Quale è stato l’impatto di Dante e della sua opera nel mondo e nella cultura slava? Ruota attorno a questa domanda il convegno internazionale “Dante e il mondo slavo”, in programma giovedì 25 e venerdì 26 novembre presso la Biblioteca Umanistica (Sala Comparetti - Piazza Brunelleschi, 4).
In occasione del settecentesimo anniversario della morte del poeta, il convegno - a cura di Giovanna Siedina, docente di Slavistica - intende fare il punto sulla ricezione, in tutte le sue forme (traduzione, rielaborazione, riecheggiamento e studi), dell’opera di Dante nei paesi slavi negli ultimi decenni, tenendo anche conto dei molti cambiamenti avvenuti in quell’area.
I lavori – che possono essere seguiti anche online - prenderanno inizio giovedì 25 (ore 14.30) con i saluti di Marcello Garzaniti e Giovanna Siedina. Al convegno, organizzato dal Dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia (Forlilpsi), insieme all’Associazione italiana di studi ucraini, all’Associazione italiana degli slavisti e all’Istituto Polacco di Roma, partecipano studiosi italiani e internazionali, provenienti da Russia, Polonia, Croazia, Serbia, Repubblica Ceca e Bielorussia.
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