Lo Specialista in Geriatria deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali: della cura del paziente
anziano in tutti i suoi aspetti; dei processi di invecchiamento normale e patologico e della condizione di fragilità e
disabilità dell'anziano; di demografia ed epidemiologia dell'invecchiamento; della fisiopatologia, della clinica e del trattamento
delle malattie acute e croniche dell'anziano e delle grandi sindromi geriatriche; della medicina preventiva, della
riabilitazione e delle cure palliative per il paziente anziano; delle metodiche di valutazione e di intervento multidimensionale
nell'anziano in tutti i nodi della rete dei servizi, acquisendo anche la capacità di coordinare l'intervento interdisciplinare
nell'ambito dell'unità valutativa geriatrica.
Obiettivi formativi integrati (ovvero tronco comune): lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza
teorica e competenza professionale nella diagnosi clinica e strumentale e nel trattamento, anche in condizioni di
emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie internistiche. Lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali
di fisiopatologia dei diversi organi ed apparati, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento
delle malattie che riguardano i diversi sistemi dell'organismo, le conoscenze teoriche e pratiche dei principali settori di
diagnostica strumentale e di laboratorio relative alle suddette malattie, l'acquisizione della capacità di valutazione delle
connessioni ed influenze internistiche e specialistiche. Deve pertanto saper riconoscere i sintomi e i segni clinicofunzionali
con cui si manifestano le malattie di vari organi ed apparati, avendo acquisito le conoscenze fondamentali
diagnostiche, terapeutiche, psicologiche ed etiche necessarie per una visione globale del paziente. A tal fine deve maturare
la capacità di inquadrare clinicamente il paziente sulla base dell'anamnesi e dell'esame obiettivo; sviluppare capacità
diagnostiche critiche ed analitiche; acquisire familiarità con le principali procedure diagnostiche ed indagini laboratoristico-strumentali;
riconoscere ed essere in grado di affrontare le principali emergenze mediche; familiarizzarsi con le
risorse terapeutiche per programmarne l'uso ottimale e riconoscerne le indicazioni e controindicazioni, così come gli effetti di interazione e i possibili incidenti iatrogeni; acquisire le nozioni fondamentali relative alle metodologie di ricerca
clinica ed alle sperimentazioni farmacologiche; conoscere le problematiche fondamentali relative a prevenzione, sanità
pubblica e medicina sociale. Lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza
professionale nel riconoscimento e nel trattamento, in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie. Infine
lo specializzando deve anche conoscere, sotto l'aspetto clinico e terapeutico, le più comuni patologie di competenza
delle altre tipologie della classe.
Per la tipologia GERIATRIA (articolata in quattro anni di corso) gli obiettivi formativi sono i seguenti:
obiettivi formativi di base: conoscenza delle basi biologiche e della fisiologia dell'invecchiamento; nozioni di demografia
ed epidemiologia dell'invecchiamento; nozioni di statistica necessarie ad interpretare i dati epidemiologici e la letteratura scientifica in ambito clinico e sperimentale; conoscenza delle metodiche di valutazione di qualità della vita;
obiettivi della formazione generale: conoscenze di informatica adeguate alla creazione ed analisi di database, con la
finalità particolare dell'informatizzazione della cartella geriatrica per la valutazione della qualità dell'assistenza: e per la
valutazione multidimensionale del paziente;
obiettivi formativi della tipologia della Scuola: conoscenze approfondite dei rapporti tra invecchiamento, fragilità e
malattie geriatriche, della fisiologia dell'invecchiamento e dei suoi effetti sulla funzione di organi e apparati, sull'omeostasi
dell'organismo e sullo stato funzionale globale;
- conoscenza delle modificazioni della farmacocinetica e della farmacodinamica nel soggetto anziano e del problema
della polifarmacoterapia; conoscenza delle metodiche di prevenzione e terapia non farmacologica delle principali malattie
