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Studiare e laurearsi in carcere

Rinnovato l’accordo per il Polo universitario penitenziario della Toscana

È stato rinnovato l’accordo di collaborazione tra la Regione Toscana, l’Università di Firenze, le Università di Pisa e di Siena, l’Università per stranieri di Siena e il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per la Toscana e l’Umbria, per la realizzazione delle attività del Polo universitario penitenziario (Pup).

 

Il patto, che avrà durata triennale, consolida l’esperienza avviata dall’Università di Firenze nel 2000, poi estesa nel 2003 alla partecipazione degli atenei di Pisa e Siena. Nell’ambito del Pup, i detenuti e i soggetti in esecuzione penale esterna presenti sul territorio regionale, che siano in possesso dei requisiti previsti, possono seguire i corsi universitari organizzati dagli atenei aderenti, grazie all’impegno del personale docente e amministrativo dei singoli atenei.

 

Tra le novità dell’attuale accordo, l’impegno a promuovere la creazione di sale studio e luoghi funzionali ai colloqui con gli studenti negli istituti e a sviluppare un polo bibliotecario universitario che, avvalendosi anche della rete delle biblioteche, promuova la lettura in carcere e valorizzi le competenze di ricerca informativa.

 

A firmare l’accordo, oggi, sono stati il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, la rettrice Alessandra Petrucci, i rettori dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, e dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, il delegato del rettore dell’Università di Siena, Gianluca Navone, e il provveditore Pierpaolo D'Andria, in rappresentanza del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria per la Toscana e l'Umbria. Presente alla firma anche il Garante dei Diritti dei detenuti della Toscana Giuseppe Fanfani.

 

“Oltre 20 anni fa l’Università di Firenze ha creato il Polo universitario penitenziario, con la consapevolezza che il diritto allo studio, come richiede la nostra Costituzione, debba essere garantito anche alle persone sottoposte alla limitazione della libertà per consentire loro un percorso di crescita e di un positivo reinserimento nella società - spiega la rettrice Alessandra Petrucci -. Da allora, l’Ateneo ha iscritto più di 270 studenti detenuti creando spazi di confronto tra costoro e i colleghi docenti; supportando le loro ore di studio attraverso dei tutor; procurando i libri di testo e tutto quanto è necessario per raggiungere l’obiettivo finale: la laurea”.

 

Complessivamente, riferendosi solo all’ultimo triennio, gli immatricolati del Pup della Toscana sono stati oltre 400, con un record di 151 nell’anno accademico 2020-2021. L’area degli studi di scienze politiche e quella di studi umanistici e della formazione è la più richiesta dagli studenti che negli ultimi anni hanno incrementato la loro presenza anche nelle discipline economiche e nelle scienze naturali, fisiche e matematiche. Nel triennio gli studenti hanno sostenuto quasi 850 esami (con un picco di 259 nel 2021) mentre 15 sono stati i laureati, 6 a Firenze e Siena e 3 a Pisa.

 
Data di
pubblicazione
15 Novembre 2022
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