Il corso ha ad oggetto lo studio e l'approfondimento dei principi e delle norme europee che impattano sul diritto tributario domestico e internazionale.
Studenti frequentanti:
Materiale didattico fornito dal docente e caricato sulla piattaforma Moodle.
Studenti non frequentanti:
O'Shea T., Understanding EU Tax Law, Avoir Fiscal Publications, 2020.
Obiettivi Formativi
Acquisire la consapevolezza degli gli scopi e delle funzioni del quadro giuridico che regola il diritto tributario a livello nazionale, comunitario e internazionale.
Prerequisiti
Eccellente conoscenza lingua inglese.
Metodi Didattici
Lezione di didattica frontale.
Altre Informazioni
Modalità di verifica apprendimento
L'esame finale sarà in forma orale.
La prova orale consisterà in una serie di domande sugli argomenti e sui casi pratici trattati a lezione.
I parametri di valutazione saranno i seguenti:
correttezza delle risposte;
capacità di esposizione;
capacità di ragionamento critico; e
competenza nell'impiego del lessico specialistico.
Inoltre, sarà positivamente valutata anche la partecipazione attiva in classe.
Programma del corso
Nella prima parte di questo corso, introdurremo i concetti di "competenza" e "conformità" all'interno del quadro giuridico dell'UE.
Come esempio del modo in cui l'UE ha esercitato la competenza che il Trattato ha attribuito alle istituzioni europee nell'ambito delle imposte dirette, ci riferiremo alla direttiva sulle società madri e figlie (Direttiva madre-figlia), alla direttiva sulle fusioni (Direttiva fusioni), alla direttiva sugli interessi e sui canoni (Direttiva interessi e royalty), alla direttiva sui redditi da risparmio e alle direttive sulla mutua assistenza tra Stati membri.
Esamineremo quindi il concetto di “compliance” che è definito dalla Corte come segue:
"Sebbene, allo stato attuale del diritto comunitario, l'imposizione diretta non rientri di per sé nella sfera di competenza della Comunità, i poteri mantenuti dagli Stati membri devono tuttavia essere esercitati in modo coerente con il diritto comunitario" (Schumacker, C-279/93, § 21).
Inoltre, vedremo come il diritto comunitario comprende, ovviamente, le libertà (lavoratori, capitali, circolazione, servizi, stabilimento) e l'integrazione negativa che consiste nell’eliminare le norme nazionali che costituiscono una restrizione al godimento di tali libertà.
Analizzeremo quindi il concetto di “restrizioni” e come queste possono assumere o meno la forma di una "discriminazione sulla base della nazionalità" e, in particolare, il modo in cui la Corte verifica il rispetto delle libertà da due punti di vista diversi, ovvero:
- Il punto di vista dello "Stato ospitante";
- il punto di vista dello "Stato d'origine".
Nella seconda parte del corso, esamineremo il tema delle "giustificazioni" le cui origini nel diritto dell'UE sono radicate nei Trattati europei (CEE, CE e TFUE) e nelle sentenze Dassonville e Cassis de Dijon della Corte.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'obiettivo n. 16 - Pace, giustizia e istituzioni forti.