Cresce “Ghibertiana”, il progetto interdisciplinare frutto del coordinamento tra il Comune di Pelago e il Dipartimento di Architettura (DIDA) finalizzato alla valorizzazione del legame tra il patrimonio culturale della bassa Valdisieve e le opere di Lorenzo Ghiberti, originario di quella terra.
Sabato 21 maggio, verrà inaugurata, con il contributo della Fondazione CR Firenze, la prima sala del “Centro di interpretazione del territorio della bassa Valdisieve” che assieme al “Centro di Documentazione su Lorenzo Ghiberti” è ospitato nell’ex palazzo comunale di Pelago, sede del progetto (via del Ponte Vecchio, 1 Pelago – ore 16).
Il progetto coinvolge anche i dipartimenti di Storia, archeologia, geografia, arte e spettacolo (SAGAS), di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (DAGRI) e di Ingegneria dell’informazione (DINFO), oltre al Sistema bibliotecario di Ateneo e, con le sue due anime, si propone di offrire le chiavi di lettura per decodificare nella corretta prospettiva storica i luoghi di maggior interesse presenti nella porzione di territorio compresa tra il fiume Sieve, il medio Valdarno, il Pratomagno e il Mugello, connessi con la vita e le opere di Lorenzo Ghiberti.
All’iniziativa – aperta dai saluti del sindaco di Pelago Nicola Povoleri, del presidente dell’Unione Comuni Valdarno e Valdisieve Vito Maida e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – parteciperà la delegata alla Valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Ateneo e programmazione dello sviluppo Frida Bazzocchi. Sul progetto “Ghibertiana” interverranno, fra gli altri, i docenti Unifi Alessandro Merlo e Giuseppina Carla Romby. Claudio Saragosa, associato di Urbanistica del DIDA parlerà de “La valorizzazione del paesaggio culturale. Processi e rigenerazione urbana delle aree interne”. (programma completo)
