Il percorso formativo è caratterizzato da un marcato profilo interdisciplinare. In particolare il corso intende fornire agli studenti gli strumenti adeguati per integrare la dimensione della pianificazione fisica/spaziale e della progettazione integrata del territorio con i processi e gli strumenti dello sviluppo socio economico locale, a partire dalle sfide e dalle criticità poste al governo del territorio dai cambiamenti globali. Il corso tiene conto in particolare dei temi della resilienza territoriale, della sostenibilità, dell'equilibrio e dell'equità nelle forme di sviluppo e di uso delle risorse.
Coerentemente con il profilo interdisciplinare del CdS interdipartimentale già attivo con la triennale in classe L-21 presso l'ateneo fiorentino, le attività formative specifiche perseguite dal corso di laurea magistrale LM-48 sono finalizzate al conseguimento dei seguenti obiettivi:
• Consapevolezza critico/metodologica dell'importanza della lettura delle diverse specificità territoriali (ambientali, culturali, socio-economiche), costituitesi anche nella lunga durata, come fattori chiave di riferimento nella costruzione di strumenti e processi di pianificazione di carattere integrato. A questa consapevolezza si aggiunge la capacità di interpretare i processi di trasformazione territoriale anche nel quadro della interazione fra fattori di contesto locale/regionale e processi e dinamiche globali.
• Capacità di analizzare strutture, componenti e processi territoriali ed urbani in maniera intersettoriale ed integrata, con particolare attenzione ai criteri di tutela ed uso durevole delle risorse territoriali.
• Competenze relative alla capacità di ‘montaggio', definizione strategica, operativa ed implementazione di ‘progetti integrati per la rigenerazione urbana e territoriale';
• Capacità di trattare i vari schemi progettuali secondo la categoria innovativa del ‘progetto di territorio' inteso come strumento integrato adeguato a coordinare ed indirizzare i diversi approcci settoriali alla scala territoriale secondo un quadro di coerenza tecnica, condivisione sociale e convenienza economica;
• Acquisizione di competenze avanzate nell'impiego analitico/interpretativo e valutativo di tecniche GIS con particolare riguardo ai temi e alle materie della ‘resilienza urbana e territoriale' (fonti energetiche rinnovabili, sicurezza idraulica, servizi eco-sistemici, ecc.). In particolare capacità di impiego integrato di tali strumenti anche al fine di supportare processi di valutazione strategica e scelta pubblica.
• Competenze nell'ambito degli strumenti e dei processi per la definizione e l'attuazione delle politiche urbane e territoriali, con particolare riferimento alle tecniche e ai metodi necessari per facilitare la costruzione interattiva e condivisa delle scelte di piano e di progetto attraverso il coinvolgimento degli attori sociali e la collaborazione con le istituzioni.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, in particolare secondo le modalità di seguito specificate.
I requisiti curriculari per il rilascio del nulla osta all'iscrizione sono automaticamente soddisfatti dal possesso di una Laurea nella Classe 7 "Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale" (DM 509/99) o nella Classe L-21 "Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale" (DM 270/04).
Per l'accesso con titoli di studio differenti da quelli sopra citati, i requisiti curriculari sono definiti da 50 CFU complessivi acquisiti in ambiti disciplinari coerenti con il percorso formativo, ovvero relativi alle metodologie e alle tecniche della pianificazione urbana e territoriale, ai metodi e agli strumenti delle politiche urbane e territoriali, ai metodi e agli strumenti di rappresentazione della città e del territorio, alle conoscenze storiche e geografiche del territorio e degli insediamenti, alle scienze agrarie e forestali, nonché alla conoscenza di base delle risorse naturali, ambientali e territoriali.
In particolare i SSD di riferimento prioritario per il riconoscimento dei CFU abilitanti alla iscrizione sono individuati nei seguenti:
- ICAR/20 e/o ICAR/21;
- ICAR/18 o in altri insegnamenti dell'area storica giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- ICAR/06 e/o ICAR/17 o in altri insegnamenti dell'area del disegno e della rappresentazione giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- AGR/01 o AGR/05 o GEO/04 o GEO/05 o in altri insegnamenti delle discipline agrarie o geologiche giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti.
La Commissione per la didattica si riserva di valutare i CFU acquisiti dai candidati anche in altri SSD comunque coerenti con gli ambiti disciplinari indicati nell'ordinamento e con gli obiettivi formativi del CdS. I CFU sopra indicati devono essere conseguiti prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale. A seguito della istanza di nulla osta per l'iscrizione da parte del candidato, la Commissione per la didattica provvederà alla verifica della sussistenza dei requisiti suddetti e indicherà eventualmente i debiti formativi e i relativi crediti formativi da acquisire prima del rilascio del nulla osta attraverso il superamento di specifici esami.
Per gli studenti madrelingua italiana è richiesta la conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea - inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre l'italiano - livello B2 certificato, ciò sulla base di attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o del superamento di specifico test sostenuto presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo o presso istituti accreditati.
Per gli studenti di madrelingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato presso istituti accreditati o superamento dello specifico test presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole definite.
Il possesso dei requisiti linguistici deve sussistere prima del rilascio del nulla osta ed è quindi pre-condizione per l'iscrizione.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
La struttura dell'offerta formativa è costituita da quattro laboratori didattici (due per ogni anno di corso) dedicati rispettivamente a: Progettazione integrata del territorio e Progettazione del Paesaggio Urbano (I Anno); Pianificazione Strategica Locale e Valutazione Ambientale e Territoriale (II Anno).
