Sulla base del DM 270/2004 il corso persegue i seguenti obiettivi formativi generali:
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono possedere:
- capacità di interpretare tendenze ed esiti delle trasformazioni della città e del territorio, anche in relazione alle dinamiche ed alle morfologie socioeconomiche;
- conoscenze e strumenti per l'interpretazione storica dei processi di stratificazione urbana territoriale;
- capacità di applicare teorie, metodi e tecniche agli atti di pianificazione e progettazione;
- specifiche conoscenze dei metodi e delle tecniche di costruzione di piani e progetti per la città, il territorio, il paesaggio e l'ambiente;
- capacità di definire strategie per amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, alla valorizzazione e alla trasformazione della città, del territorio, del paesaggio dell'ambiente.
Inoltre, i laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno l'inglese o un'altra lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari nazionali ed internazionali.
Il corso di laurea magistrale persegue i seguenti obiettivi formativi specifici:
- viene posta una particolare attenzione formativa ai metodi e alle tecniche della descrizione, interpretazione e rappresentazione del patrimonio territoriale. Il patrimonio territoriale è inteso come elemento fondativo per la costruzione di scenari strategici di sviluppo sostenibile, basati sulla valorizzazione delle risorse peculiari dei diversi ambienti insediativi.
- Viene attribuito un ruolo fondamentale ai processi partecipativi e comunicativi della pianificazione, sia a scala urbana che territoriale. Particolare attenzione nel processo formativo viene attribuita alla conoscenza dei metodi e delle tecniche per la strutturazione del processo interattivo, come processo determinante nella formazione degli obiettivi di trasformazione del territorio e della città.
- Il corso intende superare la dicotomia nella pianificazione del territorio fra spazi costruiti e spazi aperti, costruendo una integrazione teorica, metodologica e operativa fra dominio dell'urbanistica e dominio della pianificazione degli spazi rurali. Questa integrazione consente di affrontare le tematiche ambientali in modo integrato, riferendole alle modalità e alle tecniche di produzione degli spazi aperti. La collaborazione fra le facoltà di Architettura e di Agraria garantisce il perseguimento concreto di questo obiettivo formativo indirizzato alla creazione di un laureato specialistico multidisciplinare che potrà operare sia nell'ambito dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (sezione A, settore Pianificazione territoriale), sia nell'Ordine degli Agronomi.
La laurea magistrale fornisce le conoscenze necessarie per accedere al mercato del lavoro, sia pubblico che privato, nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale. La laurea magistrale consente l'iscrizione sia all'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (nella sezione A, settore Pianificazione territoriale), sia all'Ordine degli Agronomi. Il pianificatore è in grado di coordinare gruppi di lavoro integrati, di coordinare l'elaborazione di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale a tutte le scale (progettazione urbanistica e disegno urbano, pianificazione comunale, piani strutturali e regolamenti urbanistici, piani strategici, piani complessi, piani di coordinamento territoriale a livello provinciale e di area vasta, piani regionali, piani territoriali di settore, piani relativi all'organizzazione dell'ambiente e del paesaggio. La laurea magistrale consente l'esercizio della libera professione nei campi indicati, di dirigere strutture progettuali nel settore pubblico, di esercitare ruoli di coordinamento progettuale nei grandi studi privati e nei centri di ricerca, di svolgere attività e di proseguire la formazione nel campo universitario e nella ricerca pubblica e privata.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Gli studenti sono ammessi all'iscrizione alla laurea magistrale secondo le condizioni di seguito riportate:
a. Gli studenti in possesso di una laurea triennale nella classe delle Scienze della pianificazione
territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale L-21 (ex classe 7) sono iscritti alla laurea magistrale senza debiti formativi.
b. Gli studenti in possesso di una laurea triennale nelle classi di Ingegneria civile e ambientale L-07 (ex classe 8), Scienze dell'architettura L-17 (ex classe 4), Scienze geologiche L-34 (ex classe 16), Geografia L-6 (ex classe 30), Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura L-32 (ex classe 27); Scienze e tecnologie agrarie e forestali L-25 (ex classe 20) sono ammessi all'iscrizione alla laurea magistrale senza debiti formativi a condizione che in base al piano di studio delle lauree triennali conseguite abbiano maturato i crediti indicati nelle seguenti aree disciplinari: 5 crediti nei settori disciplinari ICAR/20 e/o ICAR/21; 5 crediti nel settore disciplinare ICAR/18; 5 crediti nel settore disciplinare ICAR/06 e/o ICAR/17; 5 crediti nei settori disciplinari AGR/01 e/o AGR/05 e/o GEO/04 e/o GEO/05 o in altri insegnamenti delle discipline agrarie o geologiche giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti. I crediti sopra indicati devono essere conseguiti prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale.
