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Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR)

Delibera del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di amministrazione nella seduta odierna ha approvato la seguente delibera relativamente allo stato di avanzamento dell'iter VQR:

«Il Consiglio di amministrazione ritiene che il processo di valutazione avviato nel 2011 sia un'importante innovazione nel sistema universitario nazionale e che per quanto perfettibile sia un valore fondamentale. Dopo sette anni di tagli indiscriminati al sistema universitario pubblico che hanno prodotto una decurtazione del FFO pari a oltre 1 miliardo e 400 milioni, è indispensabile un piano d'investimenti pluriennale e strutturale per l'Università che nel giro di un breve periodo possa condurre il nostro Paese ad allinearsi agli standard europei per quanto attiene alla percentuale di PIL investito in alta formazione e ricerca, restituendo la giusta e doverosa dignità a tutti coloro che operano nella comunità accademica.

E' fondamentale che in questo piano vi siano adeguate risorse per il reclutamento di giovani, per il diritto allo studio, per il finanziamento della ricerca e per un recupero stipendiale, questo ultimo aspetto in un'ottica di equità e competitività sul piano internazionale, soprattutto per le nostre e i nostri docenti più giovani. E' altrettanto indispensabile procedere tempestivamente al riesame dei meccanismi valutativi per renderli quanto più oggettivi, equi e agili, spogliandoli di tutta la burocrazia non strettamente necessaria. In questo senso sarà essenziale il coinvolgimento della comunità accademica. Un primo importante passo è l'istituzione di un tavolo tecnico fra MIUR, CRUI, CUN con la richiesta di estensione al MEF e alla Funzione Pubblica che tempestivamente avanzi proposte concrete sul tema in oggetto. Per realizzare gli obiettivi di cui sopra è indispensabile forte unità nella comunità accademica: docenti, personale tecnico e amministrativo, collaboratori ed esperti linguistici, precari della ricerca, studenti, forze sindacali. Così come è essenziale riuscire a costruire nella società un forte consenso sul tema delle risorse da destinare alla formazione e ricerca intese come investimento sociale e non come spesa passiva. In questo senso si salutano molto positivamente sia il documento CUN del 2 febbraio che l'iniziativa di una giornata nazionale per il rilancio dell'università pubblica italiana promossa dalla CRUI ed in programma lunedì 21 marzo 2016, nonché le recenti iniziative della CRUI nei confronti del MIUR e dell'ANVUR.

Condividendo la giusta rivendicazione per un progetto di rifinanziamento dell'università pubblica italiana che la rivitalizzi e la metta in condizione di aiutare il Paese nella crescita grazie all'innovazione che scaturisce dalla conoscenza, si ritiene inefficace e controproduttiva la modalità della protesta in atto che blocca l'immissione dei prodotti della ricerca durante l'iter della VQR. Detta forma di protesta non aiuta a costruire quella forte unità accademica e quel consenso nella società civile fondamentali per incidere sulle politiche governative. Il Consiglio di amministrazione esprime inoltre seria preoccupazione circa il rischio che gli esiti della protesta possano produrre un danno irreparabile all'Ateneo riverberandosi in un decremento di FFO, che si protrarrebbe per svariati esercizi finanziari, con potenziali drammatici effetti di una ricaduta, esiziale per le politiche di sviluppo dell'Ateneo, soprattutto in relazione al reclutamento.
A tal fine si richiama al principio di responsabilità secondo il quale qualsiasi forma di protesta non può né deve mettere a repentaglio la stabilità economico-finanziaria della nostra istituzione compromettendo politiche di sviluppo futuro. Il Consiglio di amministrazione invita quindi tutte le colleghe e i colleghi a selezionare e inserire i prodotti della ricerca nell'applicativo CINECA, come previsto dal Bando, al fine di consentire all'istituzione di operare il conferimento ad ANVUR.
Il Consiglio di amministrazione, in ogni caso, conferma il suo impegno istituzionale per l'integrale salvaguardia della stabilità economico-finanziaria dell'Ateneo.» 

Data di
pubblicazione
05 Febbraio 2016
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