Lunedì, dalle ore 9 alle ore 12. Collegarsi all'ufficio digitale personale di GIANFRANCO BANDINI: https://unifirenze.webex.com/meet/bandini
Sarete posti in attesa; non appena la persona prima di voi ha concluso il ricevimento sarete ammessi in ufficio. Se riscontrate dei problemi potete inviare una email a bandini@unifi.it durante l'orario di ricevimento e troveremo un'altra modalità telematica.
A causa di concomitanti impegni accademici, è possibile che l'orario e/o il giorno del ricevimento siano momentaneamente modificati. Vi prego, quindi, di controllare gli avvisi online.
Gianfranco Bandini è professore ordinario di Storia della Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Firenze, dove ha avuto modo di unire alle attività di ricerca in questo settore disciplinare anche numerose attività didattiche in vari corsi di laurea triennale e magistrale; è inoltre docente del dottorato in Scienze della Formazione e Psicologia (Dipartimento di Scienze della formazione e psicologia, Università di Firenze).
Si interessa delle tematiche pedagogiche e educative Otto-Novecentesche in chiave storico-sociale, con particolare attenzione alla riflessione metodologico-storiografica e alla documentazione di tipo digitale.
Si è occupato della storia dellistruzione nello stato di Lucca (Il Salterio, la Santacroce e lAlfabeto. Listruzione primaria nello Stato di Lucca nella prima metà dellOttocento, 1998) e in Toscana durante il periodo napoleonico (L'istruzione in Toscana nel 1809-1810. Dal rapporto di Georges Cuvier a Napoleone I, 2000) e risorgimentale. Sul piano nazionale ha effettuato ricerche relative al periodo unitario, soprattutto sullattività ministeriale di Michele Coppino, sulla produzione editoriale della casa editrice Bemporad e sulla didattica della geografia. Dal punto di vista più strettamente pedagogico si è occupato di questioni novecentesche, riguardanti il neopragmatismo americano (in coll. con R. Certini, Frontiere della formazione postmoderna. Neopragmatismo americano e problemi educativi, 2003) e laccoglienza dei bambini adottati (Adozione e formazione. Guida pedagogica per genitori, insegnanti e educatori, 2007).
Il filone di ricerca riguardante gli approcci metodologici è stato affrontato studiando in modo particolare quelli di carattere quantitativo (La storia delleducazione e la sfida metodologica, 2005), per tradursi, negli ultimi tempi, in una riflessione generale su quella che ormai viene comunemente definita storiografia digitale (in coll. con P. Bianchini, Fare storia in rete. Fonti e modelli di scrittura digitale per la storia delleducazione, la storia moderna e la storia contemporanea, 2007). Attualmente è responsabile della biblioteca digitale di un portale universitario (www.reseducationis.it) e del sito web del Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa (www.cirse.it).
Partecipa regolarmente ai convegni internazionali ISCHE (International Standing Conference for the History of Education).
Recentemente ha pubblicato il saggio Freemasonry and the Right to an Education: The Case of Italy from Unification to the Beginnings of the Twentieth Century (in Paedagogica Historica International Journal of the History of Education, 46:1, 2010) e ha curato il volume Noi-loro. Storia e attualità della relazione educativa fra adulti e bambini (2010).
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