I laboratori didattici, sono articolati in modo da sviluppare un percorso formativo adeguato ad integrare, in termini interdisciplinari, le diverse scale della analisi e progettazione così come della valutazione e pianificazione urbanistico/territoriale.
I due Laboratori del primo anno sviluppano alla scala urbana e territoriale i temi della analisi e del progetto, nei termini più sostantivi e tecnici che questo implica. Con particolare riferimento alla integrazione degli aspetti agro-ecosistemici con quelli dell'ambiente costruito ed urbano per il perseguimento della qualità paesaggistica e resilienza degli insediamenti. I due laboratori del secondo anno sono finalizzati a consolidare e contestualizzare le competenze acquisite nel primo anno nel quadro degli strumenti e processi istituzionali di valutazione e pianificazione, con particolare attenzione alla dimensione strategica sussistente in tali strumenti.
Le esercitazioni dei corsi monodisciplinari si svolgono in stretto coordinamento con quelle del laboratorio, per consentire allo studente una esperienza progettuale multidisciplinare integrata. L'inclusione di alcuni corsi monodisciplinari nell'offerta formativa è stata determinata in base agli obiettivi specifici sopra indicati che sottolineano la caratteristica transazionale e interattiva dei processi di pianificazione, in particolare attraverso i corsi che si occupano di teorie e metodi della pianificazione, di partecipazione e programmi complessi, di politiche urbane e territoriali e di principi di sviluppo locale endogeno.
In dettaglio il percorso formativo è articolato secondo la seguente scansione:
Primo Anno
Nel primo anno sono sviluppati in particolare gli aspetti relativi alle metodologie e alle tecniche di indagine:
- Analisi e progettazione integrata del territorio, comprensiva della lettura fondativa degli elementi patrimoniali e di lunga durata del territorio, delle componenti agro-ecosistemiche e delle questioni riconducibili alla resilienza insediativa;
- Progettazione alla scala urbana, comprensiva degli aspetti morfologici, funzionali, paesaggistici ed ambientali;
Tali competenze sono integrate con l'inserimento di contributi di tipo socio-economico e culturale adeguati a rafforzare la lettura e rappresentazione degli elementi chiave che possono determinare la genesi dei profili plurali dei diversi contesti urbani e regionali (economia territoriale, contesti del sud del mondo). Ciò anche attraverso l'inquadramento di tali letture nel contesto del patrimonio fondativo delle teorie del planning (teorie e modelli della pianificazione). Gli aspetti operativi e progettuali - con particolare attenzione al progetto degli spazi pubblici e del territorio agro-forestale - sono affrontati in relazione allo studio delle politiche urbanistiche e territoriali e tramite l'esercitazione integrata di carattere progettuale svolta nell'ambito del laboratorio.
Secondo anno
Gli aspetti teorico/metodologici ed operativi riferiti agli aspetti strategici della progettazione integrata, pianificazione e valutazione ambientale costituiscono il nucleo didattico centrale del secondo anno di corso. Questi aspetti vengono declinati attraverso il concorso di discipline ambientali ed economiche al fine della costruzione di scenari strategici territoriali spaziali finalizzati allo sviluppo locale endogeno.
Contribuisce a tale tipo di approccio l'approfondimento di tecniche multicriteria di valutazione Gis supported con particolare riferimento all'analisi dei servizi eco-sistemici e degli aspetti energetici.
La dimensione locale multiscalare e interdisciplinare del piano e della valutazione costituisce il fulcro disciplinare e formativo del primo semestre di corso.
A partire da tale quadro il secondo semestre è finalizzato al pieno sviluppo e sperimentazione, da parte dello studente/ssa, di una attività di lavoro personale autonomo ma assistito, sviluppato tramite i crediti formativi riferiti a attività formative libere, tirocinio e tesi di laurea.
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa consentono infine agli studenti di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
La didattica del CdS si svolge prevalentemente secondo modalità di didattica frontale. Tuttavia il CdS considera fondamentale l'integrazione di tale forma didattica con il ricorso a forme di acquisizione di competenze e conoscenze attraverso attività di tipo sperimentale, operativo e interattivo, sia attraverso visite sul campo che con lo svolgimento di attività progettuali interattive e di gruppo condotte prioritariamente nell'ambito dei laboratori annuali. In relazione a tali caratteristiche per i Laboratori è richiesta la frequenza obbligatoria di cui all'art. 9 del presente regolamento.
Al fine della verifica della acquisizione della preparazione teorico/metodologica degli studenti, le prove di profitto possono essere svolte sia secondo modalità orale o tramite esercitazioni scritte. Sono inoltre previste elaborazioni di carattere grafico al fine della verifica delle capacità di trattazione e traduzione spaziale e morfologica delle nozioni e metodologie apprese.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Le modalità di verifica della sussistenza delle competenze linguistiche sono definite in relazione ai criteri e requisiti di cui al precedente articolo 3. La Commissione per la didattica, nel quadro della più generale verifica della preparazione personale dei candidati, e previamente alla valutazione della istanza di nulla osta, si riserva comunque la possibilità di esperire direttamente tramite colloquio la sussistenza effettiva dei requisiti medesimi e le caratteristiche della competenza linguistica.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Il Corso di laurea magistrale prevede un'attività di tirocinio presso enti pubblici per 150 ore per un totale di 8 CFU. La verifica del tirocinio è effettuata sulla base del regolamento del Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il corso di laurea magistrale aderisce ai programmi di mobilità studentesca riconosciuti dalle Università dell'Unione Europea e ad altri programmi, a qualsiasi livello di corso di studio. E' condizione per il riconoscimento del programma di studio effettuato all'estero e dei relativi crediti, che lo stesso sia stato approvato dal Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
Sono riconosciute come attività di studio svolte all'estero:
a) il superamento di esami di profitto, eventualmente da completare con prove integrative;
b) le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo usufruendo dell'assistenza di un docente straniero come correlatore.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza è obbligatoria nei laboratori didattici almeno per il 75% delle lezioni.
