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I dati sull'occupazione dei laureati a Firenze

Secondo il rapporto Almalaurea 2021

L’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati presso l’Ateneo fiorentino è stato più rapido rispetto alla media nazionale anche nell’anno della pandemia dove si è registrato un generale rallentamento dell’occupazione. È quanto emerge dal 23esimo rapporto sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati contenuto nell’indagine condotta da Almalaurea nel 2020. Sono stati 16.091 i giovani fiorentini – dottori di primo e secondo livello usciti nel 2019 e laureati di secondo livello usciti nel 2015 - intervistati dal consorzio interuniversitario.

Secondo il rapporto, tra i dottori triennali che non hanno proseguito il percorso formativo (e quindi non si sono iscritti a un corso di laurea magistrale) gli occupati, a un anno dal titolo, sono il 70,1% (il dato nazionale è del 69,2%). 

Per quel che riguarda i laureati di secondo livello, a un anno dal titolo, lavora il 69,4% (a fronte del 68,1% della media nazionale). La percentuale sale all’89,7% tra i laureati contattati cinque anni dopo il conseguimento del titolo (erano l’87,6% nella rilevazione precedente) mentre è pari all’87,7% a livello italiano.

Circa i settori di impiego, dal rapporto di Almalaurea emerge che il 66,9% dei laureati è inserito nel settore privato, il 29% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (4%). L’ambito dei servizi assorbe il 79,4%, mentre l’industria accoglie il 18,8% degli occupati. 

L’indagine tiene conto anche dei risultati nel percorso di studio dei laureati 2019. In questo ambito la percentuale dei tirocini riconosciuti dal corso di studi si attesta al 60,5% dei casi a Firenze a fronte del 57,6% rilevato presso le altre sedi.  Si consolida, inoltre, il trend positivo che riguarda il dato dei laureati che terminano l’università in corso: sale al 51,8% (era al 45,8% un anno fa).

Nel rapporto, inoltre, il 70,2% dei laureati fiorentini, a un anno dalla fine del corso di studi, considerano “efficace” il titolo universitario che hanno conseguito presso l’Ateneo. Una percentuale che si ferma al 66% per i laureati provenienti dalle altre sedi universitarie.

Data di
pubblicazione
18 Giugno 2021
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