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Tipologia di accesso
Libero
Durata
2 anni
Crediti
120
Sede
FIRENZE
Struttura
Scienze Giuridiche (DSG)
Classe di laurea
LM/SC-GIUR - Scienze Giuridiche
Lingua
Italiano


1. Il Corso ha la durata di due anni.
2. Tutti gli insegnamenti saranno svolti su base semestrale, ad eccezione degli insegnamenti da 15 CFU, i quali saranno svolti su due semestri.
3. Nel rispetto delle norme previste dal Regolamento Didattico di Ateneo, il Consiglio di Corso di laurea provvede ogni anno a formulare alla Scuola la proposta di programmazione dell’attività didattica nonché a discutere ed approvare i programmi dei corsi di insegnamento.
4. Il Consiglio di Corso di laurea cura che i programmi dei corsi d’insegnamento:
a) siano pubblicati sul sito della Scuola e sul Syllabus del docente in tempo utile da consentire agli studenti di fruirne in vista dell’inizio delle lezioni e dello svolgimento degli esami di profitto;
b) siano formulati in modo chiaro e definito, per ciò che riguarda gli argomenti del corso, l’indicazione del testo o dei testi di studio da utilizzare, con la chiara specificazione dei testi eventualmente consigliati in alternativa, nonché dei materiali che eventualmente integrano i testi, che dovranno essere comunque resi disponibili in modo da consentire agli studenti di fruirne in tempo utile per gli appelli di esame;
c) corrispondano, nei loro contenuti, alla intitolazione formale del corso;
d) siano adeguati alle finalità del corso;
e) tengano conto, nell'ambito di una visione complessiva della didattica del Corso di laurea, della necessità di coordinamento all'interno delle aree scientifico-disciplinari, e tra aree vicine o comunque interferenti;
f) siano formulati, nell’ambito di una visione complessiva delle finalità di ogni insegnamento, ancorché integrato, in modo unitario ed omogeneo;
g) siano commisurati al numero di crediti assegnati a ciascun corso.
5. I programmi su cui gli studenti sostengono gli esami sono quelli indicati per l’anno accademico durante il quale gli esami stessi sono sostenuti, salva la possibilità degli studenti di concordare con il docente un diverso programma, già indicato in precedenti anni accademici.
6. Lo studente è tenuto ad acquisire 102 CFU nel modo che segue.

a) Lo studente è tenuto ad acquisire 84 CFU secondo il seguente piano di studi e con riguardo agli insegnamenti ivi compresi:
1° ANNO
- Persone e mercato: sicurezza e sostenibilità - IUS01 (9CFU), IUS04 (6 CFU) per un totale di 15 CFU
- Ambiente, territorio e beni pubblici - IUS10 (9 CFU)
- Libertà, sicurezza, cybersecurity - IUS08 (9 CFU)
- Diritto dell’inclusione - IUS20 (6CFU), IUS14 (6 CFU) per un totale di 12 CFU
- Legalità e anticorruzione - IUS17 (9 CFU) in alternativa
a Economia sostenibile e transizione ecologica - IUS10 (6CFU), IUS05 (3 CFU) per un totale di 9 CFU
2° ANNO
- Diritto internazionale e mantenimento della pace - IUS13 (9 CFU) in alternativa a,
Modelli di welfare - IUS19 (3CFU), IUS07 (6 CFU) per un totale di 9 CFU
- Diritto europeo della sicurezza interna ed esterna - IUS14 (9 CFU) in alternativa a,
Obiettivi sociali e responsabilità dell’impresa - IUS04 (9 CFU)
- Gestione dei conflitti e giustizia sostenibile - IUS02 (6CFU), IUS15 (6 CFU) per un totale di 12 CFU

b) Lo studente è poi tenuto ad acquisire ulteriori 12 CFU usufruendo degli insegnamenti alternativi non sostenuti impartiti dal Corso di studio o degli insegnamenti impartiti in altri Corsi di studio della Scuola di Giurisprudenza. Tenuto conto che rientra negli obiettivi del CdS l’acquisizione di competenze in discipline socio-istituzionali, economiche e gestionali, lo studente potrà attingere anche a insegnamenti impartiti in altri Corsi di Laurea o di studio o di formazione dell’Ateneo fiorentino o di altri Atenei; la scelta dovrà in questo caso essere autorizzata dal Presidente del Corso di laurea previa verifica della coerenza con le finalità formative del Corso di Laurea.