c. Gli studenti in possesso di una laurea triennale non compresa tra quelle indicate nei punti precedenti e gli studenti in possesso di una laurea specialistica o magistrale, possono iscriversi al CdL magistrale a condizione che, in base al piano di studio delle lauree triennali conseguite, abbiano maturato i crediti indicati nelle seguenti aree disciplinari: 5 CFU nei SSD ICAR/20 e/o ICAR/21; 5 CFU nel SSD ICAR/18 o in altri insegnamenti dell'area storica giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti; 5 CFU nel SSD. ICAR/06 e/o ICAR/17 o in altri insegnamenti dell'area del disegno e della rappresentazione giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti; 5 CFU nei SSD AGR/01 o AGR/05 o GEO/04 o GEO/05 o in altri insegnamenti delle discipline agrarie o geologiche giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti. I CFU sopra indicati devono essere conseguiti prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale. Gli studenti in possesso delle lauree sopra indicate dovranno inoltre sostenere un colloquio per la verifica della preparazione individuale presso una commissione nominata dal comitato per la didattica. In questo colloquio verrà valutato il curriculum dello studente e i CFU maturati nella Laurea conseguita. Gli eventuali ulteriori debiti formativi individuati dalla commissione dovranno essere conseguiti prima dell'iscrizione al Corso di laurea magistrale.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il Corso di Laurea Magistrale prevede un unico curriculum.
Il corso ha la durata normale di due anni. L'attività normale dello studente corrisponde mediamente al conseguimento di 60 crediti l'anno. Lo studente che abbia comunque conseguito 120 CFU adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica può conseguire il titolo anche prima della scadenza biennale.
Il quadro formativo è organizzato sulla base di una distinzione tra due forme di offerta didattica: i corsi monodisciplinari o integrati e la didattica di laboratorio. I laboratori didattici sono una forma di didattica interattiva, da svolgersi in aule attrezzate, plurisdiciplinari. Il profilo formativo prevede un laboratorio didattico per ogni anno di corso. I corsi monodiscplinari o integrati (da 6 a 9 crediti ciascuno) sono indirizzati a fornire un quadro relativamente autonomona della disciplina prescelta.
Le attività formative sono articolate nel modo seguente.
a) Attività caratterizzanti
- Ambito disciplinare: Urbanistica e pianificazione
Settore ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica
- Insegnamenti del settore
Radici, teorie e modelli della pianificazione territoriale 9 CFU
Pianificazione territoriale 6 CFU
Piani e progetti di paesaggio 6 CFU
Analisi integrata dei piani urbanistici e territoriali 6 CFU
Politiche urbane e territoriali 9 CFU
Pianificazione territoriale per la cooperazione allo sviluppo 6 CFU
Settore ICAR/21 Urbanistica
- Insegnamenti del settore
Urbanistica 9 CFU
- Ambito disciplinare: Ingegneria e scienze del territorio
Settore GEO/05 Geologia applicata
-Insegnamenti del settore
Idrogeologia applicata alla pianificazione dei bacini idrografici 6 CFU
- Ambito disciplinare: Economia politica e sociologia
Settore AGR/01 Economia ed estimo rurale
- Insegnamenti del settore
Politiche agricole per la progettazione territoriale 9 CFU
Settore M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
-Insegnamenti del settore
Antropologia storica degli insediamenti umani 6 CF
- Ambito disciplinare: Ambiente
Settore AGR/05 Assestamento forestale e selvicoltura
- Insegnamenti del settore
Pianificazione dei sistemi agroforestali 6 CFU
b) Attività affini o integrative
- Ambito disciplinare:
- Ambito disciplinare: Urbanistica e pianificazione
Settore ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica
- Insegnamenti del settore
Recupero e riqualificazione urbanistica 9 CFU
- Ambito disciplinare: Economia politica e sociologia
Settore SECS-P/02 Politica economica
- Insegnamenti del settore
Sistemi economici locali 6 CFU
Settore AGR/01 Economia ed estimo rurale
- Insegnamenti del settore
