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Algoritmi e intelligenza artificiale, costituzionalisti a confronto

per studiare l’impatto delle nuove tecnologie sul diritto e sul mercato

Algoritmi, intelligenza artificiale, sviluppo della raccolta di dati, data mining e profilazione predittiva, diffusione della disinformazione attraverso i social media e i media online. Sono solo alcuni esempi di nuove tecnologie di cui ogni giorno sentiamo parlare ma che quasi nessuno conosce davvero. Gli algoritmi sono diventati un valore fondamentale in qualsiasi settore della vita: possono suggerirci acquisti online, programmare turni di lavoro, suggerirci le strade meno trafficate. Nell’era dell'economia digitale e dei social network il valore dei dati è cresciuto in maniera vertiginosa. Tutto sembra governato dalla “mano invisibile” di calcoli matematici sconosciuti ai più.

Gli algoritmi, in quanto tali, senza nessun’altra mediazione, sono oggi lo spazio dove si costruisce il potere e dunque si possono limitare le nostre libertà? Quale impatto hanno tali trasformazioni sul diritto e, in particolare, sul diritto costituzionale?

Attorno a questi interrogativi ruota la conferenza internazionale “Constitutional Challenges in the Algorithmic Society” che si apre giovedì 9 maggio al Campus universitario di Novoli (ore 15, Edificio D6, via delle Pandette, 9 Firenze) e che mira a promuovere il dibattito su questi argomenti in vista del prossimo Congresso Mondiale di Diritto Costituzionale nel 2022 in Sudafrica.

Andrea Simoncini - docente di Diritto costituzionale Unifi e uno dei coordinatori scientifici della conferenza - ribadisce l’obiettivo dell'iniziativa: “Con questa conferenza intendiamo far nascere a Firenze il progetto di un centro mondiale che studi l’impatto delle nuove tecnologie sul diritto e sul mercato. Oggi una vera e propria «ragione algoritmica» sta trasformando la società e dunque il diritto: le libertà costituzionali, i contratti, la pubblica amministrazione, le aziende. Occorre,  però, uno sforzo comune - aggiunge Simoncini - tra discipline diverse e tra le più importanti istituzioni accademiche per guidare e non subire questa trasformazione”.

L’incontro, in lingua inglese, è promosso dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze - fra le attività realizzate come dipartimento di eccellenza riconosciuto dal MIUR - insieme all’Istituto Universitario Europeo e all’Università Bocconi ed è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. 

Dopo i saluti di Andrea Cardone, delegato del rettore dell’Ateneo fiorentino, e di Patrizia Giunti, direttrice del Dipartimento fiorentino di Scienze giuridiche, introdurranno la conferenza Andrea Simoncini (Università di Firenze) e Oreste Pollicino (Università Bocconi). I lavori proseguiranno venerdì 10 e sabato 11 all’Istituto Universitario Europeo (Villa Salviati, via Bolognese, 156 - Firenze).

Nei tre giorni si confronteranno circa cinquanta studiosi provenienti da tutta Europa, ma anche da Israele, Stati Uniti e Australia. Tra i keynote speakers saranno presenti alcuni dei principali giuristi esperti di nuove tecnologie, come Frank Pasquale (Università del Maryland), Marta Cartabia (giudice della Corte Costituzionale italiana), Peggy Valcke (Università cattolica di Lovanio), Luciano Floridi (Università di Oxford) e Amnon Reichman (Università di Haifa – Università di Berkeley).

 

 

Data di
pubblicazione
08 Maggio 2019
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