attività
(relazioni, test intermedi, approfondimenti scritti di un caso) che concorreranno alla valutazione finale. Ai fini
dell’esame per gli studenti frequentanti e non-frequentanti, si indica il seguente testo:
R. Botta, Manuale di diritto ecclesiastico. Valori religiosi e rivendicazioni identitarie nell’autunno del diritto,
Torino, Giappichelli, 2008.
Obiettivi Formativi
Conoscenze incentrate sul principio di laicità in relazione ai rapporti stato-chiese. Garanzie costituzionali dell’esperienza
religiosa, legislazione unilaterale e principio di bilateralità. Conoscenze in tema di condizione giuridica delle
minoranze religiose, disciplina degli enti ecclesiastici, della scuola, del matrimonio, delle ONLUS, delle organizzazioni
di volontariato, e delle tematiche di regolazione a livello europeo.Capacità di approccio con le peculiari fonti del diritto dello stato che prendono in considerazione il fenomeno
religioso e i rapporti con le chiese. Capacità di analisi della rilevanza giuridica degli strumenti di relazione con la
Chiesa e le altre confessioni religiose (concordati, intese etc...).Capacità di approfondimento della disciplina degli
enti ecclesiastici, della scuola, del matrimonio, delle ONLUS e delle tematiche di regolazione a livello europeo.
Competenze
Sensibilità agli approcci multiculturali al diritto, alla visione interconfessionale, al valore del pluralismo religioso e
alle sue ricadute giuridiche sia a livello interno che nella prospettiva dell’unificazione europea.
Prerequisiti
Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato
Altre Informazioni
Lezioni di didattica fontale: totale ore 40
Modalità di verifica apprendimento
Esame di profitto orale
Programma del corso
Il corso si articolerà intorno al principio di laicità ed avrà ad oggetto l’atteggiamento dello Stato verso i fenomeni religiosi. Saranno trattati i seguenti argomenti: a) garanzie costituzionali dell’esperienza religiosa: profili individuali e collettivi del diritto di libertà religiosa; b) nessi tra laicità dello stato, pluralismo religioso e multiculturalismo;
c) legislazione unilaterale e principio di bilateralità; d) particolari esigenze religiose e scelte dello Stato in tema di finanziamenti pubblici, edilizia di culto, istruzione, simboli religiosi; e) cenni al problema religioso nell’Unione Europea.
Il corso di diritto ecclesiastico continuerà, come per il passato, a riservare in qualunque momento ampio spazio all’attualità - sia legislativa che giurisprudenziale - ed agli interventi di colleghi di altre Università e di esperti di varie confessioni religiose, nonché a sollecitare gli interessi e raccogliere le provocazioni degli studenti stessi.