Per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale la sfida è la digitalizzazione. Un progetto europeo si sta occupando di migliorare politiche e pratiche in varie regioni europee: si chiama CD-ETA (Collaborative Digitisation of Natural and Cultural Heritage) e ogni sei mesi organizza seminari tematici internazionali dedicati a grandi aree di intervento, come beni storici e architettonici, beni naturali, archivi e biblioteche, patrimonio intangibile, musei e gallerie.
E proprio per discutere della digitalizzazione di musei e gallerie il progetto CD-ETA ha fatto tappa a Firenze dall'8 al 10 maggio. L’Ateneo, infatti, è partner del progetto, attraverso la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (con Margherita Azzari del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo e Alberto del Bimbo del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione) , insieme a enti, musei e università di Bulgaria, Romania, Grecia, Spagna, Slovenia, Estonia. Nel corso dei lavori, in particolare, si è parlato di come la digitalizzazione può potenziare l’imprenditoria culturale (Elisabetta Lazzaro, HKU University of the Arts Utrecht), dell’incontro tra digitalizzazione e realtà virtuale (Roberto Scopigno, CNR); è stata presentata la pluripremiata mostra virtuale e immersiva “The Uffizi experience” (Marco Cappellini, Centrica). E' stata illustrata anche l’esperienza di digitalizzazione di un museo scientifico (Marco Berni e Jacopo Tonini, Museo Galileo, Firenze) e, infine, l’utilizzo di laser scanner di ultima generazione per la digitalizzazione (Andrea e Jacopo Bianchi, Oikos Engineering).
“A livello locale una delle possibili ricadute potrebbe essere l’innesco di progetti di innovazione incentrati sulla digitalizzazione del patrimonio naturale e culturale di siti regionali meno visitati, promossi da imprese, enti culturali e di ricerca in maniera congiunta – ha sottolineato Andrea Arnone, presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e prorettore dell’Università di Firenze – Si tratta di un’opportunità che si prospetta grazie al sostegno della Regione Toscana, attraverso lo strumento finanziario dei fondi strutturali”.
Il progetto CD-ETA fa parte del programma europeo INTERREG EUROPE, che ha fra l’altro l’obiettivo di creare norme uniformi nella digitalizzazione di massa del patrimonio naturale e culturale. Questi standard rappresenteranno un contributo diretto all'attuazione della strategia digitale per l’Unione Europea.