Realizzato con il contributo dell’Associazione Lorenzo Guarnieri onlus La sicurezza stradale e l’efficacia degli autovelox sono state al centro del convegno ospitato dall’Università di Firenze oggi in Aula Magna. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati di uno studio scientifico condotto dal Mobility and Vehicle Innovation Group (MOVING) del Dipartimento di Ingegneria Industriale di Unifi. La ricerca, intitolata "Sistemi per il controllo automatico della velocità. Valutazione dell’efficacia nella prevenzione degli scontri stradali", è stata sostenuta dall’Associazione Lorenzo Guarnieri onlus in collaborazione con l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (ASAPS) e mira a verificare quanto e in che modo tali dispositivi possono contribuire a ridurre il numero di feriti e vittime sulle strade. Dopo i saluti istituzionali portati dal prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale Marco Pierini, è intervenuto Stefano Guarnieri, fondatore e vicepresidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri onlus impegnata sul fronte della sicurezza stradale.La presentazione dello studio di MOVING è stata seguita da una tavola rotonda intitolata “Tecnologia e sicurezza: un connubio utile e l’importanza della misurazione dell’efficacia con un approccio scientifico”. “Lo studio è una revisione sistematica degli studi scientifici presenti in letteratura” spiega Giovanni Savino, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine e coordinatore di MOVING. “I risultati indicano in maniera chiara che alla presenza di autovelox sulle strade sono associate riduzioni statisticamente significative degli scontri con feriti, feriti gravi e morti. In particolare – aggiunge – lo studio indica che gli scontri con conseguenze mortali subiscono una riduzione che va dal 15% al 26%”.“Si tratta di un lavoro scientifico molto utile – commenta Marco Pierini, prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale – che ha lo scopo anche di confermare l’importanza della terza missione dell’Università: portare il sapere universitario fuori dalle sedi universitarie, ai cittadini e agli amministratori in modo anche di aiutare il decisore a prendere delle decisioni scientificamente corrette e il cittadino a sviluppare il proprio spirito critico. In questo caso poi, la finalità sociale è evidente: salvare vite umane”.“Lo studio dà un’indicazione chiara – dichiara Stefano Guarnieri –. Se si vogliono salvare delle vite e migliorare la sicurezza stradale occorrono più autovelox e tutor sulle nostre strade e autostrade. Gli autovelox non servono a far cassa ma a salvare vite. La velocità elevata rappresenta la prima causa di scontri stradali con morti, per cui controllare il rispetto dei limiti di velocità non può che portare benefici. Sono contento che sia stato confermato anche scientificamente”.In foto da sinistra: Luigi Altamura (Comandante Polizia Locale Comune di Verona); Santo Puccia (Direttore del servizio Polizia Stradale - dirigente superiore); Stefano Guarnieri (fondatore e vicepresidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri onlus), Marco Pierini (prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale), Leonardo Ferrara, (docente di Diritto amministrativo e pubblico), e Giovanni Savino (docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine). Pubblicato il: 2 Ottobre 2025