I laboratori didattici del primo anno di corso sono propedeutici ai laboratori didattici del secondo anno di corso.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Manifesto degli Studi.
Altresì, gli studenti lavoratori e i lavoratori studenti hanno l'obbligo di frequenza ad almeno il 50% delle lezioni dei laboratori. Per gli studenti che certifichino l'impossibilità parziale alla frequenza di una o più attività, ed in particolare di quelle a frequenza obbligatoria, il corso può individuare forme alternative di attività che consentano di ottenere i crediti corrispondenti.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Per le regole e le modalità di presentazione del piano di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (120 crediti meno quelli previsti per la prova finale).
La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal Presidente del corso di studio, di un tema di ricerca originale nel campo della pianificazione e progettazione della città e del territorio concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea magistrale.
Alla prova finale, comprensiva della conoscenza della lingua straniera, vengono attribuiti 12 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo.
Nella valutazione della prova finale concorrono, oltre alla qualità dell'elaborato finale, i risultati ottenuti negli esami di profitto nonché il rispetto dei tempi previsti nel conseguimento del titolo.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Nei casi di provenienza di studenti da altro corso di studio, i crediti da essi maturati saranno riconosciuti fino ai livelli massimi consentiti dagli ordinamenti, fatto salvo il giudizio di congruità culturale da parte del Corso di studio. Lo stesso criterio verrà adottato per il riconoscimento di crediti in attività svolte nel precedente ordinamento (lauree quadriennali). In ogni caso il riconoscimento dei crediti non può superare il numero di crediti che rimangono dopo aver sottratto dal totale dei crediti richiesti per il conseguimento della laurea magistrale (120) quelli attribuiti alla prova finale, che deve essere comunque sostenuta.
Attività formative con esame possono essere svolte in Università estere, in sostituzione di attività in sede, previa verifica da parte del Corso della congruità delle attività stesse con gli obiettivi formativi del corso stesso.
Casi particolari o soggetti ad interpretazione saranno esaminati dal Comitato per la didattica.
Servizi di tutorato
Il corso prevede la presenza dei seguenti tutor nominati dal Presidente del Corso di Studi:
- un tutor per le attività di tirocinio;
- un tutor per l'accessibilità degli studenti diversamente abili.
Sono inoltre attivabili, previo parere favorevole del Consiglio del Corso di Laurea, attività di tutoraggio per i laboratori e per singoli corsi didattici.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Il corso di laurea magistrale pubblicizza i procedimenti e le decisioni assunte tramite la pubblicazione dei verbali dei consigli di corso di laurea sul sito web del Corso di Studi.
Valutazione della qualita'
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di Valutazione della Didattica dell'Ateneo.
Il corso di Laurea magistrale in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio attiva al suo interno un sistema di valutazione delle qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di comunicare e capacità di continuare a studiare in modo autonomo. Il corso di laurea magistrale è visto come un itinerario formativo indirizzato alla creazione di una figura professionale attrezzata ad affrontare la molteplicità di compiti richiesti dal mercato del lavoro nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale.
In particolare la struttura didattica, unita al tirocinio ed alle opzioni permesse dai crediti liberi, è stata disegnata in modo tale da fornire agli studenti la capacità di gestire autonomamente il funzionamento di gruppi integrati di tecnici, professionisti e amministratori. Il carattere interattivo del lavoro del planner richiede quindi anche lo sviluppo di una capacità di argomentazione delle idee e dei progetti verso una pluralità di destinatari dei piani e delle politiche urbane e territoriali (amministratori, committenti pubblici e privati, tecnici e professionisti, associazioni e organizzazioni della società civile, singoli cittadini). Il corso assicura il raggiungimento di questa capacità, in particolare attraverso il raffinamento progressivo delle competenze di comunicazione grafica e visiva (cartografia digitale, skills multimediali, elaborazione di scenari, visioning, capace di adeguata ed efficace 'vestizione' degli elaborati grafici).
La verifica delle abilità comunicative è in gran parte legata alla osservazione e valutazione delle capacità di articolazione concettuale e metodologica e del livello di chiarezza argomentativa espresso . Dato il carattere applicativo del corso ciò si sviluppa in sinergia ed integrazione con la verifica della capacità di organizzare in forma efficace e chiara la rappresentazione grafica e verbo/visiva dei vari elaborati prodotti , sia in sede di esame che nell'ambito di workshop e della prova finale.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il percorso formativo compiuto permette al laureato/a in Pianificazione e progettazione territoriale di conseguire una adeguata autonomia di valutazione e di giudizio nel dominio disciplinare della pianificazione fisica, caratterizzato da problematiche di tipo complesso, sia di profilo interdisciplinare che multiscalare.
In questo senso il laureato durante il corso di studi consegue conoscenze adeguate ad applicare con la necessaria correttezza metodologica la integrazione e coordinamento dei diversi apporti e competenze disciplinari che gli vengono forniti in relazione alla rilevanza intersettoriale, multiscalare dei problemi territoriali.