Economia e valutazione ambientale strategica 6 CFU
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Il corso di laurea magistrale è articolato in 2 laboratori didattici e in 8 esami o corsi integrati, ai quali vanno aggiunti i crediti liberi scegli dagli studenti.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Per l'iscrizione al corso è necessaria la conoscenza della lingua inglese. Il riconoscimento della conoscenza della lingua inglese viene effettuato sulla base di certificazioni rilasciate da strutture interne all'Ateneo o anche esterne appositamente accreditate mediante convenzione approvata dal Senato Accademico su proposta della struttura didattica, a tale fine sono valide anche le attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Il Corso di laurea magistrale prevede un'attività di tirocinio presso enti pubblici per 150 ore per un totale di 6 CFU. La verifica del tirocinio è effettuata sulla base del regolamento della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il corso di laurea magistrale aderisce ai programmi di mobilità studentesca riconosciuti dalle Università dell'Unione Europea e ad altri programmi, a qualsiasi livello di corso di studio. E' condizione per il riconoscimento del programma di studio effettuato all'estero e dei relativi crediti, che lo stesso sia stato approvato dal consiglio di corso di laurea magistrale.
Sono riconosciute come attività di studio svolte all'estero:
a) il superamento di esami di profitto, eventualmente da completare con prove integrative;
b) le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo usufruendo dell'assistenza di un docente straniero come correlatore
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza è obbligatoria nei laboratori didattici almeno per il 75% delle lezioni.
Il laboratorio didattico del primo anno di corso è propedeutico al laboratorio didattico del secondo anno di corso.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Manifesto degli Studi.
Altresì, gli studenti lavoratori e i lavoratori studenti hanno l'obbligo di frequenza ad almeno il 50% delle lezioni dei laboratori. Per gli studenti che certifichino l'impossibilità parziale alla frequenza di una o più attività, ed in particolare di quelle a frequenza obbligatoria, il corso può individuare forme alternative di attività che consentano di ottenere i crediti corrispondenti.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Per le regole e le modalità di presentazione del piano di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (120 crediti meno quelli previsti per la prova finale). La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di un tema di ricerca originale nel campo della pianificazione e progettazione della città e del territorio concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea magistrale. Alla prova finale, comprensiva della conoscenza della lingua straniera, vengono attribuiti 12 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo. Nella valutazione della prova finale concorrono, oltre alla qualità dell'elaborato finale, i risultati ottenuti negli esami di profitto nonché il rispetto dei tempi previsti nel conseguimento del titolo.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Nei casi di provenienza di studenti da altro corso di studio, i crediti da essi maturati saranno riconosciuti fino ai livelli massimi consentiti dagli ordinamenti, fatto salvo il giudizio di congruità culturale da parte del Corso di studio. Lo stesso criterio verrà adottato per il riconoscimento di crediti in attività svolte nel precedente ordinamento (lauree quadriennali). In ogni caso il riconoscimento dei crediti non può superare il numero di crediti che rimangono dopo aver sottratto dal totale dei crediti
richiesti per il conseguimento della laurea magistrale (120) quelli attribuiti alla prova finale, che deve essere comunque sostenuta.
Attività formative con esame possono essere svolte in Università estere, in sostituzione di attività in sede, previa verifica da parte del Corso della congruità delle attività stesse con gli obiettivi formativi del corso stesso.
