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Contributo affitto per studenti fuori sede: via al bando

Riservato agli iscritti nell’anno accademico 2024/2025

Unifi ha aperto il bando che consente agli studenti fuori sede di ottenere un contributo per le spese di affitto sostenute nel 2025. Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, il sostegno è pensato per alleggerire il peso dei costi abitativi di coloro che frequentano l’Ateneo, lontani dalla propria città di residenza.

Il contributo è riservato agli iscritti nell’anno accademico 2024/2025 a corsi di laurea triennale o magistrale, purché non oltre il primo anno fuori corso. Gli studenti devono essere in regola con le tasse e non aver ripetuto più volte il primo anno. È richiesto inoltre di aver maturato almeno dieci crediti entro lo scorso 10 agosto per chi frequenta il primo anno, oppure venticinque nello stesso arco di tempo per chi è iscritto agli anni successivi. Questo requisito non si applica per chi ha una disabilità riconosciuta.

Per accedere al contributo, lo studente deve avere la residenza in un comune diverso da quello in cui si trova l’alloggio e risultare intestatario di un contratto di locazione valido per il 2025. Inoltre, l’ISEE per il diritto allo studio o l’ISEE 2025 non devono superare i 20.000 euro. Non possono infine presentare domanda coloro che abbiano già ricevuto altri aiuti pubblici per l’alloggio, relativi all’anno accademico 2024/2025, comprese le borse di studio che includono un contributo per studenti fuori sede.

Le richieste dovranno essere inviate online entro domenica 12 ottobre, tramite la piattaforma Gestione Carriere Studenti, accedendo alla sezione “Bandi e Iniziative per studenti”. Per chiarimenti e ulteriori informazioni gli studenti possono scrivere all’indirizzo [email protected].

“Con questo bando – afferma la rettrice Alessandra Petrucci – vogliamo dare un segnale concreto di attenzione ai nostri studenti fuori sede, che ogni giorno affrontano non solo l’impegno universitario ma anche le difficoltà legate ai costi abitativi. L’Ateneo è consapevole che il diritto allo studio deve essere garantito anche dalla possibilità di vivere il percorso formativo senza che l’onere economico dell’affitto diventi un ostacolo. Grazie al sostegno del Ministero – conclude – intendiamo rafforzare il nostro impegno per garantire pari opportunità e accompagnare i giovani nel loro cammino di crescita accademica e personale”. 

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