Nella prima parte del corso: le cause storiche e contemporanee delle
migrazioni; la governance multilivello delle politiche per l'immigrazione;
la differenza tra migrazione economica e migrazione politica. Nella
seconda parte del corso: i concetti di integrazione e cittadinanza in
termini comparativi tra la prima generazione di immigrati e i figli delle
migrazioni.
Ambrosini, M. (2020), Sociologia delle migrazioni, Il Mulino, Bologna
(terza edizione).
I frequentanti sostituiranno il testo di riferimento con le dispense che il
docente inserirà sulla piattaforma moodle
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire i principali strumenti concettuali e analitici
per lo studio delle migrazioni in una prospettiva sociologica. Al termine
del corso lo studente avrà acquisito: un inquadramento generale delle
migrazioni internazionali e dei principali modelli interpretativi di tale
fenomeno; un uso appropriato del linguaggio e delle categorie proprie
della sociologia delle migrazioni, riferibili alla figura dello straniero e ai
modelli di interazione tra il migrante e la società di arrivo; le competenze
metodologiche per rilevare, analizzare e interpretare le principali
trasformazioni delle società contemporanee a seguito dei processi
migratori; la consapevolezza delle principali sfide per elaborare interventi
efficaci relativi alla governance del fenomeno.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni di didattica frontale con interventi degli studenti.
Modalità di verifica apprendimento
L’esame sarà scritto e consisterà in due domande aperte riguardanti il programma del corso. Gli studenti Erasmus potranno scegliere di svolgere l’esame scritto in lingua italiana oppure in lingua inglese. Verrà valutata l'acquisizione della conoscenza delle categorie concettuali ed analitiche della sociologia delle migrazioni presentate durante il corso e la capacità dello studente di usare tali strumenti in modo autonomo anche per una analisi della società italiana contemporanea.
Programma del corso
Nella prima parte del corso saranno discusse le teorie macro, meso e
micro volte a spiegare i processi migratori, allo scopo di sviluppare
diverse linee analitiche per comprendere il fenomeno. Saranno inoltre
affrontate le principali dimensioni della governance internazionale e
nazionale delle politiche per l’immigrazione con un focus sulla differenza
tra migrazione economica e migrazione politica. L’attenzione sarà posta
su varie categorie soggiacenti la figura del “migrante”: “regolare”,
“irregolare”, “clandestino”, “extracomunitario”, “comunitario”,
“lavoratore”, “familiare ricongiunto”, “rifugiato politico” e “minore
straniero”. Lo scopo sarà evidenziare come tali categorie non dipendano
da attributi “naturali” del migrante, né tanto meno siano rigide o
immodificabili, quanto piuttosto risentano dell’imprinting del sistema
normativo di riferimento.
Nella seconda parte del corso saranno trattati i concetti di integrazione e
cittadinanza a partire da diversi paradigmi teorici. I temi saranno discussi
confrontando la prima generazione di immigrati e i figli delle migrazioni.
L’attenzione sarà posta sul concetto di “nazionalismo metodologico” e le
sue conseguenze epistemiche sullo studio delle migrazioni. In particolare,
lo scopo sarà evidenziare il ruolo delle migrazioni nei processi di
trasformazione delle società contemporanee.