e sindromi dell'anziano: nutrizione clinica, esercizio fisico, abitudini di vita, tecniche comportamentali;
- acquisizione di competenze integrate per la sviluppare capacità di approccio clinico al paziente geriatrico;
- conoscenza delle peculiari modalità di presentazione delle malattie nell'età avanzata;
- conoscenza delle grandi sindromi geriatriche: decadimento cognitivo, incontinenza, cadute, malnutrizione, sindrome
da immobilizzazione, piaghe da decubito;
- padronanza delle tecniche di valutazione multidimensionale: clinica, funzionale, cognitiva, psico-affettiva, socioeconomica
(inclusa la capacità di rilevare eventuali abusi sull'anziano), ambientale;
- capacità di coordinare l'intervento interdisciplinare ed il piano di trattamento integrato del paziente geriatrico;
- conoscenze dei principi di cura dell'anziano nelle diverse situazioni assistenziali;
- gestione dell'anziano con patologia acuta: obiettivi e rischi dell'ospedalizzazione; metodologie di cura dell'anziano
ospedalizzato; dimissioni programmate;
- conoscenza della rete territoriale dei servizi, delle metodologie di cura per evitare il ricovero ospedaliero ripetuto, e
delle modalità di funzionamento ed obiettivi dei principali servizi per l'anziano: Ospedale per acuti; Residenza Sanitaria
Assistenziale; Centro Diurno; Assistenza Domiciliare Integrata;
- capacità di coordinamento dell'Unità Valutativa Geriatrica con l'obiettivo della cura globale del paziente anziano;
- conoscenza di criteri di selezione, obiettivi, principi e metodiche di riabilitazione nell'anziano, con particolare riferimento
ai settori ortopedico, cardiologico, neurologico e cognitivo;
- conoscenza di obiettivi, principi e metodiche delle cure palliative dell'anziano, delle basi metodologiche della ricerca
sull'anziano, della pianificazione di ricerche controllate e della realizzazione, anche per il paziente geriatrico, della
"evidence based medicine".
Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia:
- aver redatto e firmato 100 cartelle cliniche di pazienti ricoverati o ambulatoriali;
- aver eseguito personalmente i seguenti atti medici: 20 esplorazioni rettali; posizionamento di 20 linee venose periferiche,
10 sondini naso-gastrici e 10 cateteri vescicali; 20 manovre invasive (esecuzione di 10 toracentesi e 10 paracentesi);
- aver eseguito detersione e medicazione di almeno 40 piaghe da decubito, ulcere trofiche, lesioni in "piede diabetico";
- aver eseguito il bilancio idro-elettrolitico e nutrizionale di almeno 20 pazienti;
- aver acquisito esperienza nella valutazione clinica, strumentale e laboratoristica della malnutrizione calorico-proteica e
degli interventi di nutrizione clinica
- saper utilizzare strumenti diagnostici pratici quali l'elettrocardiografo, il pulsossimetro, il reflettometro, il dinamometro;
- aver eseguito e controfirmato almeno 50 esami elettrocardiografici e 30 esami emogasanalitici arteriosi;
- aver acquisito competenza sulle tecniche di base ed avanzate di rianimazione cardiopolmonare (BLS e ACLS) ed aver
partecipato od eseguito almeno 10 manovre di rianimazione su paziente o manichino; - aver discusso con un esperto
almeno 20 esami ecocardiografici e 10 esami angiografici;
- aver discusso con un esperto almeno 20 TC o RMN encefalo;
- aver discusso con un esperto almeno 50 Rx torace e 50 tra Rx rachide, Tc torace e addome;
- aver partecipato ad almeno 50 procedure di valutazione multidimensionale in diversi nodi della rete dei servizi (Distretto,
RSA, Centro Diurno), imparando a gestire la continuità dell'assistenza al paziente geriatrico;
- aver eseguito almeno 20 consulenze geriatriche presso altri Reparti;
- aver discusso almeno 20 spirometrie
- aver partecipato alla conduzione di almeno 2 sperimentazioni cliniche controllate;
- aver acquisito esperienza nella utilizzazione di programmi didattici riferibili alla telemedicina;
- aver prestato servizio per almeno 2 settimane presso ciascuno dei seguenti ambulatori/servizi; demenza; Parkinson/disturbi del movimento; diabetologia; urodinamica; riabilitazione funzionale, con particolare riferimento ai disturbi dell'equilibrio e alle prevenzione delle cadute; osteoporosi; ecografia vascolare ed internistica; fisiopatologia respiratoria; terapia del dolore e terapia palliativa.
Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti.
Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola
al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia
l'assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi
e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere
utili alla sua formazione.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Alla Scuola di Specializzazione di cui al presente regolamento si accede mediante concorso per titoli ed esami bandito annualmente con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in applicazione del Regolamento emanato dal medesimo Ministero ai sensi dell'articolo 36, comma 1, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive modificazioni, per il numero di posti determinati ai sensi dell'articolo 35, comma 2, del medesimo decreto. Al concorso possono partecipare i laureati in medicina e chirurgia in data anteriore al termine di scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso fissato dal bando, con obbligo, a pena di esclusione, di superare l'esame di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo entro il termine fissato per l'inizio delle attività didattiche delle scuole.
L'Ateneo può attivare, ai sensi della vigente normativa, in aggiunta ai contratti di formazione specialistica finanziati con risorse statali, ulteriori contratti di pari importo e durata con risorse derivanti da donazioni o finanziamenti di enti pubblici o privati, nel rispetto del numero complessivo di posti per i quali la Scuola è accreditata e del fabbisogno di specialisti a livello nazionale. I contratti sono attivati purché i finanziamenti siano comunicati al Ministero prima della pubblicazione del bando per il relativo anno accademico. I contratti sono comunque assegnati sulla base della graduatoria pubblicata in esito al concorso.
Gli iscritti alle Scuole di Specializzazione sono tenuti al pagamento di tasse e contributi per ciascun anno di corso secondo gli importi e le modalità previsti annualmente dagli Organi di Governo dell'Ateneo.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Non previsto.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1. Le attività formative si suddividono in attività didattiche (AD) e attività professionalizzanti (AP).
2. Le attività formative ed i relativi CFU sono ripartite in applicazione dell'Ordinamento della Scuola in
a) attività di base;
b) attività caratterizzanti;
c) attività affini, integrative e interdisciplinari
d) attività finalizzate alla prova finale;
e) altre attività.
3. Almeno il 70% del complesso delle attività formative di cui al comma 2 è riservato allo svolgimento di attività formative professionalizzanti (pratiche e di tirocinio). I CFU professionalizzanti hanno un peso in ore lavoro dello specializzando pari ad almeno 30 ore per CFU tali da equiparare l'impegno orario dello specializzando a quello previsto dal Servizio sanitario nazionale (pari a 38 ore).
4. Le attività caratterizzanti di cui al comma 2 b) sono articolate
a) in un ambito denominato tronco comune identificato dai settori scientifico-disciplinari utili all'apprendimento di saperi comuni, ai sensi dell'art. 2 comma 7 del DM 68/2015. I CFU del tronco comune devono essere dedicati ad attività professionalizzanti cliniche interne alla rispettiva classe
b) in un ambito denominato discipline specifiche della tipologia identificato da uno o più Settori scientifico-disciplinari specifici della figura professionale propria del corso di specializzazione.
5. Le attività finalizzate alla prova finale di cui al comma 2 d) comprendono crediti destinati alla preparazione della tesi per il conseguimento del Diploma di specializzazione. Tali CFU sono anche utili alla preparazione scientifica dello specializzando che dovrà essere considerata una parte integrante del percorso formativo professionalizzante.
6. Le altre attività di cui al comma 2 e) comprendono crediti finalizzati all'acquisizione di abilità linguistiche, informatiche e relazionali. Tali CFU sono anche utili alla ulteriore preparazione scientifica dello specializzando che dovrà essere considerata una parte integrante del percorso formativo professionalizzante.