Tabella di conversione per i passaggi degli studenti dal corso di laurea specialistica in Pianificazione e progettazione della città e del territorio ex DM 509 e il nuovo corso di laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio ex DM 270
Insegnamenti da regolamenti corsi ex DM 509/99 SSD CFU Corrispondenza con insegnamenti nei
regolamenti corsi ex DM. 270/04 SSD CFU
Attività caratterizzanti
1) Caso riconoscimento totale
Cartografia digitale e geostatistica ING-INF/05 CFU 6 Geostatistica e metodi quantitativi per la pianificazione del territorio geoforestale AGR/01 CFU 6
Antropologia storica degli insediamenti umani M-GGR/01 CFU 6 Antropologia storica degli insediamenti umani M-DEA/01 CFU 6
Corso integrato in Diritto Urbanistico e dell'Ambiente e in Programmi complessi e politiche territoriali
IUS/10 - ICAR/20 CFU 6 Politiche urbane e territoriali ICAR/20 CFU 6
Selvicoltura e gestione del verde urbano AGR/05 CFU 3 Progettazione degli spazi agricoli periurbani ICAR/20 CFU 3
Ecologia territoriale BIO/07 CFU 6 Ecologia territoriale (opzionale) BIO/07 CFU 6
Storia contemporanea M-STO/04 CFU 3 Storia contemporanea M-STO/04 CFU 3
Teorie e metodi della pianificazione territoriale e Teorie e storia dell'urbanistica moderna e
contemporanea ICAR/20-ICAR/18 CFU 6 +CFU3 Radici, teorie e modelli della pianificazione territoriale ICAR/20 CFU 9
Corso integrato di pianificazione ambientale e progettazione del paesaggio ICAR/20 - ICAR/15 CFU 4 + CFU 4 Piani e progetti di paesaggio ICAR/20 CFU 6
Idrogeologia applicata alla pianificazione dei bacini idrografici GEO/05 CFU 6 Idrogeologia applicata alla pianificazione dei bacini idrografici GEO/05 CFU 6
2) Caso riconoscimento parziale
Laboratorio di progettazione della città ICAR/21 CFU15 Laboratorio di progettazione urbanistica ICAR/21 - ICAR/20 CFU 18 (i 3 crediti possono essere coperti dal corso di Selvicoltura e verde urbano AGR/05)
Laboratorio di progettazione del territorio ICAR/20 - ICAR/21 CFU15 Laboratorio di progettazione del territorio ICAR/20 CFU18
Attività affini e integrative
Le attività affini e integrative sono costituite da alcuni moduli dei laboratori didattici. Il riconoscimento di questi modelli è regolato dalla tabella delle attività caratterizzanti nella corrispondenza stabilita per i
laboratori didattici.
Altre attività formative
- A scelta dello studente
Pianificazione territoriale per la cooperazione allo sviluppo ICAR/20 CFU 6 Pianificazione territoriale per la cooperazione allo sviluppo ICAR/20 CFU 6
Prova finale e lingua straniera CFU 6+CFU 3 CFU 9+CFU 3
Ulteriori attività formative
Attività di tirocinio in enti convenzionati CFU 8 Attività di tirocinio in enti convenzionati CFU 6
Per il trasferimento dall'ordinamento ex DM 270/04 agli ordinamenti successivi sono convalidate le
discipline che hanno la stessa denominazione, lo stesso Settore Scientifico Disciplinare e lo stesso numero di crediti. Casi particolari o soggetti ad interpretazione saranno esaminati dal Comitato per la didattica.
Servizi di tutorato
Il corso prevede la presenza dei seguenti tutor nominati dal presidente:
- un tutor per le attività di tirocinio
- un tutor per l'accessibilità degli studenti diversamente abili.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Il corso di laurea magistrale pubblicizza i propri procedimenti e decisioni tramite pubblicazione dei verbali dei consigli su Web.
Valutazione della qualita'
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio attiva al suo interno un sistema di valutazione delle qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici.
Ambiti Occupazionali
La laurea fornisce le basi scientifiche e operative necessarie per la creazione di una figura ad alta qualificazione in grado di operare nel mercato del lavoro in diversi settori di attività pubblica e privata (amministrazioni pubbliche, agenzie pubbliche e private, imprese e studi professionali, organismi nazionali e internazionali, ecc.) e nella ricerca scientifica (università e enti di ricerca).
La figura professionale cui si fa riferimento sulla base della classificazione ISTAT è la seguente: "2.2.2.0.2 - Urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio: Le professioni comprese in questa Unità Professionale conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di pianificazione, conservazione, restauro e recupero urbanistico e territoriale. Sovrintendono e dirigono tali attività."
In particolare i laureati della laurea magistrale saranno in grado di coordinare processi complessi di pianificazione e progettazione urbana, territoriale e paesaggistica, di coordinare gruppi professionali di carattere multidisciplinare, di valutare i processi e le politiche di pianificazione urbanistica e territoriale, di coordinare processi interattivi nella costruzione delle politiche urbane e territoriali.
Tale figura professionale ha il suo riferimento giuridico nell'Ordine professionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori come da DPR 328/2001.
