_SKIPNAVIGATION
_MENU_OPEN
 
  unifi comunicaNewsArchitettura e inclusione

News

Architettura e inclusione

Un progetto coordinato dal Dida al primo Open Day nazionale su “carcere e città”

Riflettere sul ruolo della città del futuro nella reintegrazione delle persone detenute, pensare all’inserimento delle case circondariali nella progettazione urbanistica secondo una logica di inclusione. Sono alcuni dei temi al centro del progetto “I CARE” Inclusione, Carcere, Architettura, Rigenerazione, Ecologia), coordinato dall’Ateneo, che verrà presentato sabato 1 aprile nell’Open Day nazionale “I care: carcere e città” in programma domani presso la Casa Circondariale di Sollicciano.

 

L’incontro - a cui parteciperanno la delegata Unifi all’inclusione e alla diversità Maria Paola Monaco e Camilla Perrone, docente del Laboratorio di Critical Planning and Design del Dipartimento di Architettura e responsabile scientifica del progetto - sarà aperto dai saluti, fra gli altri, della direttrice della Casa Circondariale di Sollicciano Antonella Tuoni,  del direttore Casa Circondariale Gozzini Vincenzo Tedeschi e del provveditore interdistrettuale dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana-Umbria Pierpaolo D'Andria. Introdurrà i lavori il sindaco di Firenze Dario Nardella.

 

I CARE si avvale del finanziamento e del partenariato di Regione Toscana, Comune di Firenze (e Quartiere 4), Comune di Scandicci, Fondazione Giovanni Michelucci, Case Circondariali di Sollicciano e Gozzini, Garante dei detenuti del Comune di Firenze e Ordine degli Architetti di Firenze. 

 

“Nella giornata – spiega Camilla Perrone – si parlerà di un nuovo vivere urbano all’insegna dell’inclusione sociale, della giustizia spaziale e del benessere territoriale, quali elementi ordinatori di un progetto di rigenerazione delle periferie estreme”.

 

Maggiori info sul sito del Comune

 

Data di
pubblicazione
31 Marzo 2023
social share Facebook logo Twitter logo
social share Facebook logo Twitter logo