7. Nel rispetto delle disposizioni di cui all'art. 38, comma 3, del d.lgs. n. 368/1999, lo specializzando inserito nella rete formativa assume progressiva responsabilità durante il percorso formativo, con particolare riguardo all'ultimo anno del Corso. Tale responsabilità deriva dalle competenze acquisite, e certificate dal tutor nel libretto-diario di cui all'art. 23 del Regolamento delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria dell'Università degli Studi di Firenze. Resta fermo che il medico in formazione specialistica non può essere impiegato in totale autonomia nella assunzione di competenze di natura specialistica né la sua attività può essere sostitutiva del personale di ruolo.
8. Le modalita' di svolgimento delle attivita' teoriche e pratiche dei medici in formazione, ivi compresa la rotazione tra le strutture inserite nella rete formativa, nonche' il numero minimo e la tipologia degli interventi pratici che essi devono aver personalmente eseguito per essere ammessi a sostenere la prova finale annuale, sono preventivamente determinati dal consiglio della scuola in applicazione della normativa vigente (Dlgs 368/99 art. 38.
9. Ogni attività formativa, professionalizzante o frontale, si svolge sotto la guida di tutor, designati annualmente dal Consiglio della Scuola. I tutor sono definiti e nominati in applicazione dell'art. 33 del Regolamento delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria dell'Università degli Studi di Firenze.
10. I livelli di autonomia del medico in formazione specialistica sono definiti in applicazione dell'art. 32 del Regolamento delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria dell'Università degli Studi di Firenze.
11. Le modalità di svolgimento dell'esame finale annuale sono disciplinate dall'art. 27 del Regolamento delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria dell'Università degli Studi di Firenze.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Le altre attività di cui al comma 2 e) del precedente articolo comprendono crediti finalizzati all'acquisizione di abilità linguistiche, con particolare riferimento all'apprendimento della lingua inglese a livello sufficiente per la comprensione di testi e la partecipazione a conferenze di ambito scientifico e clinico in quanto condizione indispensabile per l'aggiornamento e l'educazione medica continua.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
In applicazione della normativa nazionale, come riportato all'art. 33 comma 1 lettera b) del Regolamento Scuole D.R. 160895 (1092), la certificazione delle competenze acquisite – relativamente alle attività professionalizzanti – compete al docente tutore.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Ai sensi della normativa vigente, e come dettagliato all'art. 25 del Regolamento Scuole, durante il percorso formativo lo specializzando potrà svolgere attività presso istituzioni estere per una durata massima di 18 mesi.
L'attività svolta presso istituzioni estere rientra nel piano formativo del medico in formazione specialistica che, a fine periodo, dovrà presentare idonea certificazione attestante l'attività formativa svolta, il grado di autonomia raggiunto e il giudizio complessivo ottenuto. Di tale valutazione si terrà conto in sede di esame di profitto annuale.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
L'iscrizione alla Scuola di Specializzazione richiede un impegno a tempo pieno. L'impegno orario richiesto per gli specializzandi medici è pari a quello previsto per il personale medico strutturato del SSN a tempo pieno, attualmente pari a trentotto ore settimanali.
Le modalità di rilevazione delle presenze sono disciplinate dall'art. 34 del Regolamento Scuole.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Per le Scuole di Specializzazione non è prevista l'iscrizione come "studente part time".
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Il Piano di Studio è unico è definito dal successivo art. 19; non è pertanto prevista la presentazione, da parte dello specializzando, di un piano di studio individuale.
Relativamente alle attività professionalizzanti, il programma di formazione individuale di ogni medico in formazione specialistica iscritto alla Scuola è definito annualmente dal Consiglio, in applicazione della normativa nazionale e come indicato all'art. 22 del Regolamento Scuole.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
La prova finale consiste nella discussione della tesi di specializzazione e la valutazione finale deve tenere conto dei risultati delle valutazioni periodiche derivanti dagli esami di profitto annuale e dalle eventuali differenti prove in itinere, nonché dei giudizi dei docenti e dei tutor.