In particolare i laureati potranno accedere, tramite esame di stato alla sezione A dell'Ordine professionale degli architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti nel settore della pianificazione.
Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A - settore "pianificazione territoriale":
a) la pianificazione del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della città;
b) lo svolgimento e il coordinamento di analisi complesse e specialistiche delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche e ambientali, il coordinamento e la gestione di attività di
valutazione ambientale e di fattibilità dei piani e dei progetti urbani e territoriali;
c) strategie, politiche e progetti di trasformazione urbana e territoriale.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di comunicare e capacità di continuare a studiare in modo autonomo. Il corso di laurea magistrale è visto come un itinerario formativo indirizzato alla creazione di una figura professionale attrezzata ad affrontare la molteplicità di compiti richiesti dal mercato del lavoro nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale.
In particolare la struttura didattica, unita al tirocinio, è stata disegnata in modo tale da fornire agli studenti la capacità di gestire autonomamente il funzionamento di gruppi integrati di tecnici, professionisti e amministratori. Il carattere interattivo del lavoro del planner richiede quindi anche lo sviluppo di una capacità di argomentazione delle idee e dei progetti verso una pluralità di destinatari dei piani e delle politiche urbane e territoriali (amministratori, committenti pubblici e privati, tecnici e professionisti, associazioni e organizzazioni della società civile, singoli cittadini). Il corso assicura il raggiungimento di questa capacità, in particolare attraverso il raffinamento progressivo delle competenze di comunicazione grafica e visiva (cartografia digitale, skills multimediali, elaborazione di scenari, visioning, capace di ‘vestizione' degli elaborati grafici, e così via).
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità. I problemi di progettazione affrontati nella didattica di laboratorio sono per loro natura problemi complessi, la cui risoluzione richiede un approccio integrato e multidisciplinare. La conoscenza necessaria all'elaborazione del progetto è intesa come conoscenza interattiva, esplorativa. Il pianificatore si muove strutturalmente in un mondo incerto, e possiede quindi di necessità informazioni incomplete e parzialmente affidabili. Nel corso di laurea questa caratteristica del lavoro del planner costisuice il centro dell'offerta formativa. Qui di seguito viene riportata una sintesi dei programmi dei due laboratori di progettazione nei quali risulta evidente l'impostazione sopra delineata.
Laboratorio di progettazione urbanistica (primo anno).
Il laboratorio si propone di introdurre gli studenti al tema della progettazione della città attraverso una sperimentazione operativa. L'obiettivo è di fornire e approfondire dei primi lineamenti teorici e metodologici di un percorso che può valere anche come verifica di progetti realizzati o da realizzare. Il laboratorio è impostato come un processo di apprendimento attivo in cui le prime idee pongono delle domande che chiedono approfondimenti di natura teorica ed analitica, cui seguono delle risposte che possono portare a un ripensamento delle idee iniziali o a un loro sviluppo.
Aspetto innovativo rispetto ai corsi tradizionali di progettazione urbanistica è il riconoscimento che le dimensioni dell'abitare e del produrre, ai nostri giorni, non sono più contenute nei limiti tradizionali dei singoli centri abitati, ma abbracciano uno spazio multiscalare e reticolare. La città tradizionale è dunque inserita in sistemi insediativi complessi (a volte chiamati "città diffusa" o "diramata") che corrispondono a una società più mobile e articolata. Tutto ciò pone interrogativi sul significato di alcuni caratteri sostanziali della città storica, come "centralità", "limite" e, soprattutto sulla qualità e natura dello "spazio pubblico", la struttura comunitaria che più di ogni altro ha caratterizzato l'abitare tradizionale.
Laboratorio di progettazione del territorio (secondo anno).
Il laboratorio, conclusivo dell'iter didattico del biennio, propone agli studenti un percorso progettuale di sintesi a carattere multidisciplinare che metta a frutto le esperienze di progettazione in campo territoriale, ambientale e paesistico, maturate nei corsi e laboratori precedenti. La progettazione del territorio riguarda temi di area vasta: sistemi territoriali locali, regioni urbane policentriche, reti di città, bacini idrografici, ambiti paesistici, sistemi ambientali e agro-forestali, sistemi economici locali, reti ecologiche, parchi fluviali, parchi agricoli, sistemi energetici locali, e cosi via.