In particolare le attività formative intraprese permettono al laureato di acquisire capacità complesse nell'ambito della indagine territoriale sia in termini di analisi di fonti statistiche, cartografiche, documentali e dB territoriali, sia in termini di rappresentazione cartografica integrata ed avanzata di tali fonti. Ciò anche attraverso forme di "survey" del territorio capaci di valorizzare appieno metodologie e tecniche analitiche e valutative innovative supportate da strumentazione GIS di aiuto alla conoscenza/decisione.
Tale capacità analitico/interpretativa si integra con l'orientamento progettuale che caratterizza in prevalenza il corso e che permette ai laureati di sviluppare una specifica e caratteristica preparazione verso un approccio strategico e selettivo alla pianificazione fisica adeguato a definire ed implementare in forma processuale ed interattiva scenari progettuali territoriali.
Il rilevante orientamento applicativo di molti corsi, le opportunità offerte dai laboratori di approfondimento tematico, nonché le verifiche periodiche e finali di esame, permettono di verificare in forma interattiva la maturazione della capacità di autonoma valutazione degli studenti. Inoltre i Laboratori, dato il loro profilo tendenzialmente interdisciplinare ed operativo, permettono di testare su contesti e problematiche di portata reale le capacità di orientamento degli studenti. La prova finale di tesi costituisce anch'essa un importante ed ulteriore strumento per valutare le capacità metodologiche e 'riflessive' acquisite da parte dei laureati nel percorso di studi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Le competenze e conoscenze che vengono acquisite all'interno del Corso di Studi sono finalizzate a sviluppare capacità applicative supportate da un approccio critico/riflessivo e comunicativo nella trattazione delle problematiche territoriali e adeguate a decodificare e gestire la complessità delle problematiche territoriali ed urbane. Tale attitudine viene fortemente supportata all'interno del corso grazie alle modalità interattive, dialogiche ed interdisciplinari della attività didattica. In relazione a ciò, le verifiche circa la conoscenza acquisita si effettuano sia attraverso la valutazione personale in sede di esame, in particolare per i corsi monodisciplinari, che in relazione al contributo metodologico, ideativo ed applicativo apportato da studenti e studentesse nell'ambito laboratoriale.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Nella didattica degli insegnamenti monodisciplinari o integrati e nei laboratori vengono affrontati problemi originali e innovativi, a forte contenuto di ricerca. Gli studenti sono quindi portati ad indagare autonomamente i diversi aspetti dei problemi affrontati e ad elaborare soluzioni originali. I progetti si svolgono in contesti territoriali sempre nuovi all'interno dei quali non è possibile applicare soluzioni standard, ogni strategia conoscitiva e progettuale dovendo quindi essere ogni volta contestuale e specifica, sviluppata in genere attraverso esperienze in gruppi di lavoro interattivi. Il corso dà inoltre un'importanza particolare alla tesi di laurea magistrale (alla quale sono assegnati 12 CFU).
Le tesi sono pertanto concepite come il risultato di un percorso di ricerca ed approfondimento originale e personale e sono sempre finalizzate a determinare qualche avanzamento delle conoscenze acquisite (sperimentazione sul campo di modelli innovativi, specificità e particolarità delle soluzioni progettuali, innovatività nella sperimentazione di procedure interattive nella costruzione dei progetti).
La verifica di tali capacità di apprendimento risulta nella osservazione della capacità da parte di studenti e studentesse di organizzare il proprio percorso conoscitivo così come le relative fonti, strumenti e contributi in maniera efficacemente collegata all'obiettivo di studio ed al problema trattato. In particolare tale autonomia di sviluppare una personale e riflessiva attitudine all'apprendimento trova la sua più rilevante verifica nella costruzione del percorso di uscita dal corso che collega attività libere a scelta, tirocinio ed elaborazione della prova finale di tesi.
Comunicazioni dell'ateneo al CUN
Motivazioni delle modifiche dell'ordinamento vigente
La attività del CdS sviluppata sulla scorta del precedente ordinamento ha permesso di verificare la efficacia ed opportunità delle scelte effettuate, ciò con particolare riferimento alla significativa integrazione interdisciplinare del CdS. In relazione a ciò e al potenziamento di tale caratteristica del corso si rende necessario rafforzare ed ampliare il bacino delle discipline potenzialmente attivabili nella programmazione didattica e da poter inserire nel regolamento. Le modifiche presentate hanno quindi con l'obiettivo di poter rispondere con
efficacia e pertinenza alle esigenze che si presentano in sede di qualificazione del percorso formativo.
Nello specifico le modifiche inserite nel presente ordinamento si rendono necessarie al fine di:
-‐ Rafforzare il profilo interdisciplinare del CdS con particolare riferimento alla ingegneria ambientale e alle scienze agrarie e sociali;
-‐ Rendere ancora più riconoscibile l'approccio patrimoniale e bioregionale alla
pianificazione del percorso formativo nel quadro dell'offerta nazionale e nella prospettiva della attivazione di un CdS internazionale;
-‐ Offrire ulteriori strumenti agli studenti per il progetto integrato di territorio soprattutto in relazione al tema della resilienza territoriale, ai temi dell'energia e del climate change;
-‐ Rendere più flessibile l'offerta formativa rispetto a possibili esigenze che possono emergere dalle verifiche periodiche;
-‐ Aumentare per quanto possibile la possibilità di attingere a personale strutturato ai fini della didattica e del rispetto dei requisiti di qualità del CdS.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il Corso di Studi, nelle quattro aree individuate, persegue un modello formativo finalizzato a realizzare appropriata conoscenza circa i modelli e teorie di fondo della disciplina della pianificazione fisica, la rilevanza della dimensione socio-economica e delle politiche nella determinazione delle scelte e dei processi di pianificazione, la centralità di un approccio interdisciplinare per un efficace attività di rappresentazione e progetto all'interno degli strumenti di pianificazione.
