Risiedono nella ricerca e nel rapporto con il territorio i principali punti di forza dell’Ateneo fiorentino che ben figura anche nella didattica e nel trasferimento tecnologico e sta migliorando nelle attività di orientamento internazionale. E’ quanto emerge dall’indagine 2019 di U-Multirank, il consorzio indipendente guidato dal Center for Higher Education (CHE) e dal Center for Higher Education Policy Studies (CHEPS), che ha esaminato didattica e formazione, risultati della ricerca, internazionalizzazione, trasferimento tecnologico, inserimento nel mondo del lavoro di oltre 1.700 realtà accademiche di 96 paesi.
Diversamente da altre indagini internazionali, U-Multiranking non stila graduatorie tra atenei. Calcola degli indicatori raggruppati in 5 dimensioni (didattica, ricerca, trasferimento tecnologico, orientamento internazionale e rapporto con il territorio) e, rispetto all’andamento globale, assegna a ciascuna università un giudizio (1 – “very good”; 2 – “good”; 3- “average”; 4 - “below average”; 5 “weak”).
Sui 36 indicatori presi in esame, Unifi riporta la valutazione più alta in relazione a 4 voci (numero di assegnisti di ricerca; pubblicazioni citate nei brevetti; ricerche pubblicate per dimensioni dell’Ateneo; studenti che hanno svolto un tirocinio presso un’impresa o un’organizzazione regionale) e un giudizio positivo o intermedio in relazione ad altre 24 voci tra cui spiccano le pubblicazioni internazionali, mobilità studentesca, capacità di attrarre risorse a livello regionale.
Sono da segnalare, inoltre, rispetto all’indagine 2018, le prestazioni ottenute da Unifi sulle ricerche pubblicate (in termini assoluti) che passano da 11.286 a 11.804, sulle collaborazioni strategiche nel settore della ricerca che passano da 155 a 168, sui corsi di laurea di secondo livello in lingua straniera che passano dal 6,15% al 13,85%, sui dottorati internazionali che passano dal 10,77% al 12,42%.
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