La progettazione del territorio è dunque una materia complessa e ancora poco dotata di statuto scientifico: troppo spesso il progetto di territorio tende ad essere il risultato implicito della sommatoria, il più delle volte contraddittoria e conflittuale, "regolata" a posteriori dai piani, di progetti settoriali: piani aziendali agroforestali, piani di settore, localizzazioni industriali, operazioni immobiliari, progetti della grande distribuzione, delle grandi infrastrutture e cosi via; senza che le azioni settoriali facciano riferimento ad uno statuto del territorio e alle sue invarianti strutturali e identitarie e senza un disegno unitario di trasformazione territoriale che tenga conto di questi statuti e sia in grado di guidare sinergicamente le azioni di settore verso un fine condiviso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Capacità di applicare le conoscenze e capacità di risolvere problemi complessi inseriti in contesti multidiciplinari. In alcuni corsi teorico-metodologici hanno come obiettivo la discussione critica dei paradigmi di pianificazione e la costruzione interattiva (anche attraverso il ruolo attivo degli studenti nell'organizzazione didattica) di modelli di soluzione di problemi wicked (problemi maligni di pianificazione, secondo la formulazione di Rittel e Webber). I problemi di pianificazione sono costitutivamente problemi intersettoriali, aperti, multidisciplinari. Il lavoro del planner, modernamente inteso, assume quindi la forma del problem settino piuttosto che del problem solving. Nella didattica interattiva gli studenti vengono quindi coinvolti nella definizione dei contesti e delle cornici problematiche, con una apertura a discipline e contributi di ricerca differenziati.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Capacità di apprendimento che consentano in modo autonomo. Nella didattica degli insegnamenti monodisciplinari o integrati e nei laboratori vengono affrontati problemi originali e innovativi, a forte contenuto di ricerca. Gli studenti sono quindi portati ad indagare autonomamente i diversi aspetti dei problemi affrontati e ad elaborare soluzioni originali. I progetti si svolgono in contesti territoriali sempre nuovi all'interno dei quali non è possibile applicare soluzioni standard, ogni strategia conoscitiva e progettuale dovendo quindi essere ogni volta contestuale e specifica. Il corso dà inoltre un'importanza particolare alla tesi di laurea magistrale (alla quale sono assegnati 9 crediti). Le tesi sono il risultato di una ricercae devono sempre determinare qualche avanzamento delle conoscenze acquisite (sperimentazione sul campo di modelli innovativi, specificità e particolarità delle soluzioni progettuali, innovatività nella sperimentazione di procedure interattive nella costruzione dei progetti).
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Sulla base dei "descrittori di Dublino" il corso di laurea si propone di ottenere i seguenti obiettivi formativi:
Conoscenze e capacità di comprensione che consentano di elaborare idee originali, anche in un contesto di ricerca. Questo obiettivo è perseguito soprattutto tramite i corsi di tipo monodisciplinare orientati a fornire conoscenze e capacità di comprensione nell'ambito delle teorie e dei modelli della pianificazione territoriale, della valutazione integrata dei piani urbanistici territoriali, delle politiche urbane e territoriali, dell'analisi e della progettazione del paesaggio, della geologia applicata alla pianificazione. Tale obiettivo comprende inoltre alcuni temi di avanguardia nella pianificazione del territorio, quali:
- la valutazione integrata come condizione di efficacia della pianificazione;
- il tema della pianificazione di bacino come strumento di progettazione integrata dei sistemi territoriali e ambientali;
- il riconoscimento della necessità di procedure interattive nei processi di pianificazione territoriale.
I corsi hanno contenuti avanzati che si confrontano con le tamatiche di ricerca elaborate nel corso del tempo nella cosiddetta "scuola territorialista di Empoli" (ricerche con le ammnistrazioni locali, valorizzazione e pubblicazione delle tesi di laurea, organizzazione di una collana dedicata all'interno della Firenze University Press.
La sottolineatura della natura interattiva dei processi di pianificazione comporta inoltre la necessità di affrontare problemi progettuali non standardizzati, la cui soluzione necessità una capacità di sperimentazione e di innovazione.
Motivazioni dell'istituzione del corso interclasse
Il precedente corso di laurea....
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
Gli insegnamenti presenti nelle attività caratterizzanti assumono valenza integrativa quando inseriti nei laboratori didattici o in corsi integrati a completamento della materia principale.