La scelta dei due temi (Sostenibilità e sicurezza) che caratterizzano il percorso formativo si giustifica sulla base di quattro principali motivazioni, che rappresentano le premesse e che chiariscono i suoi gli obiettivi formativi.
a) Alla necessità di intercettare un bisogno specifico di formazione attualmente insoddisfatto, anche coerente con gli attuale percorsi triennali offerti dalla Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Firenze;
b) Alla necessità di intercettare alcuni strutturali cambiamenti nell’approccio alle professioni nel settore pubblico e privato alle quali quei percorsi sono funzionali;
c) Alla necessità di intercettare alcune delle più rilevanti modificazioni ordinamentali e nella tutela dei diritti, connesse ai valori della sostenibilità e della sicurezza, ai quali le politiche pubbliche, locali, nazionali, sovranazionali, si dimostrano sempre più sensibili, fornendo opportunità formative coerenti;
d) Alla necessità di intercettare un crescente bisogno del mercato di professionalità formate sulla conoscenza specifica di norme e processi legati alle sostenibilità e alla sicurezza.
La rilevanza dei temi della sostenibilità e della sicurezza, anche in funzione della scelta di costruire intorno ad essi una specifica qualificazione professionale di livello magistrale, si lega alla loro centralità nei processi di riforma in atto da tempo e che dunque già oggi delineano uno spazio crescente per chi voglia operare nei molti ambiti lavorativi nei quali essi incidono. Ma le esigenze di promuovere e governare uno sviluppo sostenibile, in condizioni di complessiva sicurezza, sono destinate ad accentuarsi anche nel futuro, per cui le conoscenze specialistiche delle problematiche giuridiche che vi sono connesse e le relative competenze rappresentano due componenti imprescindibili per costruire una figura di giurista capace di rispondere ai bisogni della società contemporanea.
Il progetto formativo si sviluppa intorno a un nucleo tematico comune, idoneo a consolidare conoscenze e a sviluppare sensibilità per i due aspetti della sicurezza e della sostenibilità nella loro interazione reciproca. A questo proposito, saranno oggetto di specifica attenzione il tema dello sviluppo del mercato e della sua relazione con i diritti delle persone, dei beni pubblici, affrontati in una prospettiva anche intergenerazionale, delle nuove tecnologie e delle nuove questioni che esse pongono, della eguaglianza sostanziale tra le persone; questi corsi avranno poi una loro naturale conclusione affrontando l’aspetto della prevenzione e della gestione dei conflitti in una prospettiva che risponde alla nuova cultura della giustizia consensuale che si sta radicando a livello nazionale e internazionale anche grazie alle sollecitazioni provenienti dall’Europa. La mediazione dei conflitti assume, dunque, anche nel presente progetto formativo un rilievo non secondario in quanto strumento consono alla realizzazione dei principi di pacifica e consapevole convivenza. In tutti gli ambiti sopra indicati, la mediazione dei conflitti svolge oggi un compito non trascurabile alla luce delle recenti riforme della giustizia civile e penale nel perseguimento di obiettivi di effettività, efficienza, sicurezza e sostenibilità.
Attraverso gli insegnamenti che compongono il nucleo tematico comune (quattro previsti nel primo anno, uno nel secondo), lo studente acquisirà le nozioni fondamentali e i metodi di approccio necessari per consentire di rileggere le conoscenze consolidate nei precedenti anni di studio, funzionalizzandole a obiettivi professionali nuovi e più elevati, e di radicare solidamente le nuove conoscenze che il corso si propone di offrire, con una specifica capacità di indagare la rilevanza delle tematiche affrontate in relazione ai profili della sicurezza e della sostenibilità.
Questa articolata base di conoscenze consentirà allo studente di sviluppare poi la propria preparazione scegliendo tra insegnamenti indicati in alternativa tra loro, alcuni maggiormente legati al tema sicurezza (anticorruzione, legalità, internazionalizzazione e diritto europeo), altri al tema sostenibilità (responsabilità dell’impresa, economia sostenibile, modelli di welfare), che potranno essere combinati per definire la linea formativa più aderente ai propri interessi e agli sbocchi professionali perseguiti.
Emerge da ciò un percorso che, qualificato dal nucleo centrale, può essere individualmente caratterizzato attraverso gli insegnamenti specificamente erogati e ulteriormente adattato al profilo professionale che lo studente intende darsi. Il numero di esami richiesto è fissato in 10 (rispetto ai 12 consentiti); tra questi, corsi per un numero di CFU pari a 12 potranno essere scelti liberamente dallo studente tra i corsi erogati dall’Ateneo. Un adeguato numero di CFU (6 CFU) è attribuito per attività didattiche innovativa, ricorrendo alle cliniche legali già attive presso la Scuola di Giurisprudenza. 18 CFU saranno riconosciuti alla prova tesi finale, che dovrò combinare profili teorici a questioni più prettamente operative.
Nel quadro del corso, i 12 CFU liberi sono stati previsti anche per rendere più agevole sostenere alcuni esami all’estero. Gli studenti potranno a tal fine usufruire delle numerose convenzioni stipulate dalla Scuola di Giurisprudenza    con università straniere nel quadro del programma Erasmus+ (75 accordi), nel quadro del programma Swiss European Mobility Program)    o nell’ambito di accordi di mobilità bilaterale stipulati dal Dipartimento di scienze giuridiche (tra cui quelli con le Università di Boston, Syracuse, Miami, Tokio); potranno altresì coprire i 6 CFU dedicati alle cliniche svolgendo all’estero un’attività di traineeship oppure attività ad essi assimilabili, che la Scuola ha da tempo promosso, come la partecipazione a processi simulati e competizioni di mediazioni svolti all’estero.










