Nelle attuali condizioni di distanziamento e chiusura delle sedi alle relazioni "in presenza", il ricevimento di studenti e dottorandi è trasferito "a distanza".
Studenti e dottorandi, perciò, sono invitati a scrivere all'indirizzo di posta istituzionale del docente (gabriele.fattorini@unifi.t), per concordare un appuntamento in video-conferenza (piattaforme Meet o Zoom).
Nato a Siena nel 1970, Gabriele Fattorini è professore associato in storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Firenze dal 2020.
Formatosi con Luciano Bellosi all’Università di Siena, si è laureato con lode nel 1995 con una tesi su Francesco di Valdambrino (premiata dalla stessa Università con il Premio di Laurea Fracassi per l’anno accademico 1996-1997) e ha completato gli studi storico-artistici conseguendo nel 1999 il diploma di Specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte sempre presso l’Università di Siena e quindi, nel 2003, il titolo di dottore di ricerca in Storia e critica d’arte presso l’Università degli Studi di Torino (coordinatore del corso Giovanni Romano, tutors Luciano Bellosi e Massimo Ferretti) con una tesi sull’attività giovanile di Andrea Sansovino. Dal 2006 al 2010 è stato assegnista di ricerca per l’area scientifica storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena, avendo pure incarichi didattici quanto al corso di storia dell’arte moderna, che sono proseguiti negli anni successivi pure nell’ambito della Scuola di Specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Siena. Dal 2012 al 2020 è stato ricercatore in storia dell'arte moderna presso l'Università degli Studi di Messina, con incarichi di insegnamento nei corsi di laurea triennale e magistrale.
Dal 2004 al 2007 ha collaborato con la Fondazione Musei Senesi, svolgendo attività di supervisione a restauri, allestimenti e iniziative editoriali dei musei della provincia di Siena, e curando inoltre un paio di mostre (Capolavori ritrovati in terra di Siena. Itinerari d’autunno nei Musei Senesi, con Luciano Bellosi e Giulio Paolucci, dal 24 settembre 2005 al 9 gennaio 2006 in differenti sedi museali; Francesco Crociani: appunti per un collezionista con Roberto Longi dal 22 gennaio al 15 giugno 2005 nel Museo Civico di Montepulciano) e le giornate di studi Sano di Pietro. Qualità, devozione e pratica nella pittura senese del Quattrocento (Siena, Accademia dei Fisiocritici – Asciano Museo Cassioli, 5-6/12/2005; insieme con Alessandro Angelini, Anna Maria Guiducci e Wolfgang Loseries.
Nel corso degli anni ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, e ha contribuito a importanti mostre a Siena, Firenze, Perugia, Roma, Londra e Praga. Tra queste si ricorda in particolare l’esposizione Da Jacopo della Quercia a Donatello: le arti a Siena nel primo Rinascimento (Siena, Santa Maria della Scala di Siena, 26 marzo – 11 luglio 2010), nell’ambito della quale ha avuto il ruolo di coordinatore del comitato scientifico, oltre a essere uno dei curatori. Più di recente ha collaborato alla mostra Verrocchio il maestro di Leonardo (a cura di Francesco Caglioti e Andrea De Marchi, Firenze, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, 9 marzo - 14 luglio 2019).
Gli argomenti approfonditi in tali occasioni, così come quelli trattati nelle molte pubblicazioni delle quali è autore (si ricordano una monografia su Andrea Sansovino del 2013 e articoli in riviste come “The Burlington Magazine”, “Bollettino d’arte”, “Prospettiva”, “Nuovi Studi”, "Ricerche di storia dell'arte", "Predella", “Bulletin van het Rijksmuseum” e “La Diana”), danno ben conto dei suoi interessi e dei suoi campi di ricerca, che riguardano l’arte centro italiana dei secoli XIV-XVI, con una particolare predilezione per quella toscana e senese. I suoi principali ambiti d’indagine sono la pittura e la scultura, con una particolare attenzione, oltre che all’analisi stilistica, alle questioni connesse con la committenza, la provenienza, la funzione, il collezionismo. È autore del terzo volume (Dal Quattrocento alla Controriforma) del manuale di storia dell’arte curato da Salvatore Settis e Tomaso Montanari (Arte. Una storia naturale e civile. Mondadori Education - Einaudi Scuola, 2019).
Dal 2009 svolge l'incarico di direttore scientifico del Museo Diocesano di Pienza e durante l’anno accademico 2012-2013 è stato “Hanna Kiel fellow” presso Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies.
Dal 2017 al 2020 è stato membro del consiglio direttivo Cunsta - Consulta universitaria nazionale per la storia dell’arte e dal 2021 è membro del Comitato scientifico della Galleria Nazionale dell’Umbria.
Tra i progetti in corso, la collaborazione al catalogo del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze e una mostra dedicata alle arti a Urbino al tempo di Federico da Montefeltro, curata insieme con Alessandro Angelini e in programma per il 2022 presso la Galleria Nazionale delle Marche.
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