Tali conoscenze vengono conseguite nella duplice modalità della didattica frontale e nello sviluppo della componente interattiva e relazionale di costruzione di conoscenza che si realizza nelle attività laboratoriali.
La verifica delle conoscenze è in gran parte legata alla osservazione della capacità di elaborazione critica e riflessiva, coordinamento e messa in relazione dei diversi domini disciplinari da parte di studenti e studentesse. Questo sia nella verifica della preparazione personale che attraverso la verifica del contributo apportato e dei risultati conseguiti nell'ambito della didattica di laboratorio.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
AGR/01
Il profilo plurale di questo settore disciplinare permette di affrontare questioni che vanno dalla economia agroforestale a quella ambientale-territoriale. Quindi di toccare questioni che sono di necessario complemento alla trattazione di
tematiche sempre più rilevanti e riferite alla economia delle risorse e alla loro analisi ed impiego territoriale. In questo senso si è reso necessario ed opportuno prevedere la presenza di tale SSD già attivato in uno specifico corso.
ICAR/20 e ICAR/21
Rappresentano insegnamenti portanti nell'ambito del CdS in particolare in virtù del loro profilo integratore e di sintesi delle diverse competenze. Ciò si rende necessario sia per le attività di laboratorio già in essere ma anche per la possibile attivazione di corsi e laboratori a spiccato profilo interdisciplinare.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il presente ordinamento è finalizzato ad un percorso formativo a forte caratterizzazione interdisciplinare. In particolare si intende fornire agli studenti adeguati strumenti metodologici e tecnici per integrare la dimensione della pianificazione fisica/spaziale sia con gli aspetti relativi ai sistemi e risorse ambientali che con i processi e strumenti di sviluppo socio economico locale. Ciò anche a partire dalle sfide e criticità di livello globale e ripercussione locale poste al governo del territorio. Sfide che rimandano alla individuazione di nuovi e più complessi requisiti di sostenibilità e resilienza territoriale e di equilibrio ed equità relativamente alle forme di sviluppo ed uso delle risorse Ciò anche in coerenza con il profilo interdisciplinare del CdS interdipartimentale già attivo con la triennale in classe L21.
Obiettivi formativi specifici perseguiti dal CdS sono costituiti da:
- Consapevolezza critico/metodologica circa la importanza della lettura delle diverse specificità territoriali (ambientali, culturali, socio-economiche), costituitesi anche nella lunga durata, come fattori chiave di riferimento nella costruzione di strumenti e processi di pianificazione di carattere integrato. Congiunta capacità di interpretare i processi di trasformazione territoriale anche nel quadro della interazione fra fattori di contesto locale/regionale e processi e dinamiche globali;
- Capacità di analizzare strutture, componenti e processi territoriali ed urbani in maniera intersettoriale ed integrata con particolare attenzione a criteri di tutela ed uso durevole delle risorse territoriali;
- Competenze relative alla capacità di 'montaggio', definizione strategica, operativa ed implementazione di 'progetti integrati' per la rigenerazione urbana e territoriale;
- Capacità di trattare i vari schemi progettuali secondo la categoria del 'progetto di territorio' inteso come approccio e strumento integrato adeguato a coordinare ed indirizzare i diversi contributi settoriali alla scala territoriale secondo un quadro di coerenza tecnica, condivisione sociale e convenienza economica secondo una prospettiva di "self reliance" o auto-sostenibilità territoriale;
- Acquisizione di competenze avanzate nell'impiego analitico/interpretativo e valutativo di tecniche GIS con particolare riguardo ai temi e alle materie della 'resilienza urbana e territoriale' (fonti energetiche rinnovabili, sicurezza idraulica, servizi ecosistemici, local food sytems planning etc). In particolare capacità di impiego integrato di tali strumenti anche al fine di supportare processi di valutazione e scelta pubblica;
- Competenze nell'ambito degli strumenti e processi per la definizione ed attuazione delle politiche urbane e territoriali, con particolare riferimento alle tecniche e metodi atti a facilitare la costruzione interattiva e condivisa delle scelte di piano e progetto attraverso il coinvolgimento degli attori sociali in forma collaborativa con le istituzioni.
Struttura della offerta formativa
L'offerta formativa biennale è articolata in 4 semestri caratterizzati da un carico didattico uniformemente distribuito di 30 cfu per semestre. La sequenza didattica vede nel primo anno la prevalenza dei temi del progetto alle diverse scale, territoriali, di paesaggio ed urbana. Nel secondo anno le competenze acquisite sono orientate alla traduzione delle stesse in termini di strumenti e progetti di pianificazione. In questo ambito l'obiettivo è in particolare riferito allo sviluppo della componente valutativa e di progettazione strategica come componenti fondamentali per la attuazione innovativa ed implementazione dei progetti all'interno degli strumenti di piano.
La struttura portante della offerta formativa è costituita dalla significativa componente laboratoriale, con la presenza di un laboratorio di 18 cfu per ciascuno dei primi tre semestri, mentre il quarto semestre e dedicato allo svolgimento delle attività di tirocinio, acquisizione dei crediti a scelta dello studente e preparazione della prova finale di tesi. I laboratori didattici, sono articolati in modo da sviluppare sia le fasi analitico/interpretative che, quelle di sintesi e di progetto ponendo particolare attenzione alla effettiva integrazione e piena valorizzazione delle discipline presenti nel laboratorio.