Sono ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Diritto per le sostenibilità e la sicurezza gli studenti in possesso
a) di una Laurea triennale o quinquennale a ciclo unico delle classi ex DM 270/2004 in Scienze giuridiche (L-14); Giurisprudenza (LMG/01) ovvero nelle corrispondenti classi ex DM 509/1999 02 Scienze dei servizi giuridici, 31 Scienze giuridiche; 22/S Giurisprudenza, nonché nelle corrispondenti lauree quadriennali in Giurisprudenza
b) di una Laurea triennale delle classi ex DM 270/2004 in Scienze dei Beni culturali (L01); Scienze del Turismo (L-15); Scienze dell'Economia e della Gestione Aziendale (L-18); Scienze economiche (L-33); Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione (L-16); Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale (L-21); Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali (L-36); Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace (L-37), Servizio sociale (L-39) - ovvero nelle corrispondenti classi ex DM 509/1999: 19 Scienze dell'amministrazione, 17 Scienze dell'economia e della gestione aziendale, 28 Scienze economiche, 15 Scienze politiche e delle relazioni internazionali, 6 Scienze del servizio sociale, 39 Scienze del turismo, 07 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale, 35 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace, 13 Scienze dei beni culturali; nonché' nelle corrispondenti lauree quadriennali Economia e commercio, Economia aziendale, Scienze politiche
c) di una Laurea magistrale a ciclo unico delle classi Archeologia, (LM02); Architettura del Paesaggio (LM03); Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali (LM10); Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (LM11); Relazioni internazionali (LM52); Scienze della politica (LM62); Scienze delle pubbliche amministrazioni (LM63); Scienze Economiche per l'Ambiente e la Cultura (LM76); Scienze Economico-Aziendali (LM77); Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo (LM81).
Per essere ammessi al corso, i laureati di cui ai punti b) e c) debbono in ogni caso avere sostenuto con esito positivo almeno 3 esami e avere complessivamente conseguito almeno 18 CFU nei settori contrassegnati come IUS (di cui: almeno 6 CFU nei settori IUS/08, IUS/09, IUS/10).
Per gli studenti provenienti da corsi di studio esteri, occorre essere in possesso di un titolo di studio estero che, per contenuti, sia assimilabile a quelli sopra indicati, previa attestazione positiva del Presidente del CdL. Per essere ammessi al corso, i laureati debbono conoscere una lingua dell’Unione europea ad un livello pari o superiore a quello corrispondente al B2 del QCER.

Obbligatori
Non obbligatori
Obbligatori
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