Una mostra dove l’estetica incontra la scienza. E dove semplici pietre, ma di straordinaria bellezza, raccontano la storia geologica della Maremma. E’ “Giottolandia. Quando la natura imita l’arte”, esposizione a cura di Stefano Dominici e Roberto Mari, aperta dal 9 febbraio all’8 aprile alla Specola, presso il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze (via Romana, 17).
Nella mostra viene esposta – dal vivo e con riproduzioni fotografiche – parte della raccolta di ciottoli che il collezionista Roberto Mari ha rinvenuto da circa trenta anni sulle spiagge e sui greti dei fiumi e torrenti della Maremma tosco-laziale. Pietre di materiale comune, il calcare, ma che sfoggiano colori ricchissimi e disegni multiformi, tali da far meritare loro il nome di “giottoli”, in onore di Giotto, il grande pittore toscano. E “Giottolandia” diviene, così, il nome che descrive i confini della terra che ha generato queste meraviglie e che include le spiagge della Costa degli Etruschi e il bacino idrografico del fiume Cornia, fino ai rilievi delle Colline Metallifere.
Maggiori dettagli e una galleria di foto nell'articolo su UnifiMagazine
Un esemplare in mostra