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La Comunità AlumnUnifi taglia il traguardo del primo anno

Al Teatro Goldoni le storie e i ricordi di chi ha studiato in Ateneo

Grande successo al Teatro Goldoni per l’iniziativa “Generazioni Unifi”, evento annuale della Comunità AlumnUnifi dedicato alle storie di chi ha studiato all’Università di Firenze.

Nata nel 2024 nell’ambito delle iniziative del Centenario, AlumnUnifi è una comunità che riunisce in un’unica rete coloro che, pur seguendo percorsi formativi e mete professionali diverse, hanno condiviso gli anni della formazione e della crescita intellettuale nelle aule dell’Ateneo fiorentino.

Durante la serata, aperta dai saluti della rettrice Alessandra Petrucci e condotta dal cantautore Lorenzo Baglioni, hanno portato le loro testimonianze Benedetta Bitozzi (Associate director communication, advocacy & policy Eli Lilly Italia e direttore delle relazioni esterne di Fondazione Lilly), padre Bernardo Gianni (Abate di San Miniato al Monte), Alice Innocenti (Ingegnere di F1), Gaia Nanni (attrice e autrice teatrale), Anna Meli (presidente Cospe) e Matteo Restivo (nuotatore olimpico, chirurgo estetico e ideatore del Podcast SportivaMente). I loro ricordi sono stati accompagnati dai disegni dal vivo di Alessandra Marianelli, in arte Luchadora.

A chiudere la serata, l’omaggio alle laureate e ai laureati del 1975 che hanno festeggiato i 50 anni dal conseguimento del titolo accademico. Tra loro Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, che ha dialogato con la rettrice per raccontare la sua storia di studente dell’Università di Firenze.

La Comunità AlumnUnifi è composta da tutti i laureati e le laureate dell’Ateneo fiorentino che nutrono il desiderio di mantenere vivo il legame con la propria Università partecipando a iniziative riservate e incontri con gli altri membri della comunità in ottica di crescita e nuove opportunità. 

La comunità nasce dunque con il triplice obiettivo di aggregare ex-studenti in ottica di networking, di fare orientamento per le future matricole e gli studenti già iscritti e infine, nel lungo periodo, di creare nuove sinergie con cui restituire alla città, al territorio, il valore della loro formazione.

 

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