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In mostra alla Specola i predatori del microcosmo

Esposti dal vivo piccoli animali strateghi della caccia e della sopravvivenza
Mantidi religiose che riproducono i colori e le forme dei fiori, serpenti simili a foglie, ragni grandi come una mano o raganelle dalle forme spettacolari. Sono loro, piccoli animali che hanno sviluppato tecniche di caccia e sopravvivenza uniche al mondo, i protagonisti della mostra "Predatori del microcosmo", aperta dal 4 marzo al 31 maggio alla Specola, sezione di Zoologia del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze (via Romana, 17).

L'esposizione – giunta alla settima edizione e curata dai naturalisti e fotografi professionisti Emanuele Biggi, (attuale conduttore della trasmissione GEO su Rai Tre) e Francesco Tomasinelli – mette in mostra una selezione di animali vivi molto speciali (rettili, anfibi, insetti, ragni e altri piccoli invertebrati), presentanti all'interno di venti terrari arredati che riproducono l'habitat naturale delle specie esposte, non pericolose.
Una sezione video interattiva, dedicata al comportamento degli animali, e un'esposizione fotografica realizzata dai curatori, forniscono un ampio supporto visivo che consente di apprezzare meglio le caratteristiche degli animali e la loro vita segreta.

"Gli ambienti naturali – spiega Guido Chelazzi, presidente del Museo di Storia Naturale dell'Ateneo – impongono continue sfide agli animali che li abitano: procurarsi il cibo, evitare i predatori, trovare un partner. Pochi animali come quelli esposti hanno sviluppato strategie tanto sorprendenti e inusuali: tra di essi si contano schiere di predatori che devono garantirsi un pasto, catturando con la forza o l'inganno prede che metteranno in campo qualunque difesa per sopravvivere".

Mantide orchidea

Una Mantide orchidea


Data di
pubblicazione
03 Marzo 2016
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