L'Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 1948 ha definito la salute come "lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità".
Con "benessere organizzativo" si intende "la capacità di un'organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione" (Avallone e Bonaretti, Benessere Organizzativo, 2003). Il benessere organizzativo è il primo elemento che influenza efficacia, efficienza, produttività e sviluppo di una struttura pubblica.
Il concetto di benessere organizzativo si riferisce, quindi, al modo in cui le persone vivono la relazione con l'organizzazione in cui lavorano: tanto più una persona sente di appartenere all'organizzazione - perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi - tanto più trova motivazione e significato nel suo lavoro.
Dal 2008 tutte le pubbliche amministrazioni devono periodicamente realizzare indagini per rilevare lo stato di benessere dei lavoratori. Tali indagini sono finalizzate non solo a una ricognizione dello stato di salute dell’organizzazione stessa, ma anche all’implementazione di interventi volti al miglioramento del benessere dei lavoratori e, quindi, all’incremento della produttività.
Indagine del 2016
Nell’anno 2016 l’Indagine sul “Benessere organizzativo” è stata realizzata nell’ambito del progetto Good Practice promosso dal Politecnico di Milano (MIP). Ciò ha consentito di ottenere notevoli benefici in termini di comparabilità dei risultati. Gli Atenei aderenti al progetto hanno beneficiato, infatti, dell’organizzazione offerta dal MIP, che si è occupato della realizzazione del questionario in formato LimeSurvey (quindi già adatto alla somministrazione on-line) e ha provveduto all’analisi ed alla comparazione dei risultati con quelli degli altri Atenei partecipanti. L’indagine, proprio per la sua natura volta a raccogliere l’opinione ed il contributo di ciascun soggetto in questione, è stata rivolta alla generalità dei dipendenti in servizio alla data di rilevazione.
L’indagine è partita a fine giugno 2016 e si è conclusa ad inizio settembre ed ha visto il coinvolgimento di tutto il personale Tecnico-Amministrativo e dei Collaboratori Esperti Linguistici a tempo indeterminato e determinato. I risultati dell’indagine, elaborati in forma aggregata, sono stati successivamente posti a confronto con quelli degli altri Atenei partecipanti al Progetto Good Practice e sono utili ad evidenziare la percezione dei dipendenti rispetto alle tematiche legate al benessere organizzativo in Ateneo, mettendo in risalto i punti di forza e le zone di criticità.
Il questionario, il cui modello è proposto dall’A.N.AC., è diviso in 4 macro-sezioni per complessivi 15 ambiti di indagine, ciascuna composta da una differente batteria di domande su cui il dipendente esprime il suo accordo o disaccordo, in base ad una scala di gradimento a sei livelli, in cui 1 rappresenta il totale disaccordo con la domanda e 6 il totale accordo.
Le prime 3 macro-sezioni rilevano il gradimento dei dipendenti rispetto ai seguenti ambiti di indagine:
i requisiti richiesti dal D.Lgs 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul vissuto del dipendente all’interno della propria struttura organizzativa;
il grado di condivisione del sistema di valutazione adottato dall’Ateneo;
la valutazione del superiore gerarchico (inteso come responsabile diretto).
L’ultima macro-sezione è dedicata ai dati anagrafici.
Indagine del 2013-2014
Risultati dell'indagine relativa al personale tecnico amministrativo (pdf)
Risultati dell'indagine relativa al personale docente (pdf)
Indagini svolte tra il 2009 e il 2012
“Lo stress correlato al lavoro è una condizione che può essere accompagnata da disagi fisici, psicologici e sociali ed è conseguenza del fatto che alcune persone non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative che il contenuto o il contesto del lavoro ripongono in loro” (secondo la definizione del Decreto Legislativo n. 106 del 3 agosto 2009 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”).
Nel 2011 un'altra Commissione di Ateneo, sotto la responsabilità del prof. Renzo Capitani (ex Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali), rivedendo il Progetto Pilota, ha poi condotto un'analisi delle condizioni lavorative all’interno dell’intero Ateneo fiorentino, con particolare riferimento al rischio da stress lavoro-correlato. I risultati sono stati pubblicati in un numero speciale della Newsletter.
Alla luce dei risultati di questa prima indagine, l'Amministrazione ha intrapreso una serie di azioni a tutela e salvaguardia della salute dei lavoratori nell'ambiente di lavoro, inclusi gli aspetti riguardanti il benessere.
Strumenti di rilevazione
Nel 2013, l'ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione), ha predisposto un documento sui modelli di indagine, e al fine di agevolare la realizzazione delle indagini sul benessere organizzativo, ha predisposto un modello di questionario. Attraverso la somministrazione di questo questionario e la successiva elaborazione dei dati, le pubbliche amministrazioni possono rilevare:
Riferimenti normativi
Decreto Legislativo n. 150/2009 - ha attribuito agli Organismi Interni di Valutazione (OIV) il compito di condurre indagini sul benessere organizzativo
(Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni)
Decreto Legislativo n. 33/2013 - ha stabilito l'obbligo di pubblicazione dei risultati delle indagini sul benessere organizzativo
(cosiddetto Testo Unico in materia di trasparenza delle pubbliche amministrazioni)