Le esercitazioni dei corsi monodisciplinari si svolgono in stretto coordinamento con quelle del laboratorio, per consentire allo studente una esperienza progettuale multidisciplinare integrata.
L'inclusione di alcuni corsi monodisciplinari nell'offerta formativa è determinata sia dalla necessità di mantenere alcune discipline di base di carattere fondamentale per lo studio del territorio e per la conoscenza dei modelli e temi di base, sia in relazione al necessario studio e pratica della dimensione transazionale ed e interattiva dei processi di pianificazione.
In particolare il percorso formativo è descritto ed articolato secondo la seguente scansione:
Primo Anno
Il primo anno di corso è caratterizzato dalla presenza di due laboratori la cui finalità di insieme è permettere agli studenti di approfondire alla scala territoriale ed urbana le necessarie competenze di carattere progettuale secondo un approccio interdisciplinare ed interattivo.
Nel primo semestre il laboratorio di Progettazione del Territorio affronta in particolare la dimensione della integrazione, nella progettazione dell'ambiente costruito, delle componenti e strutture di tipo urbanistico/territoriale con gli aspetti riferiti ai requisiti di resilienza e qualità dell'insediamento soprattutto tramite il recupero di regole per una efficace integrazione fra dimensione urbana ed agro-ecosistemica.
Il laboratorio del secondo semestre sviluppa ed articola il tema del progetto con specifico riferimento all'ambiente e alla scala urbani. In questo laboratorio il tema di fondo è costituito dalla riqualificazione e rigenerazione dell'ambiente e luoghi urbani attraverso la integrazione degli aspetti naturalistici, paesaggistici e delle matrici urbanistiche per la ricomposizione del progetto della città resiliente nel suo insieme.
I corsi monodisciplinari del primo anno integrano le attività progettuali di laboratorio fornendo, per il primo semestre, i necessari riferimenti in relazione allo studio dei modelli di pianificazione integrata e regionale e alla organizzazione economica del territorio in relazione alle caratteristiche geografiche e alle modalità di uso delle risorse.
Nel secondo semestre i corsi monodisciplinari riguardano la acquisizione dei conoscenze e capacità critiche riferite soprattutto alla consapevolezza della natura complessa e spesso conflittuale dei processi e strumenti di piano. Ciò proponendo da un lato le competenze per la decodificazione del carattere interattivo delle politiche e strumenti di pianificazione così come lo studio delle specifiche condizioni di pianificazione e progettazione bottom-up in relazione a casi e contesti dei paesi del sud del mondo.
Secondo anno
Il secondo anno di corso è articolato nel primo semestre dalla esclusiva presenza di due laboratori dal profilo fortemente integrato, sia internamente che esternamente, al fine dello studio ed applicazione della componente strategica negli strumenti di pianificazione.
In questo quadro il Laboratorio di Pianificazione Locale strategica esplora le possibilità e modalità di applicazione di scenari strategici spaziali multisettoriali come componenti fondamentali negli strumenti di piano per integrare dimensioni eco-sistemiche, economiche e patterns insediativi al fine di orientare processi di sviluppo locale autosostenibili su eque e durevoli basi regionali.
Il Laboratorio di Valutazione Strategica a sua volta , integra tecniche e modelli esperti di valutazione economico/ambientale GIS-supported con i principi e metodi innovativi della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in maniera tale da interagire efficacemente con le tematiche del laboratorio precedente, fornendo così un quadro completo in termini operativi della filiera e processo di pianificazione.
In coerenza con il percorso orientato allo sviluppo di competenze metodologico/operative il quarto semestre offre la possibilità di finalizzare al meglio il percorso formativo valorizzando la capacità critica autonoma e gli interessi da parte degli studenti. Con questo obiettivo la contestuale presenza nel quarto semestre delle attività di tirocinio, acquisizione di crediti liberi e elaborazione della prova finale di tesi permette di poter dedicare un adeguato numero di crediti allo sviluppo e perfezionamento delle propensioni degli studenti, permettendo di cumulare i diversi crediti secondo un progetto formativo autonomo e specifico seppure assistito dal corpo docente.
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa sono tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 13 dicembre 2011 alle ore 16.00.
Il Preside, delegato dal professor Paba presidente del corso di laurea magistrale, presenta le modifiche apportate all'ordinamento del corso di laurea magistrale che non sono sostanziali, ma si limitano ad aggiustamenti per garantire la sostenibilità del corso di laurea nel lungo periodo nonostante i numerosi pensionamenti.
Il corso di laurea ha poi apporpato modifiche al fine di fornire insegnamenti con un carico di crediti non inferiore a 6.
I membri del comitato di indirizzo esprimono apprezzamento per la partecipazione di due diverse facoltà al corso in quanto questo consente di formare laureati con una forte preparazione interdisciplinare.
Dopo attento esame il comitato approva all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
- Tirocinio Professionale (solo per i CdS che prevedono l'esame di Stato per l'iscrizione all'Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
Quest'ultimo sulla base della Convezione, stipulata tra il Dipartimento di Architettura e gli Ordini APPC della Toscana, prevista dal D.P.R. n.328 del 5 giugno 2001 che tratta la materia degli Esami di Stato per l'accesso alle professioni ordinistiche.
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
Il Corso di Studio in breve
Il CdS forma laureati in grado di gestire processi e progetti integrati e complessi nell'ambito delle politiche e pratiche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale. In questo quadro la figura di laureato magistrale si presenta con un profilo adeguato a svolgere compiti di gestione, coordinamento e progettazione nell'ambito della costruzione di politiche, piani e programmi di carattere urbano e territoriale, sia nel contesto di amministrazioni pubbliche che in ambito professionale privato.
