Unifi insieme a Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze promuove iniziativa con la collaborazione di una rete di partner Al via un progetto per il sostegno allo studio di giovani palestinesi che vede l’Ateneo a fianco della Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze, con la collaborazione di una rete di partner che comprende la Comunità Islamica di Firenze e Toscana, il Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira e la Fondazione Giovanni Paolo II. Obiettivo del progetto è dare a giovani palestinesi la possibilità di realizzare un sogno: quello di frequentare l’Università e portare a termine il ciclo di studi interrotto dal conflitto che, da oltre due anni, ha martoriato Gaza e sospeso le vite anche nei territori occupati della Cisgiordania.L’iniziativa è stata illustrata oggi presso la Coop di Ponte a Greve da Daniela Mori, presidente della Fondazione Il Cuore si scioglie e del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, dalla rettrice Alessandra Petrucci, da Izzedin Elzir, Imam di Firenze, Stefano Ermini, responsabile Progetti Italia Fondazione Giovanni Paolo II, Maria Orfeo, consigliera Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, e Filippo Pratesi, direttore generale Federazione Misericordie della Toscana.Lo scopo della raccolta, effettuata da sabato 13 dicembre a martedì 13 gennaio nei punti vendita Unicoop Firenze, è finanziare borse di studio della durata di tre anni, garantendo anche vitto, alloggio, corsi di lingua, supporto psicologico, copertura sanitaria, attività di tutoraggio e abbonamento ai trasporti locali. Beneficiari saranno 8 studenti universitari palestinesi, iscritti a corsi di laurea triennali o magistrali e supportati da studenti tutor, e 2 ricercatori.Il progetto vuole garantire agli studenti palestinesi l’opportunità di completare, in sicurezza, il proprio percorso formativo in Italia, senza perdere anni di studi fondamentali, prevedendo anche un supporto al rientro volontario in Palestina e al loro reinserimento nella comunità locale tramite la rete dei partner. Una volta individuati gli studenti, il progetto garantirà un accompagnamento per l’ingresso in Italia tramite l’attivazione di un corridoio dedicato. L'Università di Firenze contribuirà con l'esonero delle tasse universitarie e l'accompagnamento nella gestione della carriera accademica attraverso l’assegnazione di tutor universitari dedicati.La Comunità islamica, grazie ai propri legami con il territorio palestinese, si occuperà della logistica del viaggio e delle fasi preliminari (supporto all’ottenimento dei documenti necessari per l’espatrio; coordinamento delle fasi di viaggio; organizzazione della presa in carico all’arrivo in Italia ...). La Fondazione Giovanni Paolo II, tramite la messa a disposizione di un operatore specializzato in prima accoglienza, supporterà l’arrivo in Italia, il primo ingresso e tutte le pratiche necessarie per rendere effettivo e immediato l’inserimento sul territorio italiano. Il Centro Internazionale Studenti La Pira provvederà ad attivare corsi di lingua italiana ai beneficiari sia in territorio palestinese che durante tutto il percorso universitario. "L’iniziativa, realizzata insieme a Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze, permetterà a 8 studenti e 2 ricercatori palestinesi di proseguire il proprio percorso di studio e ricerca, ricostruendo un progetto di vita interrotto. Si tratta della terza azione promossa dall’Ateneo fiorentino in poche settimane a sostegno della popolazione palestinese, dopo gli interventi attivati a settembre e ottobre in collaborazione con partner istituzionali e nazionali. Un impegno che conferma il ruolo dell’Università di Firenze nel garantire accesso allo studio, continuità formativa e sostegno concreto alla ricerca anche nei contesti di maggiore fragilità", ha dichiarato la rettrice Alessandra Petrucci. Pubblicato il: 13 Dicembre 2025