Lo specializzando propone l'argomento della tesi in uno dei settori scientifico disciplinari tra quelli previsti dal Regolamento Didattico della Scuola di Specializzazione, in coerenza con gli obiettivi formativi della stessa Scuola e sotto la guida di un relatore.
La tesi può essere redatta anche in lingua inglese o in altra lingua straniera, previa autorizzazione del Consiglio della Scuola di Specializzazione.
Per quanto qui non indicato, si rinvia all'art. 28 del Regolamento Scuole.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Ai sensi della normativa nazionale e come definito dagli articoli 17 e 18 del Regolamento Scuole, possono essere previsti trasferimenti in entrata ed in uscita secondo scadenze definite annualmente. Di norma, non è previsto il trasferimento in corso d'anno.
Al medico in formazione specialistica che si trasferisce da altro Ateneo è riconosciuto il percorso fino a quale momento svolto e certificato dall'Ateneo di provenienza nell'ambito della carriera relativa alla Scuola di Specializzazione.
Non sono previsti riconoscimenti di crediti formativi acquisiti in altri contesti formativi e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post- secondario.
Servizi di tutorato
Ai sensi della normativa vigente e dell'art. 33 del Regolamento Scuole, cui si rinvia, sono individuati nella Scuola, sono individuate tre figure che svolgono funzioni tutoriali:
a) Tutor (o tutor di percorso/supervisore);
b) Docente con funzioni tutoriali;
c) Tutor di attività.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Gli atti normativi, le informazioni, gli avvisi utili agli Studenti ed al Personale docente saranno pubblicate sulle pagine web istituzionali previste dalla Scuola di Scienze della Salute Umana.
Valutazione della qualita'
In conformità e nei termini stabiliti dall'Art. 1 dell'Allegato 3 al DECRETO 13 giugno 2017 relativo agli Standard, requisiti e indicatori di attività formativa e assistenziale delle Scuole di specializzazione di area sanitaria, la Scuola si dota di adeguati sistemi per il controllo di qualità della formazione erogata.
Altro
Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si fa riferimento alla normativa nazionale in materia.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Per la tipologia GERIATRIA (articolata in quattro anni di corso) gli obiettivi formativi sono i seguenti:
obiettivi formativi di base: conoscenza delle basi biologiche e della fisiologia dell'invecchiamento; nozioni di demografia
ed epidemiologia dell'invecchiamento; nozioni di statistica necessarie ad interpretare i dati epidemiologici e la letteratura scientifica in ambito clinico e sperimentale; conoscenza delle metodiche di valutazione di qualità della vita;
obiettivi della formazione generale: conoscenze di informatica adeguate alla creazione ed analisi di database, con la
finalità particolare dell'informatizzazione della cartella geriatrica per la valutazione della qualità dell'assistenza: e per la
valutazione multidimensionale del paziente;
obiettivi formativi della tipologia della Scuola: conoscenze approfondite dei rapporti tra invecchiamento, fragilità e
malattie geriatriche, della fisiologia dell'invecchiamento e dei suoi effetti sulla funzione di organi e apparati, sull'omeostasi
dell'organismo e sullo stato funzionale globale;
- conoscenza delle modificazioni della farmacocinetica e della farmacodinamica nel soggetto anziano e del problema
della polifarmacoterapia; conoscenza delle metodiche di prevenzione e terapia non farmacologica delle principali malattie
e sindromi dell'anziano: nutrizione clinica, esercizio fisico, abitudini di vita, tecniche comportamentali;
- acquisizione di competenze integrate per la sviluppare capacità di approccio clinico al paziente geriatrico;
- conoscenza delle peculiari modalità di presentazione delle malattie nell'età avanzata;
- conoscenza delle grandi sindromi geriatriche: decadimento cognitivo, incontinenza, cadute, malnutrizione, sindrome
da immobilizzazione, piaghe da decubito;
- padronanza delle tecniche di valutazione multidimensionale: clinica, funzionale, cognitiva, psico-affettiva, socioeconomica
(inclusa la capacità di rilevare eventuali abusi sull'anziano), ambientale;
- capacità di coordinare l'intervento interdisciplinare ed il piano di trattamento integrato del paziente geriatrico;
- conoscenze dei principi di cura dell'anziano nelle diverse situazioni assistenziali;
- gestione dell'anziano con patologia acuta: obiettivi e rischi dell'ospedalizzazione; metodologie di cura dell'anziano
ospedalizzato; dimissioni programmate;
- conoscenza della rete territoriale dei servizi, delle metodologie di cura per evitare il ricovero ospedaliero ripetuto, e
delle modalità di funzionamento ed obiettivi dei principali servizi per l'anziano: Ospedale per acuti; Residenza Sanitaria
Assistenziale; Centro Diurno; Assistenza Domiciliare Integrata;
- capacità di coordinamento dell'Unità Valutativa Geriatrica con l'obiettivo della cura globale del paziente anziano;
- conoscenza di criteri di selezione, obiettivi, principi e metodiche di riabilitazione nell'anziano, con particolare riferimento
ai settori ortopedico, cardiologico, neurologico e cognitivo;
- conoscenza di obiettivi, principi e metodiche delle cure palliative dell'anziano, delle basi metodologiche della ricerca
sull'anziano, della pianificazione di ricerche controllate e della realizzazione, anche per il paziente geriatrico, della
"evidence based medicine".
Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia:
- aver redatto e firmato 100 cartelle cliniche di pazienti ricoverati o ambulatoriali;
- aver eseguito personalmente i seguenti atti medici: 20 esplorazioni rettali; posizionamento di 20 linee venose periferiche,
10 sondini naso-gastrici e 10 cateteri vescicali; 20 manovre invasive (esecuzione di 10 toracentesi e 10 paracentesi);
- aver eseguito detersione e medicazione di almeno 40 piaghe da decubito, ulcere trofiche, lesioni in "piede diabetico";
- aver eseguito il bilancio idro-elettrolitico e nutrizionale di almeno 20 pazienti;
- aver acquisito esperienza nella valutazione clinica, strumentale e laboratoristica della malnutrizione calorico-proteica e
degli interventi di nutrizione clinica
- saper utilizzare strumenti diagnostici pratici quali l'elettrocardiografo, il pulsossimetro, il reflettometro, il dinamometro;
- aver eseguito e controfirmato almeno 50 esami elettrocardiografici e 30 esami emogasanalitici arteriosi;
- aver acquisito competenza sulle tecniche di base ed avanzate di rianimazione cardiopolmonare (BLS e ACLS) ed aver
partecipato od eseguito almeno 10 manovre di rianimazione su paziente o manichino; - aver discusso con un esperto
almeno 20 esami ecocardiografici e 10 esami angiografici;
- aver discusso con un esperto almeno 20 TC o RMN encefalo;
- aver discusso con un esperto almeno 50 Rx torace e 50 tra Rx rachide, Tc torace e addome;
- aver partecipato ad almeno 50 procedure di valutazione multidimensionale in diversi nodi della rete dei servizi (Distretto,
RSA, Centro Diurno), imparando a gestire la continuità dell'assistenza al paziente geriatrico;
- aver eseguito almeno 20 consulenze geriatriche presso altri Reparti;
- aver discusso almeno 20 spirometrie
- aver partecipato alla conduzione di almeno 2 sperimentazioni cliniche controllate;
- aver acquisito esperienza nella utilizzazione di programmi didattici riferibili alla telemedicina;
- aver prestato servizio per almeno 2 settimane presso ciascuno dei seguenti ambulatori/servizi; demenza; Parkinson/disturbi del movimento; diabetologia; urodinamica; riabilitazione funzionale, con particolare riferimento ai disturbi dell'equilibrio e alle prevenzione delle cadute; osteoporosi; ecografia vascolare ed internistica; fisiopatologia respiratoria; terapia del dolore e terapia palliativa.
Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti.
Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola
al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia
l'assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi
e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere
utili alla sua formazione.