A tali fini il CdS ha sviluppato un profilo formativo fortemente interdisciplinare in cui confluiscono discipline urbanistico/architettoniche, agroforestali, di ingegneria del territorio e dell'ambiente nonché di carattere socio-economico.
La attività formativa del biennio si incentra su quattro Laboratori didattici integrati orientati alla progettazione del territorio e della resilienza insediativa, alla progettazione urbana per il paesaggio, alla pianificazione territoriale strategica e alla valutazione ambientale. Le attività formative e le esercitazioni dei corsi monodisciplinari sono fortemente coordinate con quelle dei Laboratori. In tutti e quattro i Laboratori viene perseguito l'obiettivo della progettazione e della pianificazione interdisciplinare degli spazi aperti nell'integrazione con quelli costruiti focalizzando sugli elementi della resilienza, della sostenibilità, della valorizzazione dei patrimoni di lunga durata nel dialogo con le comunità insediate e con gli attori del territorio, proponendo in questo quadro un approccio innovativo negli strumenti di governo del territorio. I laboratori didattici consentono agli studenti di produrre gli elaborati necessari, testuali e rappresentativi, per la progettazione e la pianificazione del territorio e della città, prestando particolare attenzione alle sfide contemporanee per il governo del territorio nel dominio della pianificazione e dell'urbanistica in relazione alla crescente domanda sociale di qualità degli insediamenti, sia in termini ambientali che socio-economici.
Il CdS, in accordo con enti pubblici, privati e del terzo settore, attiva stage e tirocini con adeguati servizi di tutoraggio.
Il CdS promuove, anche attraverso accordi di collaborazione con Università estere, scambi e contatti didattici di carattere internazionale al fine di arricchire ed aggiornare il percorso formativo e le competenze dei laureati. In tale contesto gli studenti possono anche svolgere all'estero le attività di tirocinio curriculare previsto. Inoltre da due anni è attivo un programma di doppio-titolo Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio - Urbanisme et Aménagement con l'Università di Bordeaux Montaigne. Accedendo a questo programma gli studenti selezionati svolgono il secondo anno di studio in Francia, con l'opportunità di tirocinio presso Enti e Agenzie Pubbliche di ricerca e Pianificazione.
Per le attività didattiche il CdS mette a disposizione spazi per la didattica frontale assieme ad adeguati locali, assistenza, ed attrezzature che rispondono ai requisiti formativi specifici del CdS (tutoraggio in aula, aule studio, aule ed attrezzature informatiche, software open source, periferiche per l'acquisizione digitale e stampa di elaborati).
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
L'attività di autovalutazione del Corso di laurea magistrale in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio ha avuto inizio con l'adozione del Modello di Ateneo per l'accreditamento interno in qualità dei corsi di studio universitari attraverso la quale il CdS ha assunto un impegno formale nello sviluppo di un sistema di gestione della e per la qualità. Con il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013 n. 47 sono state fissate le disposizioni relative al potenziamento dell'autovalutazione, dell'accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio universitari ed alla valutazione periodica dell'Università. Con il D.M. n. 472 del 14/06/2013 il CdS ha ottenuto l'accreditamento iniziale del corso e delle relative sedi.
L'autovalutazione viene condotta dal Gruppo di Riesame nominato dal Consiglio del CdS. Il criterio di scelta dei membri prevede la presenza all'interno del gruppo di una rappresentanza del personale docente, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti. Il Presidente del Gruppo di Riesame coordina le attività e ne comunica gli esiti nell'ambito delle riunioni del Comitato per la didattica e del Consiglio di CdS per sottoporli a discussione ed approvazione.
Composizione del Gruppo di Riesame
prof. ssa Daniela Poli (Presidente CdS, Responsabile del Riesame)
prof. David Fanfani (Presidente Responsabile AQ)
prof. Benedetto Rocchi (docente CdS triennale L21)
dott.ssa Francesca Barontini (personale tecnico-amministrativo)
Ivan Bertelli (rappresentante degli studenti)
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Il Corso di Laurea ha individuato alcune azioni correttive volte a migliorare la progressione delle carriere, l'internazionalizzazione e quindi l'attrattività del corso di studi. In particolare si propone di proseguire le attività di carattere comunicativo/informativo verso l'esterno già avviate, potenziando le iniziative in maniera più mirata utilizzando forme plurime di comunicazione (sito web, social media, eventi in sede) e valorizzando appieno le attività di orientamento in ingresso svolte dalla Scuola di Architettura (es. Open Day).
Centrale, nel miglioramento della attrattività, risulterà la riformulazione della offerta didattica attraverso la revisione dell'ordinamento e del regolamento didattico introdotta nell'a.a. 2019/20. Si ritiene infatti che la riorganizzazione totalmente semestrale delle attività didattiche e in particolare dei laboratori possa favorire la mobilità internazionale degli studenti. Inoltre per promuovere l'internazionalizzazione del corso di studi a partire dall'a.a. 2018/19 è stato attivato il corso di laurea con doppio-titolo con l'Università Bordeaux Montaigne.
