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I primi cento anni di fisica moderna a Firenze

Un convegno celebra l’anniversario della sede storica dell’Istituto ad Arcetri e offre una panoramica sulle ricerche attuali, eredi di una grande tradizione

Da Enrico Fermi alla fisica di oggi. L’Università di Firenze celebra il centenario della sede storica dell’Istituto di Fisica, inaugurata ad Arcetri nel novembre del 1921 nell’ambito del Regio Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento, l’antenato dell’Ateneo fiorentino.

 

Gli studi fisici vennero trasferiti dal centro storico al colle dove già si trovava l’Osservatorio astronomico - non lontano da Villa Il Gioiello, ultima dimora di Galileo – per volontà di Antonio Garbasso, studioso di rilievo e in seguito sindaco di Firenze. L’Istituto potè contare su un gruppo di ricercatori molto brillanti, tra i quali Enrico Fermi, Franco Rasetti, Bruno Rossi, Gilberto Bernardini, Giuseppe Occhialini, Giulio Racah e Daria Bocciarelli che, insieme al gruppo romano di via Panisperna, portarono la fisica italiana a competere a livello internazionale nel campo della fisica nucleare e dei raggi cosmici. Nel 1924, tre anni dopo l’inaugurazione dell’edificio - chiamato ancora oggi Garbasso -, nasceva, in contemporanea con l'istituzione dell'Università di Firenze, il Corso di laurea in Fisica.

 

Per ricordare questa storia illustre e presentare i suoi frutti attuali, venerdì 5 novembre si tiene il convegno “I primi cento anni di Fisica al Garbasso” (ore 9; programma della giornata e diretta streaming su www.ilcolledigalileo.unifi.it/100/ ) con un ricco programma coordinato da Paolo Blasi. Porteranno il loro saluto la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, l’assessora regionale Alessandra Nardini, Luisa Cifarelli, presidente onorario della Società Italiana di Fisica e già presidente del Centro Fermi, e Massimo Inguscio, già presidente del CNR.

 

“L’Istituto (poi Dipartimento) di Fisica è stato trasferito al Polo scientifico e tecnologico di Sesto Fiorentino nel 2001 – spiega il direttore Duccio Fanelli - ma la sede storica di Arcetri è ancora utilizzata: oltre ad alcuni gruppi che svolgono ricerca in ambito astrofisico, ospita il Galileo Galilei Institute for Theoretical Physics - realtà internazionale di studi avanzati in fisica teorica, realizzata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con l’Ateneo fiorentino - e il QSTAR, un centro dedicato alle tecnologie quantistiche”.

 

Gli eredi della scuola fiorentina hanno contribuito ad aprire nuove linee di ricerca, anche parallelamente allo svilupparsi presso il Garbasso delle attività della sezione INFN.

Ne danno conto nell’incontro Roberto Casalbuoni (La fisica fiorentina dall’arrivo di Garbasso agli anni ’60), Duccio Fanelli (Le attività di ricerca correnti e future al Polo di Sesto Fiorentino), Pier Andrea Mandò e Mariaelena Fedi (Il LABEC – Laboratorio di tecniche nucleari per i beni culturali), Vincenzo Schettino e Elisabetta Cerbai (Il LENS – Laboratorio Europeo per la Spettroscopia Non lineare), Stefania De Curtis (Il GGI – Galileo Galilei Institute), Marco Romoli e Stefania Salvadori (Le attività di astrofisica al Garbasso).

 

In occasione del convegno verrà presentato il libro “Lo spirito di Arcetri. A cento anni dalla nascita dell’Istituto di Fisica dell’Università di Firenze” (Firenze University Press) dove gli autori Roberto Casalbuoni, Daniele Dominici e Massimo Mazzoni ripercorrono alcuni dei numerosi e rilevanti contributi dei fisici fiorentini del passato.

Data di
pubblicazione
02 Novembre 2021
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