Il corso mira a sviluppare le capacità di apprendimento, l'autonomia di giudizio e le abilità comunicative degli studenti, che acquisiranno buone conoscenze e competenze interpretative relativamente ai principali temi e problemi della critica d'arte dal Medioevo al XVIII secolo.
Istituzioni di Storia della critica d'arte: dal Medioevo al Neoclassicismo
Prerequisiti
Una buona conoscenza della storia dell'arte medioevale e moderna.
Per gli studenti Erasmus: un livello C1 di italiano è essenziale per questo esame.
Metodi Didattici
Lezioni frontali teoriche; lettura, analisi e commento critico delle fonti testuali.
Modalità di verifica apprendimento
Gli studenti saranno valutati mediante una prova scritta volta ad accertare il livello di conoscenza del programma e le competenze critico-interpretative acquisite. Saranno posti quesiti sui temi trattati durante il corso, sulle fonti documentarie e sulla bibliografia obbligatoria (punto 3 del programma). I materiali caricati sulla piattaforma Moodle costituiscono parte integrante del programma d'esame. La durata della prova è di circa due ore. Tipologia dei quesiti: quesiti a risposta aperta, a risposta chiusa e a risposta multipla. Nella valutazione finale, oltre al livello di conoscenza e alle capacità di comprensione, si terrà conto dell'autonomia di giudizio e delle abilità comunicative dei candidati.
Programma del corso
Il corso intende fornire un'introduzione alla teoria e storiografia artistica dal Medioevo al Neoclassicismo. Si alterneranno lezioni frontali, volte a ricostruire la storia del pensiero critico sull'arte, a momenti di lettura e interpretazione delle fonti.
Libri di testo consigliati
PROGRAMMA
Istituzioni di Storia della critica d'arte: dal Medioevo al XVIII secolo.
NB: si ricorda che la frequenza è obbligatoria. Per poter frequentare il corso è assolutamente necessario possedere l'antologia di testi critici di cui al punto 2. I testi verranno letti, analizzati e commentati nel corso delle lezioni.
1) Appunti delle lezioni;
2) Dalla Storia documentaria dell'arte di Elizabeth G. Holt, Milano 1977 (NB: il volume della Holt è da tempo fuori commercio; rivolgersi al docente per il reperimento delle fonti) i seguenti brani: Teofilo, Saggio su diverse arti (pp. 3-8); S. Bernardo di Chiaravalle, Apologia a Guglielmo, abate di St.Thierry (pp. 15-18); L'abate Sigeri, Il libro di Sigeri, abate di St.-Denis (pp. 18-23); Villard de Honnecourt, Album (pp. 66-68 e figg. 4-10); Guglielmo Durand, Razionale dei divini uffizi (pp. 89-95); Cennino Cennini, Il libro dell'arte (pp. 100-109); Lorenzo Ghiberti, Commentari (pp. 113-121); Antonio Manetti, Vita di Filippo di Ser Brunellesco (pp. 124-133); Bartolomeo Fazio, Uomini illustri (146-150); Leon Battista Alberti, Della pittura (pp. 150-159); Antonio Averlino, detto il Filarete, Il trattato d'architettura (pp. 179-187); Piero della Francesca, Sulla prospettiva della pittura, Libro I (pp. 187-190); Leonardo da Vinci, Lettera a Ludovico il Moro e passi dal Trattato della pittura (pp. 199-212); Albrecht Dürer, passi da I quattro libri sulla proporzione umana e lettere a Willibald Pirkheimer e Jacob Heller (pp. 223-224 e 232-244); Michelangelo Buonarroti, Lettera a Benedetto Varchi e Rime (pp. 263-264, 272, 275-276); Giorgio Vasari, Vite..., Proemio alla III parte e lettera ad Alessandro de' Medici (pp. 278-284); Benvenuto Cellini, Lettera a Benedetto Varchi (pp. 284-286); Paolo Veronese, Processo di fronte al Sacro Tribunale (pp. 305-308); Annibale Carracci, Lettera a Lodovico Carracci (pp. 308-310); Agostino Carracci, Sonetto in lode di Nicolò Bolognese (p. 310); Giovanni Paolo Lomazzo, da Idea del tempio della Pittura (pp. 311 e 316-317); Federico Zuccari, da Idea dei scultori, pittori e architetti (pp. 319-320); Giovanni Pietro Bellori, da Le vite de' pittori scultori e architetti moderni (pp. 325-332); Nicolas Poussin, Lettere a Paul Fréart de Chantelou (pp. 358 e 367-369); Charles Le Brun, Sull'espressione generale e particolare (pp. 371-373); Roger de Piles, dal Corso di pittura per principi (pp. 383-386 e 388-391); William Hogarth, da L'analisi della bellezza (pp. 445-446 e 453-454); Sir Joshua Reynolds, dai Discorsi (pp. 454-455 e 458-466); Denis Diderot, Salon del 1765 (pp. 482 e 485-489); Il conte di Caylus, Discorso sui disegni (pp. 489-494); Johann J. Winckelmann, da Pensieri sull'imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura (pp. 499-511); Gotthold Ephraim Lessing, dal Laocoonte (pp. 511-517).
3) Barbara Agosti, Giorgio Vasari. Luoghi e tempi delle Vite, Milano 2013 (in particolare pp. 38-119).
Testi consigliati per ulteriori approfondimenti:
Julius Schlosser Magnino, La letteratura artistica. Manuale delle fonti della storia dell'arte moderna (1924), Firenze 2000;
Anthony Blunt, Le teorie artistiche in Italia. Dal Rinascimento al Manierismo (1959), Torino 1966;
Michael Baxandall, Giotto e gli umanisti (1971), Milano 1994;
Paola Barocchi, Storiografia e collezionismo dal Vasari al Lanzi, in Storia dell'arte italiana, parte prima, vol. II, L'artista e il pubblico, Torino 1979, pp. 5-81 e illustrazioni nn. 1-65;
Franco Bernabei, Percorsi della critica d'arte, Padova 1995;
Anthony Grafton, Leon Battista Alberti. Un genio universale, Roma-Bari 2003;
Donata Levi, Il discorso sull'arte. Dalla tarda antichità a Ghiberti, Milano 2010;
Tomaso Montanari, L'età barocca. Le fonti per la storia dell'arte (1600-1750), Roma 2013;
Orietta Rossi Pinelli (a cura di), La storia delle storie dell'arte, Torino, Einaudi, 2014.