Relativamente alle infrastrutture, le valutazioni degli studenti mostrano che gli interventi svolti negli ultimi anni per migliorare la gestione degli spazi e la qualità dei servizi offerti (dotazione informatica, sistema di stampe, connessione fibra ottica) sono stati notevolmente apprezzati da parte degli studenti.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Questa LM è trasformazione della preesistente omonima LS, è l'unico istituito nella classe LM-48 e si svolge nella sede di Empoli. Il Comitato di Indirizzo di Facoltà ha espresso parere favorevole a questa trasformazione che completa un percorso di adeguamento al DM270 già avviato con il processo di certificazione CRUI in quest'area. Questa LM offre possibilità di naturale continuazione a laureati della classe L-21.
La proposta di ordinamento appare esauriente in merito agli obiettivi specifici, ai requisiti di accesso, alle figure professionali. Qualche dettaglio in più sulle modalità con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti e verificati sarebbe stato auspicabile. Alla prova finale sono attribuiti da 12 CFU.
In fase di definizione del regolamento dovranno essere riconsiderati i contenuti degli insegnamenti e le modalità della didattica e degli accertamenti per un miglioramento degli standard qualitativi relativi al conseguimento degli obiettivi formativi, alla progressione della carriera degli studenti ed al gradimento degli studenti. Le risorse di docenza sono appropriate e trattandosi di un corso in sede distaccata, almeno il 50% dei CFU è coperto da docenti di ruolo. L'attività di ricerca collegata al corso di studio appare di buon livello. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
La consultazione con le organizzazioni rappresentative della produzione di beni e servizi e delle professioni avviene principalmente tramite il Comitato di Indirizzo della Scuola di Architettura, organo caratterizzato dalla presenza dei rappresentati degli ordini professionali, dei settori tecnici di amministrazioni e agenzie pubbliche, di agenzie operanti nell'ambito delle tematiche territoriali/urbane e di associazioni economiche di categoria. Il comitato di indirizzo viene consultato nell'ambito di riunioni indette dalla Scuola di Architettura. Gli esiti di tali consultazioni sono poi integrati dalle informazioni raccolte tramite singoli contatti con le amministrazioni locali e le agenzie territoriali operanti nei settori dello sviluppo locale, della programmazione comunitaria, della formazione continua e del collocamento professionale. Un'ulteriore modalità di consultazione è costituita dalle valutazioni espresse dalle strutture, pubbliche e private che ospitano gli studenti tirocinanti. Si tratta per la maggior parte di enti pubblici territoriali, nello specifico di strutture dedicate al governo del territorio, della gestione urbanistica, della gestione ambientale e in parte di studi professionali con documentata esperienza nel campo della redazione di atti di pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica. Gli esiti di tali valutazioni vengono discussi periodicamente dal Gruppo di riesame e dal Consiglio del Corso di studi.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (120 crediti meno quelli previsti per la prova finale).
La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal Presidente del corso di studio, di un tema di ricerca originale nel campo della pianificazione e progettazione della città e del territorio concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea magistrale.
Alla prova finale, comprensiva della conoscenza della lingua straniera, vengono attribuiti 12 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo.
Nella valutazione della prova finale concorrono, oltre alla qualità dell'elaborato finale, i risultati ottenuti negli esami di profitto nonché il rispetto dei tempi previsti nel conseguimento del titolo.
Modalità di ammissione
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, in particolare secondo le modalità di seguito specificate.
I requisiti curriculari per l'iscrizione senza debiti sono automaticamente soddisfatti dal possesso di una Laurea nella Classe 7 "Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale" (DM 509/99) o nella Classe L-21 "Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale" (DM 270/04).
Per l'accesso con titoli di studio differenti da quelli sopra citati, i requisiti curriculari sono definiti da 50 CFU complessivi acquisiti in ambiti disciplinari coerenti con il percorso formativo, ovvero relativi alle metodologie e alle tecniche della pianificazione urbana e territoriale, ai metodi e agli strumenti delle politiche urbane e territoriali, ai metodi e agli strumenti di rappresentazione della città e del territorio, alle conoscenze storiche e geografiche del territorio e degli insediamenti, alle scienze agrarie e forestali, nonché alla conoscenza di base delle risorse naturali, ambientali e territoriali.
In particolare i SSD di riferimento prioritario per il riconoscimento dei CFU abilitanti alla iscrizione sono individuati nei seguenti:
- ICAR/20 e/o ICAR/21;
- ICAR/18 o in altri insegnamenti dell'area storica giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- ICAR/06 e/o ICAR/17 o in altri insegnamenti dell'area del disegno e della rappresentazione giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti;
- AGR/01 o AGR/05 o GEO/04 o GEO/05 o in altri insegnamenti delle discipline agrarie o geologiche giudicati equivalenti in base ai programmi effettivamente seguiti.
La Commissione per la didattica si riserva di valutare i CFU acquisiti dai candidati anche in altri SSD comunque coerenti con gli ambiti disciplinari indicati nell'ordinamento e con gli obiettivi formativi del CdS. I CFU sopra indicati devono essere conseguiti prima dell'iscrizione al corso di laurea magistrale. A seguito della istanza di nulla osta per l'iscrizione da parte del candidato, la Commissione per la didattica provvederà alla verifica della sussistenza dei requisiti suddetti e indicherà eventualmente i debiti formativi e i relativi crediti formativi da acquisire attraverso il superamento di specifici esami.
Per gli studenti madrelingua italiana è richiesta la conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea - inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre l'italiano - livello B2 certificato, ciò sulla base di attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o del superamento di specifico test sostenuto presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo o presso istituti accreditati.
Per gli studenti di madrelingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato presso istituti accreditati o superamento dello specifico test presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole definite.
Il possesso dei requisiti linguistici deve sussistere prima del rilascio del nulla osta ed è quindi pre-condizione per l'iscrizione.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.