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Cinque ricerche per combattere le malattie neurodegenerative

Selezionati i progetti vincitori del bando Fondazione CRFirenze-UNIFI

Selezionati i cinque progetti di ricerca vincitori del bando sulle malattie neurodegenerative promosso dalla Fondazione CRFirenze in collaborazione con l'Ateneo. Gli studi finanziati riguardano Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e Sclerosi Multipla e sono stati proposti da Maria Beatrice Passani, Fabrizio Chiti, Luca Massacesi, Sandro Sorbi e Francesca Cardona.

L'iniziativa mira a migliorare la conoscenza delle basi fisiopatologiche, ma anche delle prospettive terapeutiche e della qualità della vita per queste patologie altamente invalidanti. Saranno due le equipes a focalizzarsi sull'Alzheimer: il progetto di Maria Beatrice Passani (Dipartimento di Scienze della Salute) si propone di esplorare un bersaglio terapeutico completamente nuovo, le anidrasi carboniche, mentre quella di Sandro Sorbi (Dipartimento Neurofarba) intende identificare una nuova metodica di ricerca effettuata con un semplice campione di sangue senza la necessità di effettuare lo studio del liquor spinale che richiede una puntura lombare.

Fabrizio Chiti (Dipartimento Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche) si occuperà, invece, di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) affrontando il tema dei cambiamenti strutturali, funzionali e di localizzazione cellulare della proteina TDP-43, che riveste un ruolo importante nella patologia. La ricerca di Luca Massacesi (Dipartimento Neurofarba) consentirà il miglioramento della precisione della diagnosi di Sclerosi Multipla (SM) e trae origine dalla stima che il 15% di tutte le nuove diagnosi possano rappresentare errori diagnostici.

Tra i progetti finanziati figura anche una ricerca sul Parkinson, la seconda malattia neurodegenerativa più comune al mondo. Il progetto di Francesca Cardona (Dipartimento di Chimica) ha lo scopo di identificare eventuali mutazioni geniche correlate ad un'attività deficitaria di un enzima metabolico (la GCase); fra gli obiettivi della ricerca anche lo studio delle potenzialità di piccole molecole organiche, dette chaperoni farmacologici, in una terapia orale volta a rallentare i sintomi della malattia.

Data di
pubblicazione
27 Giugno 2019
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