_SKIPNAVIGATION
_MENU_OPEN
 
  unifi comunicaNewsLavori alla Specola, eccezionale ritrovamento di vasi e orci in terracotta

News

Lavori alla Specola, eccezionale ritrovamento di vasi e orci in terracotta

databili a partire dal XIV secolo

Rinvenuti al di sotto del pavimento di una stanza più di venti tra vasi e orci in terracotta, databili a partire dal XIV secolo, durante i lavori di riqualificazione del Museo della Specola in via Romana; l’eccezionale ritrovamento è avvenuto in occasione dei lavori propedeutici al consolidamento delle volte del cortile di Palazzo Bini Torrigiani, patrimonio dell’Università.

Gli oggetti, recuperati tra il piano di calpestio e l’estradosso della volta, permettevano, secondo una tecnica costruttiva largamente impiegata, l’alleggerimento della struttura. Se ulteriori indagini consentiranno di stabilire provenienza e datazione, il loro posizionamento, probabilmente, è riconducibile agli interventi promossi negli anni Settanta del XVIII secolo quando il granduca Pietro Leopoldo di Lorena finanzia ingenti lavori di ristrutturazione per adibire il Palazzo Bini Torrigiani a Gabinetto di Fisica e Storia Naturale.

Si tratta di vasi di grosse dimensioni, fra cui una conca per agrumi, e numerosi orci, per lo più “a beccaccia”, che prendono il nome dalla forma del versatoio, simile a quella del becco di un uccello. Alcuni degli orci portano impresso il marchio di tre gigli fiorentini. Gli oggetti provengono da manifatture imprunetine e in particolare su di uno di essi vi è apposto il nome della fornace di provenienza.

Sono quasi tutti integri, sebbene taluni riportino cretti e fenditure, presenti forse fin dal momento della produzione oppure causati dall’uso prolungato. Ad una prima valutazione risulterebbero materiali di riuso provenienti forse dalle stesse botteghe della zona di via Romana o dalle cantine del palazzo.

Il recupero degli oggetti, alcuni dei quali posizionati in senso verticale e altri in senso orizzontale in punti diversi del solaio, a seconda della curvatura della volta, è stato accuratamente effettuato dalla ATI appaltatrice Romeo Puri Impianti che esegue i lavori per conto dell’Università di Firenze.

Soddisfazione è stata espressa da parte del Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato, Andrea Pessina, e del Presidente del Sistema Museale di Ateneo, Marco Benvenuti, durante il sopralluogo congiunto dei giorni scorsi.






Data di
pubblicazione
19 Maggio 2020
social share Facebook logo Twitter logo
social share Facebook logo Twitter logo