Uso esclusivo di fertilizzanti organici e metodi naturali, come la consociazione e la rotazione delle colture, per combattere malattie e parassiti. Sono i principi alla base della realizzazione dell'orto universitario nel terreno della Casa dello studente "Calamandrei" di viale Morgagni. L'attività è stata promossa del DAGRI (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali) e viene coordinata dal Green Office d'Ateneo in accordo con Franco Bagnoli, delegato del Rettore per la sostenibilità. La gestione dell'orto è stata affidata alla Cooperativa sociale Ulisse, impegnata nell'inserimento lavorativo di soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate, per valorizzare anche la funzione sociale dell'orticoltura urbana.
"L'orto - spiega Stefano Dominici, referente del Green Office - prevede l'applicazione di una tecnica mista, ovverosia la superficie coltivata è organizzata in aiuole sia tradizionali a terra, che a cumulo. Per realizzare i cumuli viene utilizzata materia organica di scarto, come tronchi, rami e foglie in decomposizione, diminuendo i costi di produzione, rispettando i cicli della natura e valorizzando la componente microbica e animale che naturalmente abita il suolo".
Proprio in questi giorni l’orto sta dando i suoi primi prodotti: bietole, cipolle, menta e farinello che saranno destinati agli studenti della residenza "Calamandrei".