I moduli, tutti da 3 cfu, considerati integrativi sono i seguenti:
-ICAR/21 Recupero e riqualificazione urbanistica;
-SECS-P/02 Sistemi economici locali;
-AGR/01 Economia e valutazione ambientale strategica.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)
Il precedente corso di laurea specialistica ha avuto un periodo di sperimentazione di tre anni con risultati positivi, sul piano del numero di studenti iscritti, della provenienza geografica degli studenti, della regolarità ed efficacia di funzionamento, delle prime indicazioni sull'inserimento nel mondo del lavoro.
Il corso si è quindi dimostrato coerente con l'impostazione originaria e con l'approccio culturale che si è consolidato in questi anni nella "scuola territorialista" della sede decentrata di Empoli. Il corso non ha quindi richiesto una profonda revisione della struttura didattica precedente, ma soltanto un adeguamento ai nuovi requisiti indicati dai provvedimenti ministeriali.
I cambiamenti effettuati rispondono ai seguenti criteri:
- riduzione del numero degli esami a 12 (dai 14 esami precedenti), con l'istituzione di un corso integrato e la rimodulazione dei crediti dei singoli insegnamenti (in modo che corrispondano a un minimo di 3 crediti per i moduli di laboratorio e a 6/9 crediti per gli altri insegnamenti);
- ridefinizione dei profili disciplinari di alcuni insegnamenti (con qualche modifica dei titoli e dei programmi) per eliminare alcune residue sovrapposizioni di contenuto tra i corsi;
- potenziamento della didattica di laboratorio, attraverso l'incremento dei crediti (da 15 a 18) e l'aggiunta di un modulo di insegnamento, in modo da accentuare il carattere integrato dell'insegnamento e la funzione di sintesi dei laboratori nell'organizzazione didattica.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
La principale modifica apportata al corso di laurea riguarda la sua trasformazione in corso interfacoltà con agraria. Questo consentirà una maggiore interdisciplinarietà e completerà il percorso interfacoltà già attivo con la triennale in classe L21.
L'adeguamento al DM 17/2010 ha comportato una semplificazione dell'offerta didattica,con l'organizzazione degli insegnamenti con moduli da 6/9 CFU e con lo spostamento di alcune materie da caratterizzanti a integrative, in particolare nei laboratori e in un corso integrativo per consentire una maggiore articolazione multidisciplinare.
In base agli obiettivi generali e specifici sopra indicati il percorso formativo è articolato nel modo seguente:
- l'ossatura dell'offerta formativa è costituita da due laboratori didattici (uno per ogni anno di corso) dedicati rispettivamente alla progettazione della città e alla progettazione del territorio;
- i laboratori didattici, sono articolati in modo da consentire di produrre sia le descrizioni fondative e le carte del patrimonio indicate negli obiettivi specifici, sia le elaborazioni di sintesi e di progetto;
- in tutti e due i laboratori viene perseguito l'obiettivo di una progettazione integrata degli spazi aperti e degli spazi costruiti, a scala urbana per il laboratorio del primo anno, a scala territoriale per il laboratorio del secondo anno;
-le esercitazioni dei corsi monodisciplinari si svolgono in stretto coordinamento con quelle del laboratorio, per consentire allo studente una esperienza progettuale multidisciplinare integrata;
- l'inclusione di alcuni corsi monodisciplinari nell'offerta formativa è stata determinata in base agli obiettivi specifici sopra indicati che sottolineano la caratteristica transazionale e interattiva dei processi di pianificazione (i corsi si occupano di teorie e metodi della pianificazione, partecipazione e programmi complessi, politiche urbane e territoriali).
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 13 dicembre 2011 alle ore 16.00.
Il Preside, delegato dal professor Paba presidente del corso di laurea magistrale, presenta le modifiche apportate all'ordinamento del corso di laurea magistrale che non sono sostanziali, ma si limitano ad aggiustamenti per garantire la sostenibilità del corso di laurea nel lungo periodo nonostante i numerosi pensionamenti.
Il corso di laurea ha poi apporpato modifiche al fine di fornire insegnamenti con un carico di crediti non inferiore a 6.
I membri del comitato di indirizzo esprimono apprezzamento per la partecipazione di due diverse facoltà al corso in quanto questo consente di formare laureati con una forte preparazione interdisciplinare.
Dopo attento esame il comitato approva all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.