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando Valore Museo -   sono stati presentati questo pomeriggio nell’Aula magna del rettorato nell’ambito di un incontro dal titolo “Arte contemporanea per la sostenibilità: giovani creativi al Museo di Storia Naturale”.

L’appuntamento si è aperto con i saluti del prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il territorio e con il mondo delle imprese dell’Università di Firenze Andrea Arnone e del presidente del Sistema Museale d’Ateneo Marco Benvenuti. Il direttore generale della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori ha illustrato le finalità del bando Valore Museo. A seguire il curatore della Sezione di Geologia e Paleontologia Stefano Dominici ha presentato la Sala della Balena, mentre Ugo Bardi del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” ha fatto il punto sulle attività nel campo della sostenibilità portate avanti dall’Università di Firenze.

Ha preso poi la parola la curatrice di "Whale HUB | Audience Development Sustainability & Contemporary Art", Valeria D’Ambrosio, che ha ripercorso le diverse fasi del progetto e ha dato spazio ad alcuni dei protagonisti che hanno contribuito alla sua realizzazione. Roberto Fassone, Emiliano Zelada e il collettivo Nation25 hanno mostrato i progetti di ricerca artistica nei campi delle Performance Art, Sound Art e Visual Arts, sviluppati in seguito alle spedizioni nel Santuario Pelagos, l'area protetta dei cetacei nel Mar Mediterraneo settentrionale. La missione si è svolta lo scorso settembre, grazie a una collaborazione con l’Istituto di biologia marina Tethys (prima fase del progetto).

Stefano Dominici ed Elisabetta Cioppi del Sistema Museale d’Ateneo hanno esposto quali sono i punti di vista di un pubblico giovane nei confronti di un museo scientifico, così come emerso dal lavoro di approfondimento realizzato insieme ai venti studenti del Dipartimento di Architettura dell’Ateneo fiorentino (DIDA), Accademia di Belle Arti,  Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, Fondazione Studio Marangoni che hanno preso parte al progetto.

Nell’ultima parte dell’incontro sono stati gli stessi studenti a presentare i risultati del loro lavoro, concepito come un contest. Obiettivo, realizzare un prototipo comunicativo multimediale come elemento di promozione per la Sala della Balena. Si è partiti dalla squadra vincitrice della competizione, Blu Whale, composta da Jessica Corazzini (Accademia delle Belle Arti), Rachele Gallorini (ISIA), Marta Maini (DIDA), ed Elisa Perretti (Fondazione Studio Marangoni). Sono seguite la presentazione dei progetti delle altre squadre (Fin Whale, Gray Whale, Humpback Whale).

Per tutta la giornata del 13 dicembre la sezione di Geologia e Paleontologia è stata visitabile gratuitamente e l'orario di chiusura è stato posticipato alle 19.30. Nella Sala della Balena, fino al prossimo 9 gennaio, sarà fruibile l’opera di Sound Art creata da Emiliano Zelada.

Online maggiori informazioni sul progetto Whale HUB
 
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  Da sinistra: Emiliano Zelada (sound artist), Sabina Airoldi (Tethys Research Institute), Elena Abbiatici (Nation25), Caterina Pecchioli (Nation25), Roberto Fassone (performance artist), Gabriele Gori (direttore generale Fondazione CR Firenze), Andrea Arnone (prorettore al trasferimento tecnologico Unifi), Valeria D’Ambrosio (curatrice progetto Whale HUB), Marta Maini (Blu Whale), Rachele Gallorini (Blu Whale), Elisa Perretti (Blu Whale), Jessica Corazzini (Blu Whale) e Marco Benvenuti (presidente Sistema Museale d’Ateneo)

 

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Da sinistra: Elisa Perretti (Blu Whale), Rachele Gallorini (Blu Whale), Marta Maini (Blu Whale), Jessica Corazzini (Blu Whale), Sabina Airoldi (Tethys Research Institute), Valeria D’Ambrosio (curatrice progetto Whale HUB), Emiliano Zelada (sound artist), Elena Abbiatici (Nation25), Caterina Pecchioli (Nation25), Roberto Fassone (performance artist), Elisabetta Cioppi (Sistema Museale d’Ateneo), Stefano Dominici (Sistema Museale d’Ateneo).

Data di
pubblicazione
13 Dicembre 2018
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