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Dulcinea e il Cuoco, nel segno del Don Chisciotte di Cervantes

Nuova messa in scena della compagnia teatrale universitaria Binario di Scambio

La rilettura dell’intermezzo comico musicale Madama Dulcinea e il cuoco del marchese del Bosco di Giovan Battista Trotti - ispirato al Don Chisciotte di Cervantes - è il prossimo impegno della Compagnia Teatrale Universitaria Binario di Scambio che sarà in scena con Dulcinea e il cuoco giovedì 21 marzo, alle ore 15, all’interno del Chiostro di Levante della Biblioteca Umanistica (Piazza Brunelleschi, 4). La performance si inquadra all’interno del seminario “Q.Theatre: Textos, traducciones y espectáculos”, in programma dal 20 al 22 marzo a Firenze, realizzato nell’ambito del progetto europeo “Q.Theater - Theatrical Recreations of Don Quixote in Europe”, a cui l’Ateneo fiorentino partecipa insieme alle università di Oviedo, Lisbona, Torino e Saint Etienne.

Madama Dulcinea e il cuoco del marchese del Bosco fu rappresentato a Roma in occasione del Carnevale del 1712. Divenuto il simbolo della ricezione preromantica del testo cervantino, l’intermezzo è una burla dal tono comico, che mette in scena il gioco delle apparenze di cui la società settecentesca è espressione.

Dulcinea e il Cuoco, in un gioco di rimandi, si ispira alle Preziose Ridicole di Molière, in cui l’autore francese racconta la storia di due dame beffate da due servi travestiti da gran signori. Allo stesso modo, nel testo italiano, è l’ingenua Madama Dulcinea a cadere ignara nella trappola tesa dal Marchese del Bosco e dal suo Cuoco, che partecipa al ricevimento organizzato in casa della dama in veste di cavaliere.

Il lavoro drammaturgico ha portato il testo originale, nel quale erano presenti i due soli personaggi del titolo, ad espandersi inglobando più voci. Molte altre figure sono state immaginate, tra coloro che potevano realisticamente essere presenti all’interno della casa di una dama tra fine ’600 e inizio ’700: servitori, lacchè, cerimonieri, nobiluomini e nobildonne più o meno squattrinati. Pian piano lo spazio si è animato di una serie di personaggi, costruiti con e sugli stessi giovani attori della Compagnia: un’operazione meticolosa, che ha visto tutti coinvolti in un vero e proprio lavoro di costruzione del personaggio.

La Compagnia Teatrale Universitaria Binario di Scambio si mette nuovamente alla prova con il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, dopo il successo dello spettacolo La macchina degli spropositi del 2016. La direzione artistica è di Teresa Megale, la drammaturgia e la regia di Stefania Stefanin.

 

Data di
pubblicazione
19 Marzo 2019
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