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Approvato il consuntivo 2018

Andamenti gestionali e prospettive di medio termine

Approvato dal Consiglio di Amministrazione, dopo il parere del Senato Accademico, il bilancio unico di esercizio dell'Ateneo relativo al 2018. Il consuntivo 2018 conferma il buono stato di salute dei conti, con un utile destinato a patrimonio libero per circa 2,4 milioni di euro. In sintesi, una situazione di stabilità alla pari con quella di altre grandi università pubbliche italiane, caratterizzata da significativi utili di esercizio e liquidità, anche a causa dei nuovi meccanismi di programmazione economica previsti dal legislatore.

Va segnalato che la liquidità prodotta negli ultimi anni, oggi teoricamente disponibile sul conto di tesoreria statale, non è liberamente utilizzabile perché il prelevamento è soggetto a limitazioni ministeriali sul cosiddetto fabbisogno finanziario.  In questo quadro, perciò, nonostante i dati di bilancio siano tutti positivi e gli indicatori ministeriali di sostenibilità si mantengano su livelli soddisfacenti, l’Ateneo mantiene un percorso di prudenza nelle scelte gestionali.

Positivi anche i risultati in termini di assegnazione di Fondo di Finanziamento Ordinario (248 milioni complessivi), anche alla luce di possibili futuri recuperi di risorse decurtate negli anni precedenti.

L’Ateneo fiorentino si conferma fra quelli con minore tassazione studentesca, con una contribuzione media per studente di quasi il 20% più bassa della media nazionale delle università pubbliche, pur mantenendo elevati standard di servizi agli studenti.

La struttura del corpo docente, ricercatore e tecnico amministrativo appare sostenibile, tanto da incoraggiare al mantenimento dei livelli raggiunti.

“Per proseguire nelle politiche di investimento necessarie alla crescita e allo sviluppo dell’Ateneo – ha affermato il rettore Luigi Dei -  Firenze come anche le altre università italiane ha bisogno del sostegno di un intervento normativo a correzione della legge di Bilancio 2019 che lega gli aumenti del fabbisogno finanziario degli atenei al tasso di crescita reale del Pil, introducendo stringenti vincoli di contenimento alla spesa corrente – ha precisato il rettore -. A fronte della crescita della spesa corrente del sistema universitario, in gran parte automatica perché legata a disposizioni normative, è necessario, così come richiesto recentemente dal Consiglio Universitario Nazionale al MIUR, poter contare su sostanziali incrementi del fabbisogno per poter assumere nuovi ricercatori e professori ”.

 

Data di
pubblicazione
30 Aprile 2019
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