Il corso intende fornire agli studenti i fondamenti culturali e della tecnici relativi alla descrizione e alla rappresentazione del territorio e del paesaggio in un momento storico in cui il territorio è sottoposto a diverse e contrapposte sollecitazione: da un lato è sempre più oggetto di trasformazioni che tendono a annullarne le qualità e dall’altro proprio le sue peculiarità attraggono risorse e investimenti.
Magnaghi A. (a cura di), Rappresentare i luoghi: metodi e tecniche, Alinea, Firenze 2001.
Poli D. (a cura di), Disegnare la territorializzazione. Il caso dell’Empolese Valdelsa, Alinea, Firenze 2005.
Poli D. (a cura di), Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze, Firenze University Press, Firenze 2013
Poli D. Rappresentare mondi di vita. Radici storiche e prospettive per il progetto di territorio, Mimesis. Milano 2019
Sereni E., Storia del paesaggio agrario italiano, Bari, Laterza, 1961.
Obiettivi Formativi
• costruire un metodo di lettura e di interpretazione critica dei fenomeni territoriali ed insediativi;
• avviare all'uso critico delle fonti, dei dati e delle tecniche di rappresentazione del territorio e degli insediamenti;
• interpretare e rappresentare l'identità morfologica e sociale dei vari tipi di territorio.
Prerequisiti
nessuno
Metodi Didattici
• una formazione culturale di base affidata alle lezioni frontali delle tre discipline e allo studio dei testi previsti;
• un’informazione tecnico-metodologica di base affidata alle lezioni frontali, allo studio delle fonti cartografiche e di quelle bibliografiche;
• una formazione di base di carattere applicativo affidata alle esercitazioni didattiche obbligatorie e all’esercitazione annuale di laboratorio.
Modalità di verifica apprendimento
La valutazione sintetizza la capacità dello studente di seguire e di intervenire in maniera pertinente durante le attività (lezioni, seminari, esercitazioni, viaggi di studio) dell’anno e verte sia sugli elaborati (individuali e di gruppo prodotti durante l’anno) sia sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche riferendosi alle indicazioni bibliografiche del corso. La valutazione è individuale.
Alcuni elaborati prodotti durante le esercitazioni, compresa quella annuale, debbono essere presentati all’esame su supporto cartaceo e tutti quanti consegnati su supporto informatico.
Programma del corso
PROGRAMMA DEL LABORATORIO DI ANALISI URBANA E TERRITORIALE
A.A. 2021-2022
Docenti:
Prof.ssa Daniela Poli - Analisi del territorio e del paesaggio
prof. Iacopo Zetti - Analisi urbana
Gruppo di lavoro:
Dott.ssa Elisa Butelli
Dott. ssa Monica Bolognesi
Dott.ssa Eni Nuriahana
OBIETTIVI DEL LABORATORIO
1. Premessa
La materia risponde alle suggestioni provenienti dalla condizione insediativa contemporanea in cui la questione dell’identità e dei valori patrimoniali del territorio rivestono un ruolo centrale. In molte leggi urbanistiche regionali la fase descrittiva ha acquistato una rilevanza sempre crescente. La legge 65/2014 della Regione toscana “Norme per il governo del territorio” ad esempio inserisce quali elementi fondativi le invarianti strutturali e il patrimonio territoriale. La progettazione in ambito urbanistico è infatti strettamente collegata alla conoscenza dei “fenomeni di sfondo” (ambientali, urbanistici, territoriali, sociali, economici), che definiscono sia i caratteri fondativi del territorio e dei centri urbani sia il quadro di riferimento delle azioni sostenibili e resilienti da intraprendere volte a valorizzare delle risorse locali. Il Laboratorio di analisi urbana territoriale, formato da due moduli tematici integrati (Analisi del territorio e del paesaggio e Analisi urbana), si colloca al secondo semestre del primo anno di studio, costituendo così il primo momento di confronto con le tematiche urbanistiche applicate alla realtà territoriale nel suo complesso. Il corso intende focalizzarsi sulla fase descrittiva, sulla conoscenza profonda e densa di un territorio, per mettere gli studenti negli anni successivi nella condizione di poter operare consapevolmente nella fase progettuale. Il Laboratorio di analisi urbana territoriale è strettamente collegato al Laboratorio di Analisi Ambientale per il territorio del primo semestre, costituendone la prosecuzione didattica nella conoscenza integrata e multidisciplinare di un contesto insediativo. Gli obiettivi formativi sono i seguenti:
• costruire un metodo di lettura e di interpretazione critica dei fenomeni territoriali ed insediativi;
• avviare all'uso critico delle fonti, dei dati e delle tecniche di rappresentazione del territorio e degli insediamenti;
• interpretare e rappresentare l'identità morfologica e sociale dei vari tipi di territorio.
ARGOMENTI TRATTATI
1. Analisi del territorio e del paesaggio – Prof.ssa Daniela Poli
Il corso intende fornire agli studenti i fondamenti culturali e della tecnici relativi alla descrizione e alla rappresentazione del territorio e del paesaggio in un momento storico in cui il territorio è sottoposto a diverse e contrapposte sollecitazione: da un lato è sempre più oggetto di trasformazioni che tendono a annullarne le qualità e dall’altro proprio le sue peculiarità attraggono risorse e investimenti. Il corso propone di entrare nel merito della dinamica costruttiva del territorio nelle fasi storiche e contemporanee, nella costante dialettica che lega elementi strutturali ad elementi percettivi e sensibili, tipici del paesaggio. Il corso propone una lettura che vede il paesaggio nella sua complessità come elemento legato assieme alla dimensione, ecologica, strutturale e percettiva. Le scienze del territorio già dalla fine dell’Ottocento trovano nel concetto di paesaggio un elemento centrale di conoscenza e di trasmissione di informazioni. Molte leggi urbanistiche si occupano di “invarianti territoriali” o di “invarianti paesistiche”, in maniera spesso retorica e poco efficace, perché non utilizzano una modalità di analisi finalizzata al progetto, tralasciando la dimensione estetica, percettiva e culturale legata alla dimensione paesistica. Troppo spesso il paesaggio viene trattato alle stregua dell’ambiente o ancor peggio dello spazio.
Il corso affianca a lezioni frontali esercitazioni in classe con l’obiettivo di sperimentare attraverso tecniche adeguate le conoscenza trasmesse.
Il corso tratterà i seguenti argomenti:
• Formazione del territorio e del paesaggio (dinamiche di strutturazione storica del territorio, le fasi di territorializzazione, la cartografia storica, l’analisi a fonti integrate, la nascita del paesaggio come fenomeno culturale e moderno, tipologie di paesaggio);
• Dimensione strutturale del territorio: l’armatura insediativa (relazione fra insediamento e carattere morfologico-ambientali; i caratteri della strutturali; la struttura resistente del territorio, la maglia agraria; l’invariante strutturale);
• Dimensione percettiva del territorio: il paesaggio (il disegno percettivo; la morfologia percettiva, la texture, lo skyline; elementi caratterizzati il paesaggio);
• Patrimonio territoriale, unità di paesaggio e figure territoriali (la dimensione patrimoniale del territorio; individuazione degli elementi patrimoniali del territorio; suddivisione del territorio in unità di paesaggio; descrizione di un’unità di paesaggio; descrizione di una figura territoriale e degli iconemi).
Bibliografia
Magnaghi A. (a cura di), Rappresentare i luoghi: metodi e tecniche, Alinea, Firenze 2001.
Poli D. (a cura di), Disegnare la territorializzazione. Il caso dell’Empolese Valdelsa, Alinea, Firenze 2005.
Poli D. (a cura di), Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze, Firenze University Press, Firenze 2013
Poli D. Rappresentare mondi di vita. Radici storiche e prospettive per il progetto di territorio, Mimesis. Milano 2019
Sereni E., Storia del paesaggio agrario italiano, Bari, Laterza, 1961.
2. Analisi urbana – Prof. Iacopo Zetti
La materia si propone di fornire le basi per passare da un'analisi di scala territoriale allo studio e descrizione dell'articolazione morfologica, tipologica e organizzativa (strutturale) dell'ambiente costruito. Il punto di partenza sarà comunque costituito dalle analisi ambientali e storiche sviluppate per le fasi precedenti del laboratorio, passando però in questa terza fase allo studio delle relazioni fra la struttura ambientale dei luoghi in cui l'insediamento si è storicamente sviluppato, la sua collocazione e la sua organizzazione formale e funzionale. Le relazioni fra sistemi ambientali e ambiente costruito sono infatti uno degli snodi principali da cogliere per comprendere la natura degli insediamenti, la loro logica consolidata nel corso della storia e gli equilibri che legano una società insediata al suo ambiente di vita e che garantiscono durabilità e sostenibilità degli insediamenti. La natura stessa dello spazio urbano è caratterizzata a partire da tali relazioni, per poi essere quotidianamente re-interpretata dalla società contemporanea. Le dinamiche sociali e cultuali che determinano continui processi di trasformazione dello spazio pubblico sono un ulteriore elementi su cui rifletteremo nel corso delle lezioni, mentre nella pratica delle esercitazioni apprenderemo a leggere trame, forme e struttura dell'urbano come passaggio preliminare indispensabile per ogni forma di pianificazione e di progettualità applicata alla città ed al territorio.
Come per gli altri moduli del laboratorio articoleremo la didattica in comunicazioni frontali e lavoro collettivo sui temi qui accennati, con fasi di lavoro pratico e di discussione condivisa su procedure e risultati.
I principali argomenti che verranno trattati possono essere sintetizzati in:
• Relazioni fra il sistema ambientale di riferimento di un complesso urbano-territoriale e l'insediamento storico (e metodi e tecniche per la sua lettura);
• Come storicamente si è evoluta la valutazione dei servizi ecosistemici rispetto agli usi antropici.
• Le morfologie urbane e le tipologie urbano-edilizie;
• La struttura insediativa della città e la struttura portante dello spazio pubblico e dei luoghi collettivi;
• Strumenti, metodi e tecniche per la lettura delle trasformazioni e del significato degli spazi urbani.
Bibliografia
Cullen G., Il paesaggio urbano: morfologia e progettazione, Calderini, Bologna, 1976.
Lynch K., L' immagine della città, Marsilio, Milano, 2006 (prima edizione italiana 1964).
Paba G., Luoghi comuni, Angeli, Milano, 1998.
MODALITÀ DELLA DIDATTICA
L’organizzazione didattica del Laboratorio intende coinvolgere lo studente in un processo che prevede sia la formazione teorica e metodologica sia la sperimentazione e l’elaborazione dei materiali necessari a sostenere l’esame di fine corso.
Attraverso le modalità della didattica il laboratorio intende fornire agli studenti:
• una formazione culturale di base affidata alle lezioni frontali delle tre discipline e allo studio dei testi previsti;
• un’informazione tecnico-metodologica di base affidata alle lezioni frontali, allo studio delle fonti cartografiche e di quelle bibliografiche;
• una formazione di base di carattere applicativo affidata alle esercitazioni didattiche obbligatorie e all’esercitazione annuale di laboratorio.
Il corso è pertanto articolato in cicli di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, revisioni collettive e discussioni:
• le lezioni teoriche sono finalizzate a formare gli studenti sulle problematiche e sui contenuti dell’analisi urbana territoriale e ambientale e a fornire gli strumenti tecnici, concettuali e metodologici necessari per le applicazioni di laboratorio;
• le esercitazioni sono finalizzate ad applicare operativamente, attraverso strumenti disciplinari specifici, le tematiche illustrate nelle lezioni frontali. In particolare esse consistono in: esercitazioni individuali e di gruppo ex tempore in orario di lezione fatte su ambiti-campione e/o sul territorio oggetto di analisi; esercitazione annuale di laboratorio, consistente in un’esperienza di analisi da applicarsi in aree oggetto di studio.
Le esercitazioni costituiranno materiale di valutazione per l’esame di fine corso;
• le discussioni strutturate, i seminari tematici, i viaggi di studio e le revisioni collettive hanno lo scopo di approfondire i contenuti del corso e delle esercitazioni e forniranno indicazioni per la valutazione dello studente.
ELABORATI DA PRODURRE
a) Sketchbook personale dove verranno inseriti di volta in volta i lavori di esercitazione fatti a mano: disegni, lucidi, schizzi di approccio al territorio ecc.
b) Tavole del studio, elaborate in formato A0, di cui alcune stampate in formato A1 da concordare con i docenti. Il cartiglio sarà elaborato in formato A4 e stampato, ridotto, in formato A5.
c) Relazione in formato A4 illustrativa delle tavole prodotte, inserite nel testo in forma ridotta, organizzata in: a) metodologia di redazione delle carta, b) contenuto della carta.
MODALITA’ DELLE PROVE DI VERIFICA INTERMEDIE E FINALI
1. Modalità d'esame
La valutazione sintetizza la capacità dello studente di seguire e di intervenire in maniera pertinente durante le attività (lezioni, seminari, esercitazioni, viaggi di studio) dell’anno e verte sia sugli elaborati (individuali e di gruppo prodotti durante l’anno) sia sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche riferendosi alle indicazioni bibliografiche del corso. La valutazione è individuale.
Alcuni elaborati prodotti durante le esercitazioni, compresa quella annuale, debbono essere presentati all’esame su supporto cartaceo e tutti quanti consegnati su supporto informatico.
Per sostenere l'esame finale occorre:
a) presentarsi al pre-esame di ammissione*;
b) aver elaborato le esercitazioni ex-tempore (individuali e di gruppo) e l’esercitazione annuale;
c) aver elaborato lo sketchbook personale;
d) rispettare le “consegne intermedie” degli elaborati la cui valutazione da parte dei docenti farà media per la valutazione finale:
e) aver elaborato una relazione finale in cui viene illustrata la metodologia e il contenuto di ogni singola tavola;
f) presentare le tavole stampate concordate con i docenti;
g) organizzare le tavole in un power point;
h) consegnare tutto il lavoro (tavole, relazione, power point) in formato file registrato in CD o DVD.
*al pre-esame portare, la relazione, lo sketchbook, gli elaborati grafici completi in ogni loro parte, le tavole selezionate stampate;
2. Frequenza
La frequenza al laboratorio è obbligatoria. La frequenza è documentata durante le lezioni. L’obbligo di frequenza è ottemperato quando le assenze non superano il 25% delle lezioni stesse. Assenze superiori al 25% comportano l’esclusione dall’esame finale.