Tutti i lunedì dopo la lezione (ore 13) e il martedì dalle 14 alle 16.30
Stanza 12 I piano (dopo mezzanino) Santa Reparata
Ilaria Natali ha conseguito la laurea in Lingue e Letterature Straniere (quadriennale, vecchio ordinamento) nel 2003 presso l'Università di Firenze, con la votazione di 110 e lode; nello stesso ateneo ha completato il Dottorato di Ricerca in Anglistica e Americanistica nel 2007. La sua tesi di dottorato, The Ur-Portrait’: Stephen Hero ed il processo di creazione artistica in A Portrait of the Artist as a Young Man, è risultata vincitrice del “Premio Firenze University Press – Tesi di Dottorato”, Area Umanistica, Edizione 2007. E' stata assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali dal 2008 al 2013. L'attività didattica svolta negli ultimi anni include incarichi di docenza presso l'Università di Firenze (dal 2007), con insegnamenti di Letteratura Inglese e Laboratori di Lingua Inglese presso il CdL in Scienze della Formazione Primaria; presso l'Istituto Universitario Carlo Bo di Firenze (2012-16), dove ha insegnato Letteratura Inglese, Storia della Lingua e traduzione; ha svolto, inoltre, attività didattica presso l'Università de L'Aquila (Corso abilitante SSIS D.M. 85, 2007), e presso seminari o centri internazionali (Trieste Joyce School 2009; Zurich James Joyce Foundation 2002).
Ilaria Natali ha presentato i risultati delle proprie ricerche presso numerosi convegni internazionali, in articoli su rivista e saggi in raccolta. E' autrice di varie monografie, due delle quali dedicate al processo di scrittura delle opere joyciane (nel 2010, "That submerged doughdoughty doubleface" è opera segnalata dalla Giuria del XX Premio Letterario Giuseppe Giusti nella sezione “Saggistica - opera prima”). I suoi lavori più recenti sono dedicati allo studio delle connessioni tra storia della follia e letteratura; includono il saggio “Remov’d from human eyes”: Poetry and Madness 1676-1774 (FUP 2016) e la co-curatela della raccolta Symptoms of Disorder: Reading Madness in British Literature 1744-1845 (Cambria Press 2016). Il suo lavoro di traduzione comprende classici di Dryden, Joyce (Firenze: Barbes), Kipling (Firenze: Clichy) e romanzi inediti (Roma: Newton Compton Editore).