Il Senato Accademico nella seduta del 17 gennaio 2017 ha deliberato sulla «Disciplina sui doveri didattici dei docenti».
In particolare il Senato Accademico, nella suddetta delibera, ha definito la nozione di didattica frontale che recita “nell'ambito dell'impegno orario previsto dalla legge e nel quadro della programmazione annuale dei Dipartimenti, i professori a tempo pieno svolgono un numero di ore compreso fra 96 e 120 in attività di didattica frontale di diversa tipologia: lezioni in aula, seminari, esercitazioni, attività didattiche presso corsi, scuole di specializzazione e di dottorato.
Il Regolamento sulla valutazione annuale dei professori e dei ricercatori dell’Università degli Studi di Firenze all’articolo 2, sulla base di quanto previsto dall’art 6 della legge 240/2010, definisce l’impegno orario annuale che i docenti di ruolo sono tenuti a dedicare alle attività didattiche e di servizio agli studenti.
I professori a tempo pieno riservano annualmente non meno di 350 ore (250 ore per coloro che hanno optato per il tempo definito) a compiti didattici e di servizio agli studenti, inclusi l’orientamento e il tutorato, nonché ad attività di verifica dell’apprendimento.
Nell'ambito dell'impegno orario sopracitato i professori a tempo pieno svolgono un numero minimo di ore compreso fra 96 e 120 (tra 64 e 80 ore in caso di tempo definito) in attività di didattica frontale di diversa tipologia.
Tale impegno non può ordinariamente oltrepassare le 180 ore di didattica frontale annue.
E’ fatto salvo quanto previsto dalla legge 230/2005 per i docenti che hanno optato per il relativo regime giuridico. (vedi art. 6 comma 2 del citato Regolamento)
I ricercatori di ruolo a tempo pieno riservano annualmente fino a un massimo di 350 ore e fino ad un massimo 200 per coloro che hanno optato per il tempo definito) a compiti di didattica integrativa e di servizio agli studenti, inclusi l’orientamento e il tutorato, nonché ad attività di verifica dell’apprendimento.
Normativa di riferimento