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Expo Osaka, l’Ateneo al Padiglione Italia

Nell’ambito del progetto MICA sulla cultura italiana a cui ha collaborato il Dida

L’Ateneo fiorentino partecipa insieme ad altri quattro atenei italiani all’Esposizione universale (Expo 2025) che si sta svolgendo ad Osaka, in Giappone, con un progetto dedicato alla valorizzazione della cultura italiana. 

Dal 6 al 10 maggio presso la Sala Multimediale Conferenze del Padiglione Italia si svolgerà  “Make Italian Culture Alive” (MICA), progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con il coordinamento dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. All’iniziativa, pensata per esplorare e presentare il patrimonio artistico e culturale italiano attraverso approcci innovativi e interattivi, aderiscono, ciascuna con un proprio contributo, anche l’Università di Napoli L’Orientale, la Statale di Milano e La Sapienza di Roma, con la partecipazione della Fondazione CHANGES. 

Il contributo di Unifi al progetto MICA è assicurato dal Dipartimento di Architettura (Dida), al quale la delegata ai rapporti internazionali e agli accordi multilaterali Giorgia Giovannetti ha affidato il compito di rappresentare l’Ateneo a Expo 2025: il progetto “Let's play Renaissance together” sarà presentato dalla responsabile scientifica Susanna Caccia Gherardini, direttrice del Dida, presente ad Osaka dall’8 al 10 maggio alla guida di una delegazione di docenti, ricercatrici e ricercatori.

Il progetto si propone di promuovere la conoscenza delle tematiche connesse alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale attraverso installazioni video e attività laboratoriali/workshop, favorendo una più ampia interazione e un dialogo attivo con i visitatori dello spazio espositivo. Un’attenzione particolare dell’iniziativa, che coinvolge l’Opera di Santa Maria del Fiore e il Museo Leonardiano di Vinci, è dedicata alla tradizione del restauro fiorentino. “Let's play Renaissance together” è il frutto del contributo dei docenti Giorgio Verdiani, Andrea Innocenzo Volpe e Leonardo Zaffi, dei tecnici di laboratorio Luciana Bizzini e Francesco Pisani, e del dottorando Pierpaolo Lagani.

Attraverso l’esempio del complesso monumentale della Cattedrale – oggetto, nel corso dei secoli, di numerosi interventi conservativi – il progetto intende restituire i processi che stanno alla base della cura e della tutela del patrimonio monumentale storico, offrendo al contempo una riflessione sulla continuità culturale e tecnica dell’attività di restauro nel contesto fiorentino e italiano. A partire da esperienze video interattive e immersive, fino ad attività pratiche laboratoriali mediante cartamodelli della cupola del Duomo – realizzate con il coinvolgimento dei laboratori del sistema DIDALabs del Dipartimento di Architettura (Laboratorio Architettura Restauro e Conservazione - LARC, Laboratorio Architettura e Autocostruzione - LAA, Laboratorio eXtended Reality - LXR e Laboratorio Video di Architettura - LViDA) – il progetto mira a rendere accessibili e comprensibili le complesse dinamiche e le letture multidisciplinari connesse alla conservazione del